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Attentato Istanbul: Erdogan accusa il Pkk

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Il presidente della Turchia Erdogan, ha parlato dell’attentato di Istanbul come di “un attacco vile” del Pkk e ha aggiunto di sentire l'”odore del terrore”

Un arresto e poi le accuse, all’indirizzo di una presunta attentatrice e poi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk): questi i nuovi sviluppi sull’esplosione che in una strada centrale di Istanbul affollata di passanti ha provocato almeno sei morti e 81 feriti. La deflagrazione si è verificata ieri, attorno alle 16.20 ora locale, in via Istiklal.

Secondo il vicepresidente della Turchia, Fuat Oktay, si è trattato di un attentato compiuto da una donna. Il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, ha aggiunto che la presunta responsabile dell’esplosione era rimasta seduta in una panchina per oltre 40 minuti prima di allonanarsi prima dello scoppio.

Il Pkk è un partito politico con un sostegno radicato tra la comunità curda ma è classificato sia da Ankara sia dall’Unione Europea sia dagli Stati Uniti come un’organizzazione terroristica.

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato dell’episodio di Istanbul come di “un attacco vile” e ha aggiunto di sentire l’”odore del terrore“.

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