Site icon Corriere Nazionale

Artrite reumatoide: benefici per i pazienti da strategia T2T più aggressiva

Artrite acuta sindrome metabolica

Secondo uno studio i pazienti con artrite reumatoide potrebbero trarre migliori benefici da una strategia T2T più aggressiva, programmi di sensibilizzazione e visite

La strategia treat-to-target è ormai parte integrante della gestione dei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), come suggeriscono da tempo le linee guida americane ed europee sulla gestione della malattia. Uno studio di recente pubblicazione su Rheumatology and Therapy suggerisce, però, che questi pazienti potrebbero trarre migliori benefici dall’applicazione di una strategia T2T più aggressiva, accoppiata a programmi di sensibilizzazione dei pazienti sulla malattia e a visite di controllo regolari nel di follow-up, rispetto alla strategia T2T da sola.

I presupposti e gli obiettivi dello studio
Dal 2010, il target di trattamento identificato come obiettivo della strategia T2T nell’AR è stato individuato nella remissione clinica o, in alternativa, nella ridotta attività di malattia (LDA), valutati mediante punteggi compositi di attività di malattia, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.

L’altra pietra miliare dell’implementazione della strategia T2T è rappresentata dal monitoraggio stretto dei pazienti – il che richiede frequenti visite di controllo e una buona aderenza terapeutica ai trattamenti prescritti.
Un’aderenza terapeutica insufficiente rappresenta un importante fattore ostativo all’implementazione della strategia T2T, con conseguente aumento dell’attività di malattia e delle recidive.

Nella pratica clinica reale, tuttavia, vi sono approcci differenti all’implementazione delle strategie T2T, e ciò contribuisce all’osservazione di una proporzione significativa di pazienti con AR che non riescono a raggiungere la remissione o la LDA.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di analizzare le differenze di attività di malattia e di raggiungimento del target voluto in due coorti di pazienti Cinesi che avevano adottato due sistemi diversi di implementazione della strategia T2T.

Disegno dello studio e risultati principali
I ricercatori hanno attinto ai dati delle coorti di pazienti CENTRA (Collaboratively intENsive Treat-to-target in RA) e TARRA (Treat-to-TARget in RA) cohorts.

TARRA, uno studio osservazionale longitudinale, si è focalizzato su un controllo casuale della strategia T2T, mentre i pazienti di CENTRA, una coorte prospettica, hanno seguito un approccio alla implementazione della strategia T2T basato su un controllo stretto e sulla collaborazione attiva dei pazienti.

Per rendere possibili i confronti, tra le due coorti in studio, i ricercatori hanno incrociato i dati dei pazienti della coorte CENTRA (T2T stretto) con quelli della coorte TARRA (T2T casuale) secondo un rapporto 1:3 (NdR: come è noto la tecnica del propensity score matching viene ormai sempre più utilizzata per omogenizzare, negli studi osservazionali, le caratteristiche dei pazienti di due gruppi di pazienti messi a confronto).
L’outcome primario dello studio era dato dall’indice SDAI di attività di malattia ad un anno.

I pazienti di entrambe le coorti avevano all’attivo almeno 3 visite di follow-up e un tempo minimo di follow-up di un anno.

Dopo la verifica del soddisfacimento dei criteri di inclusione, 102 pazienti della coorte CENTRA (reclutati tra il 2015 e il 2019) e 271 della coorte TARRA (reclutati tra il 2009 e il 2015) sono stati inclusi nell’analisi.
I dati demografici (età, sesso), il decorso di malattia e la sieropositività al fattore reumatoide e agli ACPA erano simili in entrambi i gruppi.

Passando alla terapia, mentre MTX era utilizzato più spesso sia nelle coorti TARRA che CENTRA (81,2% vs. 85,3%, rispettivamente), una percentuale più elevata di pazienti era stata sottoposta a trattamento con glucocorticoidi nella coorte TARRA (49,1% vs. 24,5%, rispettivamente).

I pazienti della coorte CENTRA hanno mostrato punteggi SDAI di attività di malattia significativamente più bassi rispetto a quelli della coorte di pazienti TARRA (2,1 vs. 3,4; p<0,001).
Il dato è stato confermato ad un anno di follow-up in un modello statistico ad hoc.

I pazienti del gruppo CENTRA mostravano un miglior indice CDAI e un miglior punteggio DAS-28 a 3, 6 e a 24 mesi rispetto a quelli del gruppo TARRA.

Un numero maggiore di pazienti del gruppo CENTRA, inoltre, ha raggiunto la remissione di malattia rispetto al gruppo TARRA (72 [70,6%] vs 134 [49,4%]; p < 0,001).

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno notato che il periodo di reclutamento variava in entrambi gli studi – ciò ha probabilmente limitato la portata dei risultati ottenuti, dato che l’evoluzione della malattia potrebbe essere stata influenzata dai nuovi farmaci resisi disponibili, in aggiunta ad altri fattori.

Lo studio, inoltre, non aveva incluso i dati relativi ai questionari sulla valutazione radiografica di malattia e lo stato di salute, dato che i ricercatori avevano analizzato l’attività di malattia e il raggiungimento del target, che è associato ad un minor danno articolare, alla disabilità e alla remissione funzionale.

Ciò detto, lo studio ha dimostrato chiaramente come implementazioni differenti della strategia T2T abbiano un’influenza sull’attività di malattia nei pazienti con AR, scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro.
I pazienti con AR, pertanto, potrebbero trarre maggior beneficio da un approccio più aggressivo nell’applicazione di questa strategia, caratterizzato da controlli periodici frequenti e da programmi di sensibilizzazione dei pazienti alla gestione della patologia rispetto alla sola strategia T2T.

“Per quanto la strategia T2T sia ormai entrata a pieno titolo nella gestione standard dei pazienti con AR – concludono i ricercatori – sono ancora necessarie delle migliorie da adottare per una sua più efficace applicazione. Il nostro studio, che ha coinvolto due coorti di pazienti con AR e livelli diversi di applicazione della strategia T2T suffraga un controllo più stretto degli obiettivi da raggiungere con la strategia T2T, assicurando migliori benefici ai pazienti trattati”.

Bibliografia
Huang H et al. Towards a Better Implementation of Treat-to-Target Strategy in Rheumatoid Arthritis: A Comparison of Two Real-World Cohorts [published online ahead of print, 2022 Mar 28]. Rheumatol Ther. 2022;1-11. doi:10.1007/s40744-022-00441-0
Leggi

Exit mobile version