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Agonisti del recettore GLP-1 rischiosi per la cistifellea

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L’uso di farmaci agonisti del recettore del GLP-1 è risultato collegato a rischio, seppure basso, di malattie della cistifellea e delle vie biliari

L’impiego dei farmaci agonisti del recettore del GLP-1 è risultato collegato a malattie della cistifellea e delle vie biliari, anche se l’aumento del rischio assoluto complessivo era piuttosto piccolo. I rischi erano diversi a seconda dell’uso nel diabete o nella perdita di peso, che prevedono dosaggi differenti. È quanto emerge da una revisione sistematica e metanalisi pubblicata sulla rivista JAMA Internal Medicine.

L’analisi di 76 studi clinici randomizzati ha evidenziato che l’uso di questi farmaci era collegato a un rischio più elevato di malattie della cistifellea o delle vie biliari (RR 1,37) e precisamente:

Anche se questo rischio era significativo, l’aumento del rischio assoluto complessivo era piuttosto piccolo hanno fatto presente gli autori, con solo 27 casi aggiuntivi ogni 10mila persone trattate ogni anno. «Bisognerebbe valutare questo aumento assoluto del rischio rispetto ai benefici del trattamento» hanno scritto l’autore senior Huabing Zhang e colleghi della Chinese Academy of Medical Sciences e del Peking Union Medical College di Pechino.

L’entità del rischio sembrava anche variare ampiamente in relazione al fatto che il GLP-1 agonista utilizzato nello studio fosse mirato alla perdita di peso piuttosto che al diabete di tipo 2. Ad esempio, nei 63 studi in cui il farmaco è stato utilizzato principalmente per il diabete di tipo 2 o altre malattie, c’era un rischio maggiore del 27% per malattie della cistifellea o delle vie biliari (RR 1,27). Invece nei 13 studi che stavano valutando la perdita di peso, in cui il dosaggio è tipicamente più alto, il rischio era più che raddoppiato (RR 2,29).

Approfondendo ulteriormente questo aspetto, i ricercatori hanno confermato che l’uso di GLP-1 agonisti era associato a maggiori rischi di malattie della cistifellea o delle vie biliari con le dosi più elevate (RR 1,56) ma non quelle inferiori (RR 0,99).

Anche la durata della terapia sembrava avere un ruolo, poiché i pazienti in trattamento per periodi di tempo più lunghi, oltre le 26 settimane, avevano un rischio maggiore del 40% di malattie della cistifellea o delle vie biliari (RR 1,40).

«L’uso di questi agenti può essere associato a un rischio più elevato di malattie della cistifellea o delle vie biliari perché il GLP-1 inibisce la motilità della cistifellea e ne ritarda lo svuotamento sopprimendo la secrezione di colecistochinina» hanno suggerito gli autori. «Inoltre una marcata perdita di peso, che si verifica in alcuni pazienti che utilizzano GLP-1 agonisti, è stata associata a un alto rischio di disturbi della cistifellea».

«Il segnale di un rischio più elevato negli studi sulla perdita di peso può essere attribuibile al maggior calo ponderale raggiunto in quei trial e/o alle dosi più elevate di GLP-1 agosti utilizzate per la perdita di peso» hanno affermato in un commento di accompagnamento Shanzay Haider e Kasia Lipska della Yale School of Medicine di New Haven, specificando come non sia ancora chiaro esattamente quali pazienti siano più a rischio di queste complicanze.

Hanno aggiunto che, mentre una lenta titolazione di questi agenti può aiutare a mitigare altri spiacevoli effetti collaterali come la nausea, bisognerebbe testare se questa strategia può ridurre il rischio di malattia della cistifellea o delle vie biliari. «In definitiva la decisione di iniziare, continuare o modificare la dose di un GLP-1 agonista dovrebbe essere raggiunta attraverso una discussione collaborativa e personalizzata tra medico e paziente» hanno raccomandato.

La metanalisi non ha rilevato un aumento del rischio di cancro biliare con l’uso di GLP-1 agonisti.

Bibliografia

Liyun He L et al. Association of Glucagon-Like Peptide-1 Receptor Agonist Use With Risk of Gallbladder and Biliary Diseases: A Systematic Review and Meta-analysis of Randomized Clinical Trials. JAMA Intern Med. 2022 Mar 28. 
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Haider S, Lipska KJ. Glucagon-Like Peptide-1 Receptor Agonists-How Safe Are They? JAMA Intern Med. 2022 Mar 28. 
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