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Artrite psoriasica: guselkumab efficace su manifestazioni articolari

Artrite psoriasica: secondo un nuovo studio le articolazioni tumefatte sono l'indicatore migliore di sinovite rispetto a quelle che provocano dolore

Artrite psoriasica: arrivano i risultati di alcune analisi post-hoc degli studi registrativi DISCOVER-2 e COSMOS sull’impiego di guselkumab

I risultati di alcune analisi post-hoc degli studi registrativi DISCOVER-2 e COSMOS sull’impiego di guselkumab nell’artrite psoriasica, presentati in diverse comunicazioni e abstract nel corso del Congresso EULAR, hanno dimostrato che il trattamento con l’inibitore “first in class” di IL-23, induce benefici a lungo termine (fino a 2 anni) in tutti i domini considerati di PsA attiva – manifestazioni articolari e cutanee, entesite, dattilite, dolore spinale ed endpoint di severità di malattia – indipendentemente dalle caratteristiche iniziali dei pazienti.

Inoltre, è stato osservato che guselkumab induce miglioramenti sensibili di alcune misure relative alla qualità di vita legata allo stato di salute (HRQoL).

Ecco di seguito una breve disamina di alcuni dei risultati presentati al Congresso.

Studio DISCOVER-2
Efficacia duratura guselkumab su manifestazioni articolari e assiali di artrite psoriasica
Il trattamento con guselkumab in questo studio ha indotto benefici a lungo termine su tutti i domini di PsA attiva, indipendentemente dalle caratteristiche iniziali (POS0072) (1).

Un’analisi ulteriore dei dati di DISCOVER-2 ha mostrato come l’inibitore di IL-23 sia stato in grado di assicurate miglioramenti continui relativamente ad alcuni domini chiave di PsA attiva raccomandati dal gruppo GRAPPA (POS1017) (2).

Inoltre, proporzioni crescenti di pazienti trattati con guselkumab con PsA attiva hanno soddisfatto il criterio della minima attività di malattia (MDA) fino alla 100esima settimana (POS1067) (3). Nello specifico, alla 100esima settimana, il 40% dei pazienti trattati con l’inibitore di IL-23 ogni 8 settimane ha raggiunto la MDA, mentre il 59% dei pazienti ha raggiunto un punteggio DAPSA di attività di malattia specifica pari o inferiore a 14 (indicativo di ridotta attività di malattia), mentre il 24% ha raggiunto un punteggio DAPSA uguale o inferiore a 4 (indicativo di remissione).

In un’ulteriore analisi, è emerso che proporzioni sostanziali di pazienti trattati con guselkumab nello studio DISCOVER-2 ha mantenuto anche la risoluzione della dattilite e dell’entesite fino a 2 anni (POS1028) (4). Nello specifico, nei pazienti affetti da questa manifestazioni di malattia, si sono avuti, a 24 settimane, tassi di risoluzione del 64% e del 54%, rispettivamente, tra i pazienti trattati ogni 8 settimane con guselkumab. I tassi di risoluzione sono aumentati fino a 52 settimane (78% e 61%, rispettivamente), per consolidarsi alla 100esima settimana (83% e 70%, rispettivamente).

Da ultimo, in pazienti con sacroileite confermata all’imaging trattati con guselkumab, è stato preservato il miglioramento dei sintomi di coinvolgimento assiale fino a 2 anni (POS1037) (5).

Tassi ridotti di progressione radiografica
In pazienti trattati con guselkumab, le variazioni medie dei punteggi radiografici hanno indicato tassi ridotti di progressione radiografica fino a 2 anni, a documentare l’impatto del farmaco dell’inibitore di IL-23 nel ridurre la progressione di danno strutturale indotta dalla PsA attiva. (POS1035) (6).

Un’analisi ulteriore ha mostrato che le risposte precoci al trattamento con guselkumab predicono tassi ridotti di progressione radiografica fino a 2 anni nei pazienti con PsA attiva naive ai farmaci biologici (POS1031) (7).

Miglioramento della produttività sul posto di lavoro
Dati provenienti dallo studio hanno mostrato la capacità di guselkumab di indurre miglioramenti significativi sia della HRQoL che dalla produttività sul posto di lavoro fino a 2 anni (AB0881, AB0888) (8-9).

Studio COSMOS
Risoluzione della dattilite
Dati provenienti da questo studio hanno mostrato la completa risoluzione della dattilite in un proporzione pari o superiore all’80% di pazienti che continuavano il trattamento con guselkumab a 48 settimane (10).

Riassumendo
Nel complesso, questi nuovi dati provenienti dagli studi DISCOVER-2 e COSMO rinforzano quelli ottenuti negli studi precedenti, suffragando l’efficacia duratura di guselkumab nella PsA, nonché i benefici del trattamento sulla HRQoL, un aspetto importante per i pazienti che affrontano gli effetti disabilitanti della PsA nella vita di tutti i giorni.

Informazioni su guselkumab
Guselkumab è un anticorpo monoclonale che si lega selettivamente alla subunità p19 dell’interleuchina IL-23 e ne inibisce l’interazione con il recettore specifico. L’IL-23 è un importante fattore nella patogenesi di malattie infiammatorie come l’artrite psoriasica, la psoriasi e altre patologie.

