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Paola Persia in libreria con “Amare l’invisibile”

paola persia

“Una goccia di cecità al giorno… ma la voglia di vita si fa prepotente”: esce nelle librerie il romanzo autobiografico di Paola Persia “Amare l’invisibile”

Esce il 25 novembre “Amare l’invisibile, il romanzo autobiografico di Paola Persia edito da Bertoni Editore.

Amare l’invisibile è un libro che sorprende continuamente il lettore per la ricchezza del tessuto narrativo e per il ritmo vivace e coinvolgente. È il lavoro di una vita che l’autrice ripercorre perennemente in bilico tra odio e amore. I suoi genitori, cugini carnali, le hanno trasmesso la retinite, un “sangue sporco” come il peccato originale. Madre e figlia sono incatenate nella simbiosi. L’una per il senso di colpa, l’altra per il bisogno di cure e d’amore esclusivo. Mentre la cecità avanza piano e, una goccia al giorno, ingoia forme e colori, la voglia di vita si fa prepotente e ricostruisce incessantemente con l’immaginazione un mondo che compare e scompare. Questa di Paola Persia è un’opera impossibile da definire in maniera univoca. È un romanzo di formazione che segue la crescita della protagonista dall’infanzia alle soglie della vita adulta; è una discesa negli Inferi della propria coscienza in un viaggio di conoscenza e accettazione di sé e delle proprie pulsioni; è un affresco vivo e ricco di un pezzo del nostro passato. Ed è la potente storia di una ragazza che non vuole piegarsi ai limiti che la vita le impone, ma che cerca con caparbietà il proprio posto nel mondo, senza paura di indagare e riconoscere i lacci che spesso accompagnano gli affetti più cari. E lo fa con un’energia travolgente che vivifica le pagine e la scrittura, tanto che questa non cede mai allo sconforto, ma, anche nei momenti bui, mantiene il brio che la caratterizza. Ciò che sorprende non è solo il talento nell’orchestrare una narrazione in cui si intrecciano motivi diversi in un tutto armonico, ma soprattutto il già nominato senso del ritmo nello scrivere che rende un piacere la lettura, diventandone il tratto distintivo. Grazie a questo battito, al senso della storia, personale e non, e al coraggio di un’acuta introspezione Amare l’invisibile è un’opera prima sorprendente.

BIOGRAFIA

Paola Persia è al suo esordio con un romanzo autobiografico. Mentre la retinite lentamente l’annebbia, la narrazione le mostra il cammino percorso fin qui.

Frequenta diverse scuole di scrittura, dal Laboratorio di scrittura creativa RAI ERI fino ad approdare alla scuola di scrittura Genius, con la guida di Paolo Restuccia.

Partecipa come attrice al laboratorio teatrale integrato Tearca, con spettacoli nei teatri Argentina, Vascello e Colosseo. Pupi Avati, nel film Il cuore grande delle ragazze, le affida il ruolo di Mercedes, direttrice del complesso musicale Gli orbini di Persiceto. Come psicoterapeuta si forma alla scuola Lo Spazio Psiconalitico con training individuale del prof. Paolo Perrotti, didatta della Società Psiconalitica Italiana. Lavora poi nel Laboratorio Psiconalitico San Lorenzo di Roma. È consigliere provinciale e regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e vicepresidente per il Lazio dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, organismo riconosciuto dall’O.M.S. Segue in Parlamento la legge di riforma sul collocamento al lavoro dei disabili, contribuendo all’abolizione del requisito della disoccupazione per la precedenza nei concorsi pubblici. All’assessorato “Servizi Sociali” della Regione Lazio lavora nelle commissioni per l’inclusione e la difesa dei diritti dei disabili sensoriali.

“Poi la vita mi butta un’esca. Abbocco. Riemergo in superficie golosa d’aria. Pronta ancora per ricominciare.”

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