Site icon Corriere Nazionale

Dermatite atopica: buoni risultati con eblasakimab

orismilast lebrikizumab

Dermatite atopica: secondo nuovi studi l’anticorpo monoclonale sperimentale eblasakimab ha ridotto l’attività della malattia fino al 60% entro 8 settimane

Nei pazienti affetti da dermatite atopica, l’anticorpo monoclonale sperimentale eblasakimab ha ridotto l’attività della malattia fino al 60% entro 8 settimane, secondo i dati di uno studio di dose ranging presentato al congresso dell’American Academy of Dermatology (AAD) 2022.

«La dermatite atopica rimane una malattia cronica con un significativo bisogno insoddisfatto e, nonostante i progressi negli standard di cura, molti pazienti non rispondono in modo ottimale. È una malattia eterogenea e quindi permane la necessità di nuove terapie differenziate» ha affermato ha riferito il primo autore dello studio Andrew Blauvelt, dell’Oregon Medical Research Center di Portland. «I miglioramenti statisticamente significativi dimostrati da eblasakimab rispetto al placebo in una serie di endpoint nello studio MAD di fase Ib indicano che questo nuovo meccanismo d’azione merita ulteriori valutazioni».

Eblasakimab è un anticorpo monoclonale con un nuovo meccanismo d’azione. Il farmaco inibisce selettivamente il recettore α1 dell’interleuchina (IL)-13 e blocca la segnalazione delle citochine IL-4 e IL-13 attraverso il recettore di tipo 2. Il targeting selettivo del recettore di tipo 2 dà la possibilità di evitare effetti indesiderati, ha sostenuto Blauvelt. Sia la IL-4 che la IL-13 hanno ruoli chiave nella patogenesi della dermatite atopica e di altre malattie allergiche.

Uno studio di valutazione della dose
Lo studio MAD (multiple-ascending-dose) randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo ha valutato tre dosi (200 mg, 400 mg e 600 mg) di eblasakimab somministrate settimanalmente tramite iniezione sottocutanea, con circa otto pazienti in ciascuna coorte. Sulla base di una revisione dei dati di sicurezza in cieco, è stata selezionata la dose più alta per la coorte di estensione, che ha reclutato 27 pazienti aggiuntivi.

Il farmaco è stato somministrato settimanalmente per otto settimane. L’endpoint primario era la sicurezza e la tollerabilità. Gli endpoint secondari includevano l’efficacia a otto settimane misurata dal miglioramento del punteggio EASI (Eczema Area and Severity Index), EASI-50, EASI-75, Investigators Global Assessment (IGA), Peak Pruritis Numerical Rating Scale (P-NRS) e Patient-Oriented Eczema Measure (POEM).

Risultati chiave dopo 8 settimane
Eblasakimab ha dimostrato un miglioramento dose-dipendente nella variazione percentuale media dell’EASI alla settimana 8. La dose da 600 mg ha comportato una riduzione media dell’EASI del 61%, la dose da 400 mg una riduzione del 63% e i 200 mg una riduzione del 50%, rispetto al 32% con il placebo.

La percentuale di pazienti che hanno raggiunto l’EASI-75 è risultata simile con tutti i dosaggi: 50% con 600 mg, 57% con 400 mg e 50% con 200 mg, vs 13% con il placebo.
Con eblasakimab 600 mg sono stati osservati miglioramenti significativi nella variazione media dal basale nell’EASI rispetto al placebo alla settimana 8 (-61% contro -32%, p=0,0232). Le altre dosi non sono state testate per la significatività.

Ulteriori endpoint secondari hanno mostrato miglioramenti significativi rispetto al placebo, inclusa la percentuale di pazienti che hanno raggiunto EASI-50 (77% contro 38%, p=0,016), EASI-75 (50% contro 13%, p=0,018) e una riduzione media dal basale della P-NRS (37% contro 16%, p=0,032).

Nella coorte 600 mg il trattamento ha indotto una riduzione significativa del punteggio EASI dei pazienti rispetto al basale e della P-NRS dopo una sola dose. Alla settimana 8 hanno continuato a essere osservati miglioramenti in EASI e P-NRS, suggerendo la possibilità di ulteriori miglioramenti con il proseguimento della terapia, in linea con i risultati di altri studi di 16 settimane sulla dermatite atopica con farmaci mirati agli stessi target molecolari.

La proporzione di pazienti con eventi avversi ed eventi avversi correlati al trattamento era simile tra i bracci di trattamento e placebo. Non si sono verificati effetti collaterali correlati al trattamento nel braccio attivo che hanno portato all’interruzione della terapia. «Questo studio proof-of-concept iniziale ha dimostrato una buona efficacia e ha portato allo studio di dose-ranging di fase IIb attualmente in corso» ha affermato. «L’’inibizione parziale della segnalazione della IL-4 può contribuire sia all’efficacia che a un profilo di sicurezza potenzialmente favorevoli» ha commentato Blauvelt.

Bibliografia

Blauvelt A et al. Eblasakimab, a human IL-13Rα1 monoclonal antibody, in adult patients with moderate-to-severe atopic dermatitis: A randomized, double-blinded, placebo-controlled, proof-of-concept study. AAD 2022.

Exit mobile version