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Deficit di sfingomielinasi acida: olipudasi alfa arriva in Europa

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Deficit di sfingomielinasi acida: la Commissione Europea ha approvato olipudasi alfa come prima e unica terapia enzimatica sostitutiva

La Commissione Europea ha approvato olipudasi alfa come prima e unica terapia enzimatica sostitutiva per il trattamento delle manifestazioni non neurologiche del deficit di sfingomielinasi acida (ASMD) in pazienti in età pediatrica e adulti affetti da ASMD di tipo A/B o di tipo B. L’approvazione si basa sui dati positivi degli studi clinici ASCEND e ASCEND-Peds, in cui olipudasi alfa ha mostrato di fornire un miglioramento sostanziale e clinicamente rilevante della funzionalità polmonare (misurata dalla capacità di diffusione del monossido di carbonio, o DLco) e una riduzione dei volumi di milza e fegato, con un profilo di sicurezza ben tollerato.

Date le urgenti necessità mediche non soddisfatte della comunità ASMD, l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha concesso a olipudasi alfa la designazione PRIority MEdicines (PRIME). Olipudasi alfa ha anche ricevuto speciali designazioni di scoperta da diverse altre agenzie regolatorie in tutto il mondo.

L’ASMD è una malattia genetica estremamente rara e progressiva che registra morbilità e mortalità significative, soprattutto tra i neonati e i bambini. Molti pazienti pediatrici, infatti, non sopravvivono all’età adulta. I segni e i sintomi della ASMD possono includere ingrossamento della milza o del fegato, difficoltà respiratorie, infezioni polmonari, ecchimosi o emorragie insolite, tra le altre manifestazioni della malattia. La gestione attuale della malattia comprende cure palliative e di supporto per gestire i sintomi.

Olipudasi alfa è una terapia enzimatica sostitutiva progettata per sostituire la sfingomielinasi acida (ASM) carente o difettosa, un enzima che consente la scissione del lipide sfingomielina. Nei soggetti affetti da ASMD, la quantità insufficiente dell’enzima ASM fa sì che la sfingomielina venga scarsamente metabolizzata, portando al suo accumulo nelle cellule e causando potenziali danni a più organi.

Maurizio Scarpa, Ospedale Universitario di Udine, Italia, ha dichiarato: “Accogliamo con favore l’approvazione da parte dell’Unione Europea di olipudasi alfa, la prima e unica terapia specifica per l’ASMD in grado di contrastare la progressione della malattia. Si tratta di una vera e propria pietra miliare per le persone che vivono con l’ASMD, una malattia associata a una notevole morbilità e al rischio di morte prematura.”

Studio ASCEND
Lo studio ASCEND ha randomizzato 36 pazienti adulti con ASMD di tipo A/B o di tipo B a ricevere olipudasi alfa o placebo per 52 settimane (analisi primaria), per valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco. Lo studio ha dimostrato che olipudasi alfa ha migliorato la funzione polmonare, valutata come variazione percentuale dal basale alla settimana 52 della capacità diffusiva polmonare prevista per il monossido di carbonio (DLco), e ha ridotto le dimensioni della milza, valutate come variazione percentuale dal basale del volume della milza espressa in multipli del normale (MN).

L’incidenza di eventi avversi (AE) è stata simile nei pazienti che hanno ricevuto olipudasi alfa rispetto a quelli che hanno ricevuto placebo. Si sono verificati cinque eventi avversi gravi nel braccio olipudasi alfa e 11 nel braccio placebo, nessuno dei quali era correlato al trattamento. Non si sono verificati effetti collaterali che hanno portato all’interruzione del trattamento o al ritiro dallo studio. Gli effetti collaterali più comuni nello studio ASCEND sono stati cefalea, rinofaringite, infezione del tratto respiratorio superiore, tosse e artralgia.

ASCEND-Peds
Lo studio ASCEND-Peds, a braccio singolo, ha studiato 20 pazienti pediatrici con ASMD di tipo A/B o di tipo B che hanno ricevuto olipudasi alfa, con l’obiettivo primario di valutare la sicurezza e la tollerabilità di olipudasi alfa per 64 settimane. Tutti i pazienti hanno completato lo studio e hanno proseguito in uno studio di estensione. Lo studio ASCEND-Peds ha esplorato anche gli endpoint di efficacia della malattia polmonare progressiva e dell’ingrossamento di milza e fegato.

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