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Psoriasi: pelle più sana a lungo con deucravacitinib

L'inquinamento atmosferico può aumentare la probabilità di riacutizzazioni della psoriasi, secondo quanto emerso da uno studio retrospettivo

I pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave trattati con il farmaco orale sperimentale deucravacitinib hanno mantenuto il miglioramento fino a 2 anni

I pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave trattati con il farmaco orale sperimentale deucravacitinib hanno mantenuto il miglioramento fino a 2 anni, secondo i dati dello studio di estensione a lungo termine POETYK PSO appena presentati all’European Academy of Dermatology and Venereology spring meeting.

Deucravacitinib è un inibitore orale selettivo della tirosin-chinasi 2 (TYK2), con un meccanismo d’azione unico. È stato progettato per colpire selettivamente la TYK2, inibendo così la segnalazione dell’interleuchina (IL)-23, IL-12 e degli interferoni (IFN) di tipo 1, citochine chiave coinvolte nella patogenesi di molteplici malattie immuno-mediate. L’alto grado di selettività fa sì che, alle dosi terapeutiche, non inibisca le JAK1, JAK2 o JAK3.
Molti dei farmaci più efficaci per la psoriasi sono biologici iniettabili. Ad eccezione di apremilast, i medicinali in forma orale sono in gran parte terapie più datate e meno efficaci, motivo per cui i pazienti con una malattia grave possono trovare sollievo solo se passano ai farmaci iniettabili. Un farmaco per via orale come deucravacitinib che, se approvato sarebbe il primo per la psoriasi, potrebbe quindi essere un’opzione interessante per molti pazienti.
«La psoriasi a placche è una malattia cronica e sistemica immuno-mediata associata a molteplici gravi comorbidità e rimane un forte bisogno insoddisfatto di nuovi trattamenti, in particolare medicinali orali, poiché molti pazienti sono sottotrattati o non controllano la malattia con le opzioni terapeutiche disponibili» ha affermato il professor Richard Warren, dermatologo presso il Salford Royal Hospital, parte della Northern Care Alliance NHS Foundation Trust e Professore all’Università di Manchester. «La ricerca a lungo termine che dimostri un’efficacia duratura, oltre a un chiaro profilo di sicurezza, è fondamentale per i medici e i pazienti che prendono decisioni terapeutiche, e questi nuovi dati biennali sottolineano il potenziale di deucravacitinib come una nuova importante opzione di trattamento orale per le persone che convivono con la psoriasi a placche e che richiedono una terapia sistemica».

Efficacia mantenuta a due anni
L’efficacia clinica è stata mantenuta fino a due anni nello studio POETYK PSO di estensione a lungo termine, con tassi di risposta alla settimana 60 del 77,7% nello Psoriasis Area and Severity Index (PASI) 75 e del 58,7% per il raggiungimento di un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nello static Physicians Global Assessment (sPGA).

Il profilo di sicurezza complessivo del farmaco osservato nel corso di due anni copre 2.482 anni-paziente di trattamento ed è risultato coerente con quello degli studi registrativi di fase III POETYK PSO-1 e 2. Gli eventi avversi si sono confermati prevalentemente di gravità lieve o moderata, con rinofaringite, infezione delle vie respiratorie superiori e cefalea come i più comuni. Gli eventi avversi gravi e quelli che hanno portato all’interruzione del trattamento sono rimasti bassi per un massimo di due anni e non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.

Con un follow-up aggiuntivo nello studio di estensione, che ha coinciso con il picco della pandemia di Covid-19, è stato riscontrato un aumento del numero di infezioni da SARS-CoV-2 segnalate rispetto agli studi precedenti, senza che il trattamento con deucravacitinib aumentasse il rischio o la gravità dell’infezione. Per due anni non sono state osservate nuove tendenze o cambiamenti clinicamente significativi rispetto al basale nei valori di laboratorio, inclusi quelli ematologici, chimici e i parametri lipidici.

Il programma di studi clinici POETYK PSO
I trial PrOgram to Evaluate the efficacy and safety of deucravacitinib, a selective TYK2 inhibitor (POETYK) PSO-1 e POETYK PSO-2 erano due studi globali di fase III disegnati per valutare la sicurezza e l’efficacia di deucravacitinib in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave.

Sia il primo, che ha arruolato 666 pazienti, che il secondo studio, che ha arruolato 1.020 pazienti, erano multicentrici, randomizzati e in doppio cieco. Hanno valutato deucravacitinib (6 mg una volta al giorno) rispetto a placebo e apremilast (30 mg due volte al giorno). POETYK PSO-2 includeva un periodo di sospensione e ritrattamento randomizzato dopo la settimana 24.

Gli endpoint co-primari di entrambi erano la percentuale di pazienti che raggiungeva una risposta PASI 75 e un punteggio di 0/1 nell’sPGA alla settimana 16 rispetto al placebo. Gli endpoint secondari includevano la percentuale di pazienti che raggiungevano i due obiettivi rispetto ad apremilast alla settimana 16.

Al termine delle 52 settimane di durata degli studi, i pazienti potevano arruolarsi all’estensione a lungo termine in corso e ricevere deucravacitinib in aperto 6 mg una volta al giorno. In totale l’estensione ha arruolato 1.221 soggetti, che hanno ricevuto almeno 1 dose del farmaco.

La nuova molecola è in valutazione nella psoriasi anche in altri due trial di fase III, POETYK PSO-3 e POETYK PSO-4.

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