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Da Patti Smith a Lorde: i big della musica al Roma Summer Fest

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Da Patti Smith a Lorde, al Roma Summer Fest una line up internazionale. Svelati gli artisti protagonisti all’Auditorium Parco della Musica da giugno

Lorde, Brunori Sas, Mahmood, Pixies, Deep Purple, Patti Smith, Fiorella Mannoia, Elisa, Ben Harper e Paolo Nutini. Sono questi solo alcuni dei nomi che riempiranno di musica l’Auditorium Parco della Musica, per l’edizione 2022 di Roma Summer Fest. Un’estate internazionale per la kermesse, come l’ha definita l’Ad della Fondazione Musica per Roma Daniele Pitteri, che per la prima volta dopo due anni torna a piena capienza, con quasi 5mila sedute. In calendario da giugno a settembre una lunga serie di concerti per soddisfare i gusti di tutti. Si parte il 10 giugno con il trio berlinese formato da Gernot Bronsert, Sebastian Szary e Sascha Ring, in arte Moderat. Proprio alla Cavea dell’Auditorium, location principale dei live, la loro unica data italiana.

ROMA SUMMER FEST: TUTTI I CONCERTI

Si prosegue con Paolo Conte (12 e 13 giugno) e Massimo Ranieri (14 giugno). Alla Cavea anche una delle due date nel Bel Paese di Lorde. La star neozelandese, fresca di pubblicazione del progetto intitolato ‘Solar Power’, è attesa sul palco il 16 giugno. In lista, poi, Alt-J (17 giugno), Cat Power (20 giugno), Chet Faker (25 giugno), Pixies (27 giugno), Snarky Puppy (28 giugno), Skank Anansie (29 giugno) e Brunori Sas (30 giugno). Nella line up di Roma Summer Fest anche: Deep Purple (2 luglio), Kasabian (3 luglio) e Rufus Wainwright (4 luglio).

L’Auditorium farà da sfondo anche al concerto del vincitore di Sanremo 2022 e protagonista del prossimo Eurovision Mahmood, live il 7 luglio. Nel programma, inoltre, Fiorella Mannoia (8 luglio), Gregory Porter (10 luglio), Yann Tiersen (11 luglio), Bandabardò & Cisco (12 luglio), Herbie Hancock (13 luglio), Michael Kiwanuka (16 luglio), Simple Minds (17 luglio), The Smile ovvero Thom York, Jonny Greenwood dei Radiohead e Tom Skinner dei Sons of Kemet (18 luglio), Paolo Nutini (19 luglio) e Lp (22 luglio).

Il 27 luglio sarà il turno del Patti Smith Quartet. Una partecipazione speciale quella della cantautrice che 20 anni fa inaugurò la Sala Sinopoli dell’Auditorium. Oggi la sacerdotessa si dice emozionata di tornare nella location perché, come ha spiegato lei stessa, il suo “amore per l’Auditorium è indissolubile”. Con lei in scena il figlio Jackson alla chitarra, Tony Shanahan al basso e Seb Rochford alla batteria.

Tra i nomi di spicco Carmen Consoli, che suonerà per i suoi fan il 28 luglio. In cartellone ancora: Opi – Orchestra Popolare Italiana con Ambrogio Sparagna (1 agosto), Ara Malikian (2 agosto), Pink Floyd Legend (3 agosto) e Ben Harper & The Innocent Criminals con apertura dell’ex vincitrice di X Factor Casadilego (4 agosto). Chiudono Louis Tomlinson (30 agosto), Aurora (Sala Santa Cecilia, 8 settembre), Paul Weller (Sala Santa Cecilia, 11 settembre) ed Elisa (21, 23 e 24 settembre).

“È un calendario lungo e fitto, frutto di questi due anni di lavoro in cui non ci siamo mai fermati, neanche quando le sale erano chiuse”, spiega orgoglioso l’Ad Pitteri, che sottolinea l’impegno della Fondazione Musica per Roma, produttrice del Summer Fest: “Lo scorso anno abbiamo fatto circa 350 eventi, un numero rilevante nonostante sia lontano dai 900 pre pandemia”.

Tra un concerto e l’altro spazio anche ad alcuni ‘fuori programma’: Circoloco (4 e 5 giugno), Future Hits Live di Radio Zeta (9 giugno), Rocco Hunt (18 giugno), Jimmy Sax (6 luglio), Drusilla For (25 luglio) ed Edoardo Leo (26 luglio). Tutti gli eventi sono pensati per essere sostenibili. Musica per Roma aderisce, infatti, ad ActNow, la campagna internazionale delle Nazioni Unite che invita tutti ad azioni individuali per combattere il cambiamento climatico con suggerimenti e consigli forniti tramite una speciale chat che è possibile trovare nell’app AWorld. Tra le iniziative della Fondazione, non solo musica, la collaborazione con alcuni centri di cultura e spettacolo in tutta Europa per lo scambio di produzioni originali e la promozione delle attività sui rispettivi territori. Tra i primi Palacio Euskalduna di Bilbao (Spagna), il Kursaal di San Sebastian (Spagna), Le Rocher de Palmer di Bordeaux (Francia) e il Centro Cultural De Belem di Lisbona (Portogallo).

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