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Rai Storia ricorda Francesca Morvillo

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Per il trentennale della strage di Capaci, Rai Storia in prima serata ricorda Francesca Morvillo, magistrato e moglie del giudice Giovanni Falcone

La storia, rimasta nell’ombra in questi anni, di una delle prime donne che scelsero la carriera in magistratura, proprio dopo l’apertura della carriera al femminile nel 1964. Una donna il cui nome è indelebilmente impresso nella storia e nella memoria del nostro Paese: Francesca Morvillo, magistrato e moglie del giudice Giovanni Falcone. In occasione del trentennale della strage di Capaci, in cui perse la vita insieme al marito e agli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, Rai Cultura le dedica lo Speciale “Francesca Morvillo, donna di legge”, in onda in prima visione lunedì 23 maggio alle 21.10 su Rai Storia.

L’attività di Francesca Morvillo viene analizzata dalla storica Giovanna Fiume e dalla giurista Paola Maggio ed è arricchita dalle testimonianze dai magistrati Francesco Messineo e Toti Salvago, suoi compagni di studio e colleghi. A raccontare gli anni di attività alla Procura del Tribunale per i minori è una delle prime magistrate siciliane, Marisa Ambrosini, giudice e amica di Francesca Morvillo. Ricordi che tratteggiano il ritratto di una donna volitiva, instancabile lavoratrice, saggia e riservata che ha scelto di condividere con Falcone la vita blindata, la complicata quotidianità, ma anche le questioni giuridiche che erano alla base del lavoro incessante del pool antimafia.

Di questo sono testimoni Giuseppe Ayala, Pietro Grasso e la sorella del giudice, Maria Falcone. In controluce si snoda la storia di una città vessata dalla mafia: Palermo, in cui tutti hanno tratto profitti dal malaffare e in cui è stato difficile innescare un cambiamento, come raccontano il sindaco Leo Luca Orlando e la giornalista Bianca Stancanelli. Oggi Palermo sembra riscoprire Francesca Morvillo: al balcone del liceo Vittorio Emanuele, il liceo che lei ha frequentato, compare un lenzuolo col suo nome, le è stata intitolata una biblioteca universitaria e la sua tesi di laurea sta per essere pubblicata e potrà essere consultata dagli studenti che scelgono di dedicarsi alla legge e alla cultura della legalità.

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