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Terremoto Firenze: il punto dell’INGV sullo sciame sismico

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Terremoto Firenze, Meletti (Ingv): “Superate le 200 scosse. È una zona sismica nota a livello storico, a Impruneta nel 1895 un sisma di magnitudo 5.5”

Alle 23.12 di ieri sera un sisma di magnitudo 3.7 ha scosso la Toscana, l’epicentro è stato rilevato a Impruneta, in provincia di Firenze, a una profondità di 8 chilometri. A seguire c’è stata un’altra scossa di magnitudo 2.3 nella stessa zona. Lo scorso 3 maggio l’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, aveva registrato due importanti scosse sopra la magnitudo 3 sempre con epicentro a Impruneta. Scosse che sembrano continuare visto che un evento sismico è stato registrato alle 4.39 di magnitudo 1.2, a 5 chilometri da Impruneta, e questa mattina alle 7.49 una di magnitudo 2. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province di Prato e Siena come spiega la Dire (www.dire.it).

Quella dell’Impruneta “è una zona sismica nota a livello storico. In quei paesi c’è stato nel 1895 un terremoto di magnitudo 5.5 con danni agli edifici” ci racconta Carlo Meletti, direttore della Sezione di Pisa dell’Ingv.

Il sindaco dell’Impruneta Alessio Calamandrei riporta la paura dei suoi concittadini “tanta paura, la gente è scesa in strada, ma al momento non abbiamo segnalazioni di danni a persone o a cose“.

Una paura che Meletti comprende: “In questo momento c’è una sequenza, abbiamo superate le 200 scosse a partire dal 3 maggio, con una sismicità abbastanza frequente e in alcuni casi anche scosse forte, quella da 3.7 magnitudo è la più alta insieme a quella del 3 maggio”.

È quindi chiaro che “dopo 10 giorni di scosse continue che ci sia ansia e preoccupazione- continua il direttore- è una situazione di stress per le persone che vivono sul territorio”. Anche se una scossa da 3.7 “non può causare danni agli edifici”. Per il futuro “non siamo in grado di prevedere quello che succederà- ricorda Meletti- però, avendo un record storico, si possono attivare delle verifiche sugli edifici”.

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