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Asma infantile: nuovi dati sulla cura con dupilumab

Asma pediatrico: la diminuzione dell'impiego di antibiotici nel primo anno di vita ha ridotto l'incidenza di malattia in età prescolare secondo un nuovo studio

Asma: il trattamento con dupilumab è in grado di ridurre le riacutizzazioni severe e di migliorare la FEV1 pre-broncodilatazione nei bambini tra 6 e 11 anni

Il trattamento con dupilumab è stati in gradi di ridurre le riacutizzazioni severe e di migliorare la FEV1 pre-broncodilatazione nei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni affetti da asma moderato severo non controllato, in presenza/assenza di comorbilità atopiche.

Queste le conclusioni di un’analisi post-hoc dello studio registrativo di fase 3 LIBERTY ASTHMA VOYAGE, presentata nel corso del Congresso annuale dell’American Thoracic Society (ATS).

Background dello studio
L’asma rappresenta una delle malattie infantili croniche più comuni ed è frequentemente associata a molte comorbilità atopiche e all’infiammazione di tipo 2.

Dupilumab blocca il signalling di IL-4/IL-13, due citochine chiave dell’infiammazione di tipo 2 in diverse condizioni cliniche. Nello studio di fase 3 VOYAGE, il trattamento add-on con dupilumab 100/200 mg a cadenza quindicinale ha ridotto le riacutizzazioni asmatiche severe e migliorato la percentuale predetta di FEV1 pre-broncodilatazione a 12 settimane vs. placebo.

Il profile di safety di questo farmaco biologico è risultato accettabile nei bambini affetti da asma non controllato di grado moderato-severo.

Disegno dell’analisi post-hoc
In questa analisi post-hoc i ricercatori hanno valutato l’efficacia di dupilumab in bambini con/senza comorbilità atopiche (dermatite atopica, congiuntivite allergica, rinite allergica, rinosinusite cronica, poliposi nasale, esofagite eosinofila, allergia alimentare e orticaria.

L’analisi ha incluso 408 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni con asma moderato-severo non controllato e con comorbilità atopiche al basale riferite dai piccoli pazienti o dai loro genitori.

Nel complesso, 171 bambini erano affetti da dermatite atopica in corso, 92 da allergia alimentare, 341 da rinite allergica e 141 da diverse combinazioni di comorbilità atopiche.

Gli outcome primari erano rappresentati dai tassi annualizzati di riacutizzazioni asmatiche severe, dalla variazione rispetto al basale della percentuale predetta di FEV1 pre-broncodilatazione e dalla variazione rispetto al basale del controllo dell’asma, misurato in base al questionario ACQ-7 (the Asthma Control Questionnaire-7).

Risultati principali
Dupilumab ha ridotto il tasso di riacutizzazioni severe indipendentemente dalla presenza di comorbilità atopiche. Nello specifico, la riduzione è stata:
– pari al 60% nei bambini senza comorbilità
– pari al 66% nei bambini con dermatite atopica
– pari al 56% nei bambini con rinite allergica
– pari al 56% nei bambini con allergia alimentare

Rispetto al basale, si è avuto un miglioramento significativo della percentuale predetta di FEV1 pre-broncodilatazione nei bambini con dermatite atopica (76% e 49%) e in quelli con rinite allergica (77% e 79%) a 12 e a 52 settimane, rispettivamente.

Inoltre, è stato ossevato un miglioramento del parametro spirometrico nei bambini con allergia alimentare ad un anno (70%).

Non sono state rilevate, infine, differenze significative relative ai punteggi ACQ-7 sul controllo dell’asma tra i pazienti randomizzati a dupilumab e pazienti del gruppo placebo.

Nello specifico, guardando ai punteggi in questione in relazione alle diverse comorbilità atopiche, si sono avuti miglioramenti  significativi del punteggio ACQ-7 a 12 e a 52 settimane nei bambini con dermatite atopica (2,01), in quelli con rinite allergica (2,14) e in quelli con allergia alimentare (2,20).

Riassumendo
In conclusione, i risultati di questa analisi post-hoc hanno documentato la capacità di dupilumab di ridurre i tassi di riacutizzazione severa e, alla fine del trattamento, di migliorare la percentuale predetta di FEV1 pre-broncodilatazione in pazienti pediatrici con asma moderato-severo non controllato, con o senza comorbilità atopiche.

Il mese scorso, la Commissione Europea ha esteso l’autorizzazione alla commercializzazione di dupilumab nell’Unione Europea. Dupilumab è ora approvato anche come trattamento di mantenimento e aggiuntivo in bambini di età compresa tra 6 e 11 anni affetti da asma grave causato da infiammazione di tipo 2 caratterizzato da un aumento degli eosinofili nel sangue e/o della frazione di ossido nitrico esalato (FeNO), che risultano non controllati in modo adeguato con corticosteroidi inalatori (ICS) a dose medio-alta o con un’altra terapia di mantenimento.

Bibliografia
Guilbert TW et al. Efficacy of Dupilumab in Pediatric Patients with Uncontrolled, Moderate-to-Severe Asthma With and Without Ongoing Atopic Comorbid Disease: LIBERTY ASTHMA VOYAGE. ATS2022
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