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Restituiti alla Nigeria oltre mille bronzi del Benin

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Restituiti oltre mille antichi bronzi del Benin, trafugati in Nigeria dai coloni britannici sul finire del 19esimo secolo

Oltre mille antichi bronzi del Benin, trafugati in Nigeria dai coloni britannici sul finire del 19esimo secolo, sono tornati di proprietà del Paese africano grazie a un atteso accordo di restituzione siglato con la Germania.

Stando a quanto riferito dall’emittente internazionale pubblica tedesca Deutsche Welle (Dw), l’intesa che ha sancito il passaggio di proprietà degli artefatti è stata siglata a Berlino dalle ministra degli Esteri e della Cultura tedesche Annalena Baerbock e Claudia Roth, e dagli omologhi nigeriani Zubairo Dada e Lai Mohammed. Alla cerimonia, che ha previsto anche la consegna fisica delle prime due opere, due statue che raffigurano dei re e capi religiosi del popolo Edo risalenti rispettivamente al 18esimo e al 16esimo secolo, ha preso parte anche Abba Isa Tijani, direttore della National Commission for Museums and Monuments (Ncmm).

L’accordo è l’ultimo passaggio di una serie di richieste ufficiali effettuate dalla Nigeria almeno a partire dal dicembre 2020 per la restituzione delle opere, sottratte dai coloni britannici nel 1897 durante una spedizione punitiva a Benin, capitale dell’omonimo regno situato nel sud dell’ordierna Nigeria. Tutto il percorso di restituzione è stato accompagnato da iniziative e denunce di ong e artisti africani, che, con modalità diverse, hanno sottolineato l’importanza delle restituzione delle opere d’arte nell’ambito di un più ampio processo di decolonizzazione e di risarcimento nei confronti dei Paesi africani. Non solo la Germania e i musei tedeschi hanno iniziato a rendere le opere. Accordi simili a quello firmato oggi a Berlino sono stati siglati o sono in discussione in Francia, Belgio e in altri Paesi europei.

Gli artefatti che tornano nelle mani delle autorità nigeriane, spiega la Dire (www.dire.it), sono 1.130, e sono stati conservati finora in cinque grandi musei tedeschi, dall’Humboldt Forum di Berlino, la cui apertura a fine 2020 è stata oggetto di critiche e mobilitazioni proprio a causa della presenza di numerosi pezzi provenienti dall’antico regno di Edo, fino al Linden Museum di Stoccarda. Alcune delle opere resteranno ancora in Germania in prestito.

A Benin City, la città sorta sulle rovine dell’antica città razziata dai britannici, nello Stato meridionale di Edo, è in costruzione un museo che ospiterà le opere restituite dai musei europei. “L’idea di portare a casa questi oggetti non è importante solo per la nostra identità; sono una parte di noi”, ha commentato a Dw Godwin Obaseki, governatore dello Stato di Edo.

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