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Su Rai Storia “È l’Italia, bellezza!” racconta le regioni del Centro Italia

Entro il 2022 nuovo segnale del digitale terrestre in tutte le regioni italiane: bisognerà cambiare tv o decoder, si profila una nuova stangata per i consumatori

Toscana, Umbria, Lazio al centro della nuova puntata di “È l’Italia, bellezza!” in onda in prima serata su Rai Storia: le anticipazioni

Le città fortificate della campagna senese, un borgo fantasma in Umbria che ritorna a vivere, le magnifiche ville di Tivoli dedicate all’ozio e allo svago di imperatori e cardinali, a pochi chilometri di Roma. In “È l’Italia, bellezza!”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 29 agosto alle 21.10 su Rai Storia Francesca Fialdini viaggia nell’Italia centrale, partendo dalla Val d’Orcia, in Toscana, sito culturale del patrimonio Unesco dal 2004. Un esempio perfetto di armonia tra il lavoro dell’uomo e il paesaggio naturale, dove l’alleanza tra città e campagna, tra produttività e bellezza, ha resistito nei secoli. Come racconta l’affresco di Ambrogio Lorenzetti, gli “Effetti del Buon Governo”, che dal Trecento accoglie il visitatore al Palazzo Pubblico di Siena per magnificargli le virtù della buona amministrazione cittadina.

Di qui, inoltre, passava la Via Francigena, la strada percorsa dai pellegrini in cammino verso Roma, che ha contribuito a modificare il paesaggio della Val d’Orcia costellandolo di fattorie, ospedali, rifugi per viaggatori, eremi e luoghi dello spirito.

Tra questi, il romitorio di San Romualdo dei Camaldolesi a Vivo d’Orcia, sulle cui rovine è stato poi edificato Palazzo Cervini che troneggia oggi sul borgo; l’Ermicciolo del Vivo intitolato a San Benedetto oppure ancora l’Abbazia di Sant’Antimo, capolavoro dell’architettura monastica toscana.

Il viaggio di Francesca si sposta poi in Umbria, cuore verde d’Italia, per raccontare la storia di un borgo a lungo abbandonato e tornato a nuova vita. Postignano, in provincia di Perugia, è “l’archetipo dei borghi collinari italiani”, come lo definì il fotografo e architetto americano Norman Carver, che primo fra tutti, negli anni Sessanta, riuscì a cogliere la bellezza tra le sue rovine.

E sempre la bellezza porta Francesca Fialdini a seguire le tracce dell’Imperatore Adriano che, nel II secolo d.C., sposta la propria residenza fuori dall’Urbe, in un territorio ricco di acque ai piedi dei Monti Tiburtini, da dove proveniva il prezioso travertino utilizzato per costruire Roma. Il luogo ideale per dare vita al suo sogno, una grandiosa villa di 120 ettari, concepita da Adriano secondo una propria e originale visione architettonica. Villa Adriana, nei pressi di Tivoli, è stata dichiarata nel 1999 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Stesso riconoscimento ottenuto dalla vicina Villa d’Este, il capolavoro architettonico del Rinascimento realizzato per dare nutrimento all’”otium” del Cardinale Ippolito II d’Este.

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