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Peste suina: nel Lazio piano speciale per i cassonetti dei rifiuti

peste suina africana

Peste suina africana nel Lazio: la municipalizzata Ama mappa i cassonetti più a rischio a Roma, ecco tutte le ipotesi allo studio

Perimetrare più rapidamente possibile la zona rossa per evitare l’espansione del contagio della peste suina dei cinghiali e in circa tre settimane mettere in sicurezza i cassonetti più a rischio. È questa la decisione presa al tavolo di Roma Capitale con i dipartimenti Rifiuti del Campidoglio, Regione Lazio, Ama, la Polizia Locale, e i referenti dei Municipi (del I, XIII, XIV e XV), dove si è parlato del piano da avviare dopo l’ordinanza regionale per l’emergenza sulla peste suina.

In base alle competenze il Comune di Roma dovrà occuparsi della cartellonistica e materiale informativo sul contagio e sulla eventuale raccolta porta a porta. Poi il problema dei rifiuti: in base alla mappatura, richiesta dal Comune, Ama ha individuato circa 700 cassonetti, di cui circa trecento da attenzionare particolarmente, proprio perché vicini ai corridoi di passaggio. Esclusa per il momento la decisione di procedere con gli abbattimenti, prima dei quali si vuole osservare l’efficacia delle prime misure di contenimento.

“C’è stata una riunione col Dipartimento Ambiente, il Dipartimento Rifiuti, i municipi, Ama, Polizia locale e Protezione Civile per mettere in campo tutte le iniziative che ci competono anche rispetto all’ordinanza della Regione Lazio. In primis la comunicazione, l’informazione e i divieti alla cittadinanza, per cui sono stati elaborati i cartelli che verranno posizionati su tutte le parti verdi. E all’interno dei municipi che sono direttamente interessati abbiamo visto la mappatura di Ama sulle postazioni dei cassonetti che devono essere o recintate, o rimosse o diventare isole ecologiche con un presidio. Sono circa 500 postazioni, di cui 300 devono essere attenzionate perché sono quelle in cui c’è stato nel tempo un avvicinamento dei cinghiali”, ha detto l’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, intervistata dall’agenzia Dire a margine di un evento per la visibilità della fibromialgia al Parco Virgiliano di Roma.

Da oggi Ama, con i municipi coinvolti, avvierà quindi una serie di sopralluoghi per individuare i cassonetti più vicini ai varchi a rischio. Per le postazione più emergenziali si prevedono tre opzioni: lo spostamento dei cassonetti dalla strada, dentro le aree condominialila sostituzione di quelli in plastica con quelli di metallo, più difficili da rovesciare. Un’altra possibilità potrebbe essere quella delle piazzole mobili, con camion, operatori Ama, con una fascia oraria determinata. Le strade più a rischio sarebbero via dell’Acqua traversa e via Italo Panattoni, nel Municipio XV, mentre nel Municipio XIV via del Fontanile nuovo.

Il Comune, spiega la Dire (www.dire.it), ha poi dato la disponibilità, con la polizia di Roma Capitale, di procedere a delle ricognizioni delle aree, per individuare le eventuali carcasse o animali morenti.

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