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Febbre del Nilo: in Lombardia aumentano i casi, 4 sono gravi

Febbre del Nilo, in Lombardia 11 casi di cui 4 sono gravi. La sorveglianza veterinaria ha mostrato la circolazione del virus in diverse province lombarde

La sorveglianza veterinaria ha mostrato la circolazione del virus del Nilo occidentale in tutte le province lombarde ad esclusione di quelle di Monza, Lecco, Bergamo, Sondrio. I casi confermati di West Nile aggiornati a lunedì 8 agosto in Regione Lombardia sono 11. Tra questi 4 casi neuroinvasivi (casi gravi con paziente ricoverato con sintomatologia neurologica ad esempio meningoencefalite), 3 febbri (casi non gravi, il sintomo rilevante è la febbre) e 4 donatori (riscontrati casi in donatori asintomatici identificati tramite screening sulle sacche di sangue).

“In Regione Lombardia- dichiara la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti- è presente un sistema integrato umano-veterinario di sorveglianza sulla circolazione del virus del Nilo occidentale. Vengono infatti monitorate sia le infezioni nelle zanzare (sorveglianza entomologica), sia negli equidi, sia negli uccelli e ovviamente i contagi negli uomini”.

Il virus del Nilo occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di ‘West Nile Virus’) è un Arbovirus che può infettare l’uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante circa 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nell’0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite. Regione Lombardia raccomanda quindi di adottare tutte le misure di prevenzione per evitare le punture di zanzare: possono essere utilizzati repellenti quando si soggiorna all’aperto; insetticidi e zanzariere per gli ambienti chiusi.

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