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Decreto rave party: Piantedosi a confronto con i sindacati

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Il ministro dell’Interno Piantedosi incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil e sottolinea che con il decreto il Governo mira a limitare “la specifica organizzazione dei rave party”

“Ho accettato subito la richiesta di incontro dei leader confederali per il ruolo fondamentale che le organizzazioni sindacali svolgono nella difesa dei diritti dei lavoratori e per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine della riunione di questo pomeriggio al Viminale con i segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil), sottolineando “il contributo fondamentale che gli stessi sindacati da sempre offrono nel promuovere la democrazia e nell’isolare e sconfiggere ogni forma di violenza“.

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“Ho avuto modo di ribadire – ha proseguito il titolare del Viminale – che la applicazione delle recenti misure adottate dal Governo è limitata alla specifica ipotesi della organizzazione dei rave party e che le nuove disposizioni non intaccano in nessun modo i diritti costituzionalmente garantiti, come quello di manifestare“, aggiungendo che “in ogni caso, in sede parlamentare, appoggerò qualsiasi modifica al testo normativo indirizzata nel senso di meglio precisare, qualora lo si ritenga necessario, i confini della nuova fattispecie penale”.

“Nella prospettiva di incidere efficacemente sul profilo della deterrenza, il punto nodale delle nuove misure è la confisca obbligatoria del materiale utilizzato per lo svolgimento dei rave party“, ha infine precisato il ministro Piantedosi, ringraziando, al termine della riunione, “ancora una volta il mondo sindacale per il delicatissimo ruolo svolto a servizio del nostro Paese”.

SBARRA (CISL): “MAGLIE INTERPRETATIVE TROPPO LARGHE”

“Abbiamo sottolineato al ministro dell’Interno Piantedosi quello che ci preoccupa nel decreto sui rave party: maglie interpretative troppo larghe, eccessiva discrezionalità per una fattispecie di reato estremamente dura e repressiva“. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro con il titolare del Viminale.

“Nel testo – aggiunge Sbarra – va quantomeno resa esplicita l’esclusione dell’applicabilità delle manifestazioni spontanee di natura sindacale, sociale o politica. Diritti riconosciuti dalla Costituzione negli articoli 17 e 39, che costituiscono pilastri fondamentali della nostra democrazia. Apprezziamo che il ministro Piantedosi abbia voluto incontrarci oggi per rassicurarci su questo punto. Ora bisognerà agire nel corso dell’iter di conversione parlamentare per modificare e ridare equilibrio a una misura che, al di là delle intenzioni del Governo, oggi appare davvero troppo ambigua”.

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