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In libreria arriva “La parola è un animale”

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Nei negozi fisici e online “La parola è un animale”. Un libro per i più piccoli svela le storie dei nomi degli animali

“La parola è un animale / con un’anima e una tana: / più tu cerchi di stanarla, / più ti sfugge, si allontana”, recita una delle filastrocche che compongono “La parola è un animale”. Le autrici – Irene Paganucci, dottoressa di ricerca in Sociologia e poetessa, e Arianna Papini, scrittrice, artista e arte terapeuta e premio Andersen 2018 come miglior illustratrice – prendono per mano i lettori e insieme a loro si mettono in cammino per vivere un viaggio stupefacente “dentro” le parole: con la poesia e con immagini accattivanti svelano le storie che ogni vocabolo ha in sé, il significato recondito, la magia, spiegando l’etimologia con semplicità. Se il mostro ha qualcosa da mostrare, il salmone corre all’indietro e la libellula “pesa” l’aria; l’uovo invece è una stanza, il bradipo ha il piede lento mentre l’armadillo indossa un’armatura come vestito: non è solo un albo illustrato ma soprattutto uno spassoso “bestiario etimologico” quello che Irene Paganucci e Arianna Papini costruiscono per i lettori più piccoli nel loro libro “La parola è un animale”, pubblicato da Edizioni Gruppo Abele.

Protagonisti sono gli animali (tutti sorridenti e umanizzati con gonne, t-shirt, cardigan e maglioni) e ovviamente il modo in cui li chiamiamo: il libro infatti racconta la storia antica delle parole e rende queste ultime un gioco, una scoperta, una fonte di meraviglia rivelandone i segreti nascosti.

Pensato per permettere ai bambini di imparare la realtà volando al tempo stesso con la fantasia, il volume, scritto in carattere ad alta leggibilità EasyReading Dyslexia-Friendly, è capace di stupire e divertire pagina dopo pagina. E l’uomo che posto ha in questa storia infinita e affascinante? Neanche a dirlo ce lo spiega l’origine del vocabolo: “umano” deriva dalla parola latina humus, “terra”, per questo ha il diritto di stare insieme a tutti gli esseri viventi. Accanto però, non sopra per prevaricarli. E le autrici alla fine non mancano di ricordarlo, ai piccoli così come ai grandi, ovviamente in poesia: “Ora è il turno dell’umano, / fa il padrone tra i mortali. / Ma dimentica che è terra, / animale tra animali.”

FONTE: ENPA

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