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In libreria “Finché abbiamo potuto” di Pablo Herrán De Viu

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Il giovane scrittore e regista Pablo Herrán De Viu romanza la sua relazione con Eve Friedman nel nuovo libro “Finché abbiamo potuto”

Arriva per la prima volta nelle librerie italiane Finché abbiamo potuto di Pablo Herrán De Viu, lo scrittore iberico selezionato dall’AECID (Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo) tra i 10 autori più rappresentativi della nuova letteratura spagnola.

“Una storia d’amore fuori dai canoni”, come dichiara la giornalista Elena Hevia di “El quotidiano de Catalunya”, quella raccontata Herrán, ispirata alla sua personale esperienza con la drammaturga newyorkese Eve Friedman, protagonista del suo romanzo.

La donna di ottantatré anni vive da sola in un caotico appartamento nel cuore di Manhattan. Le cosce di pollo in vendita, i ricordi dell’infanzia che la assalgono in piscina e le conversazioni notturne con il portiere del suo palazzo sono sufficienti a renderle sopportabili le giornate. L’incontro accidentale con Jorge, un giovane straniero che si è trasferito a New York per affermarsi come sceneggiatore, fa vacillare improvvisamente il suo mondo. Nel corso della loro stretta relazione, l’anziana donna si troverà ad affrontare grandi cambiamenti, una solitudine nuova, diversa da quella che aveva conosciuto fino a quel momento, e la graduale, ma inesorabile, perdita del suo dono più prezioso: le parole.

Un romanzo intimo e tenero, dalla scrittura pulita, che abbraccia apertamente temi complessi come l’amicizia intergenerazionale, la solitudine, la senilità e la morte. Pablo Herrán De Viu mostra la sua esperienza in queste pagine, raccontando di un amore che è andato oltre il terreno, un sentimento che ha dato un senso nuovo alla sua vita, e molto spesso incompreso dai suoi amici. Eve è una donna di grande saggezza, con una lunga esperienza alle spalle e una personalità eccentrica e originale, che si ritrova a lottare contro la memoria e l’oblio.

L’autore

Pablo Herrán De Viu (1986) è nato a Palma di Maiorca. Recentemente laureato, si è trasferito a New York per studiare regia. Lì ha lavorato come sceneggiatore, regista e montatore, e ha fondato lo Screen Loud Film Festival, incentrato sul tema dell’immigrazione. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo, Manuel Bergman (Dos Bigotes), e un anno dopo è stato selezionato dal programma 10 su 30 di AECID come uno dei dieci autori che rappresentano la nuova letteratura spagnola.

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