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Autismo: il progetto “Gemma” sul microbiota intestinale

Bambina affetta da autismo si tiene le mani sul volto

Ricerca biomedica sull’autismo: il progetto “Gemma” indaga le cause genetiche ed ambientali che possono concorrere all’insorgenza

“Gemma”, un progetto europeo di ricerca biomedica sull’autismo con partner d’eccellenza in Italia, Europa e Stati Uniti, presenta il suo programma e i primi risultati, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’autismo.

L’autismo si manifesta in forme diverse nei bambini nei primissimi anni di età e permane per tutta la vita. Il progetto “Gemma” si prefigge di indagare, fin dall’esordio e con tecnologie avanzate, le cause genetiche ed ambientali che possono concorrere all’insorgenza dei diversi tipi di autismo e all’impennata di casi registrata negli ultimi decenni. Per questo motivo “Gemma” sta reclutando neonati/e che potrebbero sviluppare autismo in quanto hanno un/a fratello/sorella che ne è affetto/a. L’identificazione delle cause permetterà di effettuare diagnosi più specifiche e approntare terapie personalizzate.

Tra i risultati più recenti, la pubblicazione di uno studio sul microbiota intestinale pubblicato sulla rivista Nutrients, condotto sulle feci di un piccolo numero di bambini con autismo e di bambini neurotipici con lo scopo di capire l’interazione ospite-microbiota.

In occasione di questa giornata, “Gemma”, ha il piacere di presentare il suo programma e i primi risultati per iniziare un dialogo con associazioni, medici, operatori socio-sanitari e insegnanti coinvolti e impegnati nell’autismo. Lo scopo è creare quel rapporto di fiducia e collaborazione che permetterà di realizzare meglio e prima gli obiettivi di GEMMA e quindi di avere un impatto maggiore sulla diagnosi e sul trattamento degli autismi.

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