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Terapia con statine: farmaci non sono la causa del dolore muscolare

Una confezione di farmaci, statine in pasticche

Il dolore o la debolezza muscolare che vengono segnalati dai consumatori di statine e spesso attribuiti all’uso regolare di questi farmaci hanno altre cause

Il dolore o la debolezza muscolare che vengono segnalati dai consumatori di statine e spesso attribuiti all’uso regolare di questi farmaci, nella maggior parte dei casi hanno cause diverse dalla terapia farmacologica, secondo quanto emerso in una metanalisi presentata al congresso della European Society of Cardiology (ESC) 2022 e pubblicata su The Lancet.

Le malattie cardiovascolari aterosclerotiche, principalmente infarto miocardico e ictus ischemico, nel 2019 hanno causato circa 18 milioni di decessi in tutto il mondo. Uno dei fattori di rischio più importanti è l’eccesso di colesterolo LDL ed è dimostrato che la sua riduzione a lungo termine con statine riduce l’incidenza di eventi vascolari maggiori, sia nei soggetti con malattie vascolari preesistenti che in caso di prevenzione primaria.

Le statine sono utilizzate da milioni di persone in tutto il mondo, ma ci sono preoccupazioni persistenti sul fatto che possano causare dolore o debolezza muscolare. Scopo dello studio era valutare i dati relativi a tutti gli eventi avversi muscolari registrati in studi ampi, a lungo termine, randomizzati e in doppio cieco sulla terapia con statine, hanno premesso gli autori.

Dolore muscolare raramente correlato alle statine
Nella metanalisi gli autori hanno incluso studi randomizzati sulla terapia con statine con almeno 1.000 partecipanti e una durata del trattamento programmata di almeno 2 anni. Hanno analizzato i dati dei singoli pazienti in 19 studi in doppio cieco che hanno valutato le statine rispetto al placebo su un totale di quasi 124mila pazienti, e quattro studi in doppio cieco che hanno confrontato un regime più intensivo rispetto a uno meno intensivo su 30.724 pazienti complessivi.

Nei 19 studi in doppio cieco considerati, hanno riportato dolore o debolezza muscolare il 27,1% di quanti stavano assumendo statine e il 26,6% dei soggetti che stavano ricevendo il placebo, in un follow-up mediano ponderato di 4,3 anni (rapporto di rischio, RR, 1,03), ha affermato Colin Baigent dell’Università di Oxford, in UK, durante la sua relazione al congresso.

In 1 anno questo dato si è tradotto in un aumento relativo del 7% delle segnalazioni di dolore o debolezza muscolare tra i pazienti trattati con una statina (RR 1,07), pari a un tasso di eccesso assoluto di 11 eventi per 1.000 anni-persona, indicando che solo un referto su 15 di sintomatologia muscolare in pazienti in trattamento con statine era effettivamente dovuto ai farmaci. Dopo 1 anno non è emerso un eccesso significativo nelle prime segnalazioni di dolore o debolezza muscolare (RR 0,99).

«Il dolore muscolare è un sintomo quasi insignificante rispetto ai comprovati benefici delle statine per le persone con malattia coronarica» ha dichiarato Baigent. «Nella maggior parte delle persone che ne fanno uso, è probabile che i sintomi correlati ai muscoli non siano causati dal farmaco. I noti effetti protettivi delle statine contro le malattie cardiovascolari superano di gran lunga il rischio lievemente più alto di provare sintomi muscolari».

«Ogni 1.000 persone che assumono una statina di intensità moderata, il trattamento causerebbe 11 episodi generalmente lievi di dolore o debolezza muscolare durante il primo anno di terapia, senza eccessi significativi negli anni successivi» ha spiegato. «Di contro, in un periodo di 5 anni, le statine in genere prevengono 50 eventi vascolari maggiori nelle persone con malattie vascolari preesistenti e 25 eventi vascolari maggiori in quelle senza malattie vascolari preesistenti, con un aumento dei benefici al crescere della durata della terapia».

Più sintomi con una terapia ad alti dosaggi
Dai quattro studi sulla terapia con statine più intensiva rispetto a quella meno intensiva, è emerso che regimi ad alta intensità come atorvastatina da 40 a 80 mg al giorno o rosuvastatina da 20 a 40 mg al giorno hanno prodotto un aumento relativo del tasso di dolore o debolezza muscolare superiore rispetto a un regime meno intensivo o di intensità moderata (RR 1,08 vs 1,03) in confronto al placebo, con un piccolo eccesso (1,05) con i regimi più intensivi dopo 1 anno.

Non c’era una chiara evidenza che il rapporto di rischio fosse diverso per le diverse statine o in diversi scenari clinici, hanno osservato gli autori. Hanno riconosciuto una notevole eterogeneità nei metodi utilizzati per determinare i sintomi muscolari negli studi considerati e che le definizioni variavano da un trial all’altro.

In conclusione, la terapia con statine ha causato un piccolo eccesso di dolore muscolare per lo più lieve. La maggior parte (>90%) di tutte le segnalazioni di sintomi muscolari da parte dei pazienti in terapia con statine non era correlata al trattamento farmacologico. «Questi risultati dovrebbero aiutare medici e pazienti a prendere decisioni informate sull’opportunità di iniziare o continuare la terapia con statine» ha concluso Baigent. «Alla luce dei nostri risultati sarebbe opportuno rivedere le informazioni fornite a medici e pazienti, comprese l’etichettatura dei farmaci e le linee guida».

Commentando lo studio, Manesh Patel della Duke University di Durham, nella Carolina del Nord, ha detto che i medici dovrebbero rassicurare i pazienti che continuano a provare dolore dopo 1 anno sul fatto che è improbabile che dipenda dalle statine.

«Dovremmo diffondere il messaggio che questi farmaci possono prevenire eventi cardiaci e dobbiamo fare studi come questo per fornire le prove, perché si parla troppo e a sproposito di questi problemi» ha osservato. «Le statine sono tra le terapie più efficaci di cui disponiamo che possono giovare alla salute umana. Abbiamo anzi bisogno di introdurle in più persone».

Bibliografia

Cholesterol Treatment Trialists’ Collaboration. Effect of statin therapy on muscle symptoms: an individual participant data meta-analysis of large-scale, randomised, double-blind trials. Lancet. 2022 Aug 26;S0140-6736(22)01545-8.

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