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Asma: nuovo studio sugli eosinofili ematici

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Asma: la variabilità nella conta degli eosinofili ematici consente una migliore identificazione dei pazienti a rischio di ospedalizzazione

Nei pazienti asmatici, la variabilità nella conta degli eosinofili ematici consente una migliore identificazione dei pazienti a rischio di ospedalizzazione rispetto ai valori assoluti della conta eosinofilica, attualmente utilizzare per ottimizzare alcuni trattamenti specifici per l’asma. Queste le conclusioni di uno studio iberico di recente pubblicazione su Annals of the American Thoracic Society.

Razionale e disegno dello studio
“Nonostante l’esistenza di una relazione documentata tra la condizione asmatica e il numero di eosinofili, non esistono ad oggi chiare evidenze di una distribuzione del numero di queste cellule un una coorte di pazienti con asma non grave e nella popolazione generale nella pratica clinica – scrivono i ricercatori nell’introduzione allo studio -. Al contempo, non esistono evidenze relative all’esistenza di valori di cut off degli eosinofili per predire gli outcome clinici o la loro variabilità nel tempo”.

Di qui il nuovo studio, che si è proposto di studiare il comportamento degli eosinofili ematici in una popolazione di pazienti asmatici, mettendo a confronto la loro distribuzione con quella della popolazione generale e studiando la loro variabilità intraindividuale nel tempo in relazione agli episodi di ospedalizzazione (visite in Medicina d’Urgenza e ricovero ospedaliero) nella pratica clinica.

A tal scopo, i ricercatori hanno valutato la distribuzione e la variabilità di 35.703 determinazioni del numero di eosinofili nel sangue di 10.059 pazienti asmatici (età media= 51,2 anni; 31,7% uomini) appartenenti ad una coorte di pazienti iberica (the Majorca Real-Life Investigations in COPD ans Asthma cohort).

La distribuzione degli eosinofili ematici nei pazienti asmatici è stata messa successivamente a confronto con quella relativa a 8.557 individui non asmatici aventi la funzione di “controlli” (età media= 51,5 anni; 41,9% uomini).

Risultati principali
Tra i pazienti asmatici, la conta media di eosinofili nel sangue era pari a 300,8 cellule/µl mentre la mediana della conta di eosinofili era pari a 251 cellule/µL.

Passando ai risultati, i ricercatori hanno riportato conte di eosinofli ematici più elevata e una maggiore variabilità del loro numero tra i pazienti asmatici rispetto ai controlli (251 cellule/µl vs. 190 cellule/µl; P < 0,001).
L’appartenenza al sesso maschile, un’età meno avanzata e il riscontro di comorbilità di tipo 2 sono risultati associati ad una conta più elevata di eosinofili ematici nei pazienti asmatici.

Inoltre, i ricercatori hanno riferito una migliore associazione con gli episodi di ricovero ospedaliero e la variabilità del numero di eosinofili rispetto alle conte assolute di queste cellule.

The Eosinophil Variability Index era definito come la proporzione del range al massimo valore numerico di eosinofili moltiplicato per il 100% di tutte le misure di queste cellule, ottenute per ogni singolo paziente e per la popolazione complessiva.

Un valore di questo indice pari o superiore al 50% è risultato essere un miglior predittore di qualsiasi episodio di ospedalizzazione per asma rispetto alle conte assolute di eosinofili nel sangue (adjusted OR = 2,58; IC95%= 2,23-2,97).

A questo punto, i ricercatori hanno validato le loro scoperte su una coorte esterna, confermando le osservazioni precedenti.

Riassumendo
In conclusione, “…The Eosinophil Variability Index potrebbe rappresentare uno strumento pragmatico di facile utilizzo per identificare al meglio i pazienti a rischio elevato di sviluppo di asma non controllato e che, nel futuro, potrebbero essere candidati a trattamenti specifici per la loro condizione asmatica – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro”. “A questo punto – aggiungono – saranno necessari studi prospettici per validare la predittività di questo strumento”.

Bibliografia
Toledo-Pons N et al. Impact of Blood Eosinophil Variability in Asthma: A Real-Life Population Study. Ann Am Thorac Soc. 2022;doi:10.1513/AnnalsATS.202103-409OC.
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