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POLI.design e Fondazione Italia Cina uniscono le forze

fondazione italia cina

POLI.design e Fondazione Italia Cina: al via un accordo strategico che permetterà di promuovere la cultura del design italiano in Cina con programmi di formazione

Fondazione Italia Cina e POLI.designla Società Consortile del Politecnico di Milano che insieme alla Scuola del Design e al Dipartimento di Design, forma il Sistema Design del Politecnico, un aggregato di risorse, competenze, strutture e laboratori, tra i più importanti al mondo, uniscono le forze per far crescere il design, e la sua diffusione, tra Italia e Cina.  L’accordo di collaborazione siglato oggi dal Professor Matteo O. Ingaramo, Amministratore Delegato POLI.design, e dal Cav. Lav. Mario Boselli, Presidente Fondazione Italia Cina, ha l’obiettivo di favorire e creare percorsi formativi per studenti, professionisti e aziende oltre che di costruire un sistema di relazioni culturali e commerciali tra i due paesi.

La cooperazione riguarderà i settori dell’Orange Economy, della sostenibilità e del design attraverso la produzione di beni e servizi di nuova generazione, con un occhio di riguardo a progettazione ed estetica come tematiche salienti dell’espansione ed evoluzione di settori manifatturieri, servizi e terzo settore. Strumenti essenziali dell’intesa saranno i programmi educativi, le iniziative di formazione rivolte a studenti e aziende, oltre che gli eventi culturali. Insieme Fondazione Italia Cina e POLI.design predisporranno, promuoveranno ed erogheranno percorsi formativi congiunti su tematiche e settori specifici e collaboreranno alla realizzazione di una partnership in Cina per la reciproca promozione delle attività di recruiting e di didattica rivolte agli studenti cinesi in Italia e ai contingenti di studenti indirizzati all’alta formazione italiana, nello specifico ambito del design.

Quello con la Fondazione Italia Cina è il quindicesimo accordo che si aggiunge a quelli siglati con importanti istituzioni come: la Beijing Normal University School of Future Design, il China Industrial Design Association (CIDA), l’Hebei Industrial Design Innovation Center (HIDC), il Shandong Fashion Design Association , il Shenzhen Industrial Design Profession Association (SIDA), la SIVA DeTao School of Design, il Xiong An Future Industrial Design Institute, il Yaok Training (ente formazione di premium design), il Hainan Design Week, XXY Innovation (ente formazione di service design), la Newton Business School (ente formazione di moda e brand communication), la Guangzhou Design Week, il User eXperience Professional Association (UXPA) China, e l’ Ipsos User Experience Institute. Accordi che hanno permesso di favorire la formazione di designer attraverso corsi on demand e master di specializzazionepromuovere concorsieventistudy tour a Milano.

Sul fronte design, la Fondazione negli anni è stata molto attiva grazie al lavoro portato avanti dalla sua Scuola di Formazione Permanente e a quello dei Soci esperti del settore. In particolare, la Scuola per diversi anni ha formato numerose aziende iscritte al Club Made in Italy di FederlegnoArredo e ha contribuito attivamente alla loro preparazione e al potenziamento dell’offerta rivolta alla clientela cinese presente al Salone del Mobile di Milano e di Shanghai. Tra le centinaia di aziende formate in 13 anni di attività, la Scuola vanta la collaborazione con numerose realtà attinenti al campo del design, della moda, del furniture, oltre a studi di architettura di primo piano. Ha contribuito scientificamente alla realizzazione di numeri monografici dedicati alla Cina di importanti testate di settore ed è stata partner di eventi focalizzati sulla promozione del design Made in Italy, come il Salone stesso e il FIMI – Forum per l’Internazionalizzazione del Made in Italy, realizzato in collaborazione con Messe Frankfurt Italia e Hearst.

La collaborazione tra POLI.design e la Fondazione Italia Cina arriva anche in un momento in cui il design italiano in Cina gode di buona salute come confermano i numeri. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi della Fondazione Italia Cina, l’export italiano di prodotti di design in Cina nel 2021 ha mostrato rassicuranti segnali di ripresa dopo i momenti critici affrontati nel 2020. Le variazioni percentuali rispetto al periodo pre-pandemia hanno registrato numeri in salita in quasi tutti gli ambiti: protagonista assoluto nel 2021 è stato il settore della gioielleria, che ha segnato una crescita record del 207% rispetto allo stesso periodo del 2019. Buoni numeri anche per gli articoli di abbigliamento e per le calzature, che vantano nel 2021 rispettivamente un +46,70% e un +34,23%. Crescono anche i prodotti in vetro (+5,58%) e quelli in porcellana e ceramica (+21,10%) così come le apparecchiature per illuminazione (+15,82%).  Mostrano segnali di crescita anche i settori relativi ai mobili per uffici e negozi (+10,34%), mobili per arredo domestico (+9,84%), sedie e sedili (+43,30%), poltrone e divani (33,75%). In leggera frenata invece i settori dei mobili per cucina (-13,68%), parti e accessori di mobili (-16,42%) e altri mobili, come quelli per arredo esterno (-5,72%).

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