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Nefrite lupica e declino della funzione renale: identificati nuovi fattori

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Nefrite lupica e declino della funzione renale: un tempo più lungo alla remissione e l’incremento di recidive sono risultati associati a declino dei tassi di eGFR

Nei pazienti affetti da nefrite lupica, un tempo più lungo alla remissione e l’incremento del numero di recidive sono risultati associati a declino di eGFR, mentre un tempo più lungo di trattamento con farmaci immunosoppressori dopo il raggiungimento della remissione è in grado di prevenire il declino della funzione renale.

Questi i fattori capaci di influenzare il declino renale identificati in uno studio presentato nel corso del Congresso EULAR.

Razionale e disegno dello studio
Come è già noto in letteratura, il tempo alla remissione completa, gli episodi successivi di recidiva e il tempo in terapia con farmaci immunosoppressori dopo il raggiungimento della remissione completa rappresentano i determinanti principali della progressione verso la nefropatia cronica avanzata nei pazienti con nefrite lupica. Fino ad ora, però, non era noto l’impatto di questi fattori sulla velocità di deterioramento del GFR in questi pazienti.
Di qui il nuovo studio che si è proposto di determinare l’impatto dei fattori sopra menzionati sui valori di eGFR in pazienti affetti da nefrite lupica.

A tal scopo, i ricercatori hanno attinto ai dati relativi a 418 pazienti con nefrite lupica presenti in un database della Toronto Lupus Clinic. I pazienti erano considerati affetti da questa condizione o in base ad una biopsia o per livelli anomali della proteinuria (>0,5 mg/die), in presenza/assenza di ematuria o piuria. Sono stati esclusi dall’analisi, invece, i dati relativi ad individui con nefropatia cronica avanzata al basale (eGFR≦29ml/min/1,73m2).
I pazienti considerati sono stati seguiti per almeno 5 anni.

L’outcome primario era rappresentato dal decremento (di qualsiasi entità) del valore di eGFR su base annuale. La remissione era definita sulla base di una proteinuria <0,5g/24h, della presenza di sedimento urinario inattivo e di valori di creatininemia ≤120% rispetto al valore iniziale.

L’episodio singolo di recidiva era definito sulla base del riscontro di anomalie della proteinuria (>0,5g/die) o di un incremento dei valori della creastininemia da livelli nella norma a livelli anomali o superiori al 120% dei valori iniziali post-remissione.

Risultati principali
Su 418 pazienti, 209 (50%) ha raggiunto la remissione in un anni, 102 (24,4%( in 2-3 anni, 70 (16,7%) dopo 3 anni, mentre 37 pazienti (8,9%) non sono mai andati in remissione.
La maggior parte dei pazienti (62,4%) ha sperimentato almeno 2 recidive, mentre il 19,6% dei pazienti seguiti non è mai andato in contro a recidiva e il 18% ha sperimentato almeno un episodio di recidiva durante il follow-up a 5 anni.

La riduzione di eGFR correlava in modo statisticamente significativo con tempi più lunghi alla remissione (fino a 3 anni) o con l’assenza totale di raggiungimento di questo stato.

I pazienti che avevano raggiunto la remissione dopo 2-3 anni dalla diagnosi di nefrite lupica non hanno mostrato, invece, una riduzione significativa della funzione renale durante questo lasso di tempo.
Da ultimo, i pazienti andati incontro a 2 o più episodi di recidiva sono andati incontro anche ad una accelerazione dei processi di disfunzione renale, come evidenziato da una riduzione di eGFR nel tempo; ciò non è avvenuto, invece, nei pazienti che sono andati incontro a nessuna o a non più di un episodio di recidiva.

Riassumendo
In conclusione, la remissione completa dopo 3 anni o l’assenza di remissione sono risultate associate ad una riduzione significativa di eGFR, mentre la remissione dopo 2-3 anni dalla diagnosi di nefrite lupica non è risultata associata ad una riduzione significativa della funzione renale nel tempo.

I pazienti con un solo episodio di recidiva non hanno sperimentato un impatto significativo di questo evento sulla loro funzione renale, mentre i pazienti con 2 o più episodi di recidiva si sono caratterizzati per una riduzione significativa di eGFR dopo 20 anni, anche dopo aggiustamento dei dati per la presenza di fattori confondenti.

Lo studio ha dimostrato, peraltro, che il tempo di permanenza in terapia con farmaci immunosoppressori dopo il raggiungimento della remissione ha una funzione protettiva contro il declino di eGFR.

Ciò sottolinea l’importanza del raggiungimento rapido della remissione e della prevenzione delle recidive mediante una terapia di mantenimento prolungata nel tempo con farmaco immunosoppressori al fine di ottimizzare gli outcome renali.

Bibliografia
Tselios K et al. Impact of time to remission, flares, and time on immunosuppressives on the estimated glomerular filtration rate in lupus nephritis. Presented at: EULAR Congress 2022; June 1-4, 2022; Copenhagen, Denmark Abstract #OP0140.

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