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Sicurezza macchine per imballaggio: arriva una guida Inail

Inail Lazio

Macchine per imballaggio, una guida Inail spiega come accertarne la sicurezza. Il testo presenta schede dettagliate sulle non conformità rilevate

Confezionatrici di alimenti sottovuoto, macchine per imballaggio cavi, incartatrici di cioccolatini, retinatrici automatiche di cestini con prodotti ortofrutticoli, tappatrici semiautomatiche, macchine per fasciatura di bottiglie cilindriche o per il riempimento di cartoni.  Si tratta di macchine, molto utilizzate a livello industriale, che afferiscono al comitato tecnico normativo – TC 146 macchine per imballaggio. Per evidenziare le carenze di tipo costruttivo e contribuire alla diffusione delle informazioni disponibili, offrendo un aiuto prezioso per accrescere il livello di sicurezza negli ambienti di lavoro, l’Inail prosegue nella condivisione delle conoscenze maturate su questi prodotti nell’ambito delle attività di accertamento tecnico. Come per le indagini precedenti, i risultati di questa ricerca sulle macchine per imballaggio sono raccolti ora in una pubblicazione, curata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) e disponibile sul portale istituzionale.

Dall’Inail pareri tecnici sulla conformità delle macchine imballatrici. Come scrive nella premessa il direttore del Dipartimento, Carlo De Petris, “l’Inail è stato individuato dal legislatore come organo tecnico delle autorità preposte alla sorveglianza dei prodotti immessi sul mercato ai sensi della direttiva macchine; in tale contesto l’Istituto predispone pareri tecnici anche sulla conformità delle macchine per imballaggio, verificando il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza individuati come carenti in fase di avvio dell’iter di sorveglianza”.

Le non conformità rilevate e le soluzioni adottabili. Partendo quindi dal patrimonio informativo raccolto e dalle competenze sviluppate, il documento raccoglie schede tecniche su questa tipologia di macchine, approfondendo anche la normativa di riferimento, ove disponibile. Di ciascun prodotto trattato vengono descritte le non conformità più significative riscontrate, illustrando le soluzioni costruttive ritenute accettabili.

A chi si rivolge la guida. Indirizzato a fabbricanti e distributori di macchine imballatrici, il documento, evidenziando specifiche criticità delle macchine per imballaggio, può supportare anche gli organi di vigilanza territoriale, offrendo spunti rilevanti nell’indirizzo di questa attività o nel corso di inchieste a seguito di eventi infortunistici. Il lavoro inoltre può essere uno strumento di ausilio anche per i datori di lavoro, presentando le carenze e le problematiche più ricorrenti e fornendo indicazioni utili nella scelta delle attrezzature prima di metterle a disposizione dei lavoratori.

Capitoli specifici su sorveglianza di mercato e norme armonizzate. Anche in questa pubblicazione, il testo si sofferma preliminarmente sul flusso della sorveglianza di mercato, vale a dire l’attività con cui le autorità degli Stati membri dell’Unione europea verificano la conformità dei prodotti disciplinati dalla direttiva macchine e l’adozione delle misure necessarie all’adeguamento per i prodotti non conformi. Il documento sottolinea inoltre l’utilità delle norme armonizzate, quale strumento di supporto da un lato per i fabbricanti, nella fase di progettazione e valutazione dei rischi, dall’altro per le figure preposte al controllo della conformità dei prodotti. Mentre la direttiva prescrive i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute obbligatori per le macchine, le norme armonizzate suggeriscono le soluzioni tecniche con le quali questi requisiti possono essere soddisfatti, definendo lo stato dell’arte di riferimento per la specifica tipologia di prodotto trattata.

Una scheda tecnica per ogni macchina descritta. Successivamente, vengono proposte le singole schede, ciascuna relativa a una tipologia di macchina diversa. Ogni scheda si compone di una prima parte descrittiva, in cui viene illustrata la tipologia di prodotto, riportando la denominazione specificata dal fabbricante nella dichiarazione CE di conformità, oltre a una breve sintesi su destinazione d’uso e modalità di utilizzo; una parte, eventuale, dedicata alle norme tecniche armonizzate di riferimento; una sezione finale, denominata “accertamento tecnico”, articolata in due sottosezioni. Nella prima vengono segnalate le presunte non conformità, con la descrizione delle situazioni di pericolo ravvisate, mentre nell’altra sono rappresentati i pareri tecnici definiti – limitatamente alle carenze segnalate – in sede di accertamento da parte dell’Inail sulla base della documentazione fornita dai fabbricanti, dei pareri già espressi dall’autorità di sorveglianza del mercato, delle posizioni assunte nei consessi comunitari, nonché dello stato dell’arte di riferimento.

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