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Emocromatosi: cos’è e quali sono gli effetti

Metabolismo del ferro: cos’è e quali sono gli effetti dell’emocromatosi, una malattia ereditaria che può essere generata anche da anemia falciforme e talassemia

Biochemistry blood tests

Metabolismo del ferro: cos’è e quali sono gli effetti dell’emocromatosi, una malattia ereditaria che può essere generata anche da anemia falciforme e talassemia

È considerata una malattia ereditaria provocata da un difetto nel meccanismo di regolazione del metabolismo del ferro. Si tratta dell’emocromatosi, una patologia che, se non diagnosticata in tempo, può generare una serie di danni a diversi organi come fegato, pancreas e cuore.

Ne esistono quattro forme:

Le cause sono molteplici e molte di queste vanno individuate in anemia falciforme e talassemia (per via delle ripetute trasfusioni che devono effettuare i pazienti che ne sono affetti) ed epatopatia alcolica. Le sofferenze maggiori si riscontrano a livello epatico, con una maggiore predisposizione a sviluppare malattie come cirrosi, fibrosi e tumori rispetto al resto della popolazione. Eccezion fatta per quella di tipo 2, l’emocromatosi inizia a manifestarsi dopo i 40-50 anni, con il ferro che agisce gradualmente e progressivamente in modo tossico: proprio per questo motivo non genera sintomi, se non quando è già nello stadio avanzato con conseguenze gravi per gli organi. Colorito della pelle tendente al bronzeo, spossatezza e dolori articolari sono tra gli effetti più diffusi: altre conseguenze possono essere fastidi addominali, diabete e aumento delle dimensioni del fegato. Azioni utili a prevenirla non ce ne sono, l’unico modo è cercare di seguire comportamenti corretti che ne rendano più difficile l’insorgenza.

Esami del sanguetest genetici e biopsia epatica sono le procedure più diffuse per giungere alla diagnosi. Una volta individuato il problema, la terapia è volta alla rimozione del ferro in eccesso prima che possa generare danni irreversibili all’organismo. Il trattamento principale consiste nella flebotomia, ossia un prelievo di sangue che ogni 500 ml consente di eliminare 250 mg di ferro. Chi soffre di emocromatosi deve cercare di seguire anche un’alimentazione che preveda un consumo ridotto di alimenti ricchi di ferroe l’astensione dall’alcol, dando spazio a cibi integrali e verdure che diminuiscano l’assorbimento di ferro nell’intestino.

FONTE: AVIS

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