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Le polveri sottili causano 9 milioni di morti premature l’anno

Uno studio rileva per la prima volta tre composti ozono-distruttori proibiti dal Protocollo di Montreal, grazie ai dati prodotti da una rete globale di 15 stazioni

Le polveri sottili che inquinano l’aria delle nostre città sono responsabili in tutto il mondo di 9 milioni di morti premature l’anno

La media globale della temperatura superficiale è in aumento nel pianeta dalla rivoluzione industriale a oggi. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC – l’organismo di Nazioni Unite e Organizzazione Meteorologica Mondiale che veglia sul clima – la crescita è stata di 1.1 °C. Se non correremo ai ripari, l’aumento sarà di 1.5 °C attorno al 2030 e 2 °C attorno al 2060. Gli scienziati ritengono che superare 1.5-2 °C innescherà processi a valanga che porteranno il clima a punti di non ritorno.

Se n’è parlato durante il talk “Da venti a trenta”, condotto da Gianluca Delle Fontane, Stefano Bernardini e Salvo Cagnazzo, dedicato al punto 13 dell’Agenda 2030 sulla lotta contro il cambiamento climatico, che si è svolto al Centro Commerciale Euroma2 di Roma. L’incontro fa parte della terza edizione di “Fai la Differenza, c’è… Il Festival della Sostenibilità”, organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Sunrise 1, in collaborazione con tante altre associazioni in network.

IN PERICOLO LA SOPRAVVIVENZA DELLA NOSTRA SPECIE – “Il pianeta in sé non corre pericoli – spiega il Prof. Luca Fiorani, docente di Foundations of Civil and Sustainable Economy all’Istituto Universitario Sophia – 50 milioni di anni fa era più caldo di oggi. Anche senza di noi, la meravigliosa zattera azzurra che (per ora!) ci traghetta negli spazi siderali continuerà a ruotare attorno alla sua stella per alcuni miliardi di anni. Il problema è la sopravvivenza della nostra specie, messa in pericolo da ondate di calore, siccità, diminuzione delle rese agricole, innalzamento del livello del mare, eventi meteorologici estremi, inondazioni e – soprattutto – dalle conseguenti tensioni sociali, migrazioni, guerre”.

PLASTICA E POLVERI SOTTILI – La concentrazione di CO2 è ormai di 420 parti per milione. Prima della rivoluzione industriale era di 270 parti per milione. Un aumento senza precedenti in così poco tempo. “Il riscaldamento globale non è l’unica malattia del pianeta – conclude il Prof. Fiorani – Le polveri sottili che inquinano l’aria delle nostre città sono responsabili in tutto il mondo di 9 milioni di morti premature l’anno (più del Covid). Per non parlare della plastica che buttiamo a mare: di questo passo, la massa di pesce sarà superata da quella di plastica nel 2050”.

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