Il farmaco è già approvato nell’Unione Europea per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti candidati alla terapia sistemica. A novembre 2020, la Commissione europea ha approvato una nuova indicazione per guselkumab estendendone l’uso al trattamento di pazienti adulti affetti da artrite psoriasica attiva (PsA).

Informazioni sullo studio DISCOVER 2
DISCOVER-2 è uno studio di Fase 3, randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, controllato con placebo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di guselkumab, somministrato per iniezione sottocutanea (SC), in pazienti naive ai biologici con artrite psoriasica attiva.
Lo studio DISCOVER-2 ha coinvolto 739 partecipanti, per circa due anni.

L’endpoint primario di DISCOVER-2 era la risposta ACR20 alla settimana 24 e questi dati sono stati precedentemente presentati a congressi scientifici e pubblicati in The Lancet. Oltre alla risposta ACR20, sono stati valutati altri esiti clinici, come le risposte ACR50/70; la risoluzione dell’infiammazione dei tessuti molli, cioè entesite e dattilite; miglioramenti della funzionalità fisica; la clearance cutanea (IGA); l’affaticamento (Functional Assessment of Chronic Illness Therapy-Fatigue Scale); l’attività di malattia (Disease Activity Index for PsA, Minimal Disease Activity, Very Low Disease Activity e remissione determinata con Disease Activity Index for PsA) e alcuni risultati riguardanti la salute generale (SF-36, PCS e MCS). DISCOVER-2 ha anche valutato, come endpoint secondario chiave, i cambiamenti del danno strutturale (usando il van der Heijde-Sharp score modificato per la PsA).

Lo studio prevedeva una fase di screening fino a sei settimane ed una fase di trattamento in cieco per circa 100 settimane, che comprendeva un periodo controllato con placebo sino alla settimana 24, a cui seguiva un periodo di trattamento attivo dalla settimana 24 alla settimana 100. Comprendeva anche una fase di follow-up per la valutazione della sicurezza fino alla settimana 112 (cioè 12 settimane dall’ultima somministrazione di farmaco avvenuta alla settimana 100).

Informazioni sullo studio COSMOS
Lo studio COSMOS è uno studio di fase 3 multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato vs. placebo, che si è proposto di valutare l’efficacia e la sicurezza di guselkumab in 285 pazienti con PsA attiva e risposta insoddisfacente ai farmaci anti-TNF.

L’endpoint primario era rappresentato dalla risposta ACR20 a 24 settimane.

I partecipanti allo studio erano stati randomizzati, secondo uno schema 2:1, a trattamento con guselkumab 100 mg alle settimane 0, 4 e poi ogni otto settimane, oppure a placebo.

Il trial prevedeva due fasi: una fase in doppio cieco e controllata vs. placebo, della durata di 24 settimane, per l’analisi primaria dell’efficacia e della sicurezza dell’inibitore di IL-23 rispetto a placebo, e una fase di 32 settimane di follow-up relativamente al solo trattamento attivo.

L’analisi di safety è stata condotta fino a 56 settimane.

Bibliografia
1) McInnes, I.B. et al. Consistent Long-Term Guselkumab Efficacy Across Psoriatic Arthritis Domains Irrespective of Baseline Patient Characteristics. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS0072
2) Coates, L.C. et al. Guselkumab Provides Continued Improvement in Key Domains of Psoriatic Arthritis Through 2 Years. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS1017
3) Coates, L.C. et al. Domains Contributing to Minimal Disease Activity Achievement in Patients With Psoriatic Arthritis Receiving Guselkumab. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS1067
4) Rahman, P. et al. Guselkumab Maintains Resolution of Dactylitis and Enthesitis in Patients With Active Psoriatic Arthritis: Results Through 2 Years From a Phase 3 Study. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS1028
5) Mease, P.J. et al. Effect of Guselkumab, a Selective IL-23p19 Inhibitor, on Axial-Related Endpoints in Patients With Active PsA: Results from a Phase 3, Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Study Through 2 Years. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS1037
6) Mease, P.J. et al. Low Rates of Radiographic Progression With 2 Years of Guselkumab, a Selective Inhibitor of the Interleukin-23p19 Subunit: Results from a Phase 3, Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Study of Biologic-Naïve Patients with Active Psoriatic Arthritis. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS1035
7) Mease, P.J. et al. Earlier Clinical Response Predict Low Rates of Radiographic Progression in Bio-naive Active Psoriatic Arthritis Patients Receiving Guselkumab Treatment. Presented at EULAR 2022, June 1-4. POS1031
8) Curtis, J.R. et al. Guselkumab Provides Sustained Improvements in Health-Related Quality of Life in Patients With Active Psoriatic Arthritis Through 2 Years of DISCOVER-2. Presented at EULAR 2022, June 1-4. AB0881
9) Curtis, J.R. et al. Guselkumab Provides Sustained Improvements in Work Productivity and Daily Activity in Patients With Active Psoriatic Arthritis Through 2Years of DISCOVER-2. Presented at EULAR 2022, June 1-4. AB0888
10) Marzo-Ortega, H. et al. Guselkumab Improves Dactylitis In PsA Patients With Inadequate Response To TNFi: Data From The Phase 3b COSMOS Trial. Presented at EULAR 2022, June 1-4. AB0898

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