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Crisi di Governo: balneari in ansia per il Ddl Concorrenza

Concessioni balneari

Assobalneari chiede di proseguire con un regime di proroga di 30 anni delle concessioni demaniali

L’ansia dei balneari per la crisi di Governo: “Senza ddl Concorrenza arriverà la decadenza delle concessioni. Non ci sarà tempo per i bandi”

“Siamo preoccupati perché siamo in una fase di stallo e occorre capire cosa succede”. Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali, a margine di una conferenza stampa a Rimini ragiona con i giornalisti sul futuro della riforma delle concessioni demaniali dopo la crisi di governo.

IL DDL CONCORRENZA A RISCHIO CADUTA

“Il ddl Concorrenza che affronta la questione è in discussione alla Camera”, spiega Vanni, ma “probabilmente cadrà e ci ritroveremo con la sentenza del Consiglio di Stato che a fine 2023 fa decadere le concessioni“. Così, prosegue, “di fatto saremo in una situazione di impotenza a gestire le attività dopo il 2023, e il periodo è talmente breve per cui è impossibile che le amministrazioni riescono a riassegnare le concessioni tramite i bandi“.

Anche perché, rileva Vanni come riferisce la Dire (www.dire.it), “non ci sono i termini di riferimento per farli”, con un’”ulteriore confusione” creata dal fatto che “probabilmente i bandi verrebbero creati in maniera diversa da territorio a territorio, creando disparità e incongruenze“. Il rischio è di un “periodo di vacatio” con le concessioni decadute e le amministrazioni senza il tempo necessario per riassegnarle, avverte Vanni.

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