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Meloni apre la convention di Fratelli d’Italia: “Nuovo Risorgimento”

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Al via la convention di Fratelli d’Italia, la leader Giorgia Meloni: “Trasformiamo un’epoca infame nel nuovo Risorgimento”. Al MiCo Center tre giorni di conferenza programmatica del partito

“Libertà, indipendenza e crescita: sono queste le tre parole d’ordine che abbiamo scelto”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento durante la conferenza programmatica del partito. Al Milano convention center si svolge la tre giorni di FdI, in cui interverranno esponenti del partito, imprenditori, economisti e anche “ospiti” come il sindaco Beppe Sala, presente nel giorno di apertura della convention. E attacca chi ritiene non abbastanza preparata la classe dirigente del suo partito: “Con Speranza alla Salute e Di Maio agli Esteri, il problema è il personale politico di Fratelli
d’Italia?
“.

E un altro attacco al Movimento 5 Stelle arriva sul tema dell’”uno vale uno”, cavallo di battaglia negli anni scorsi del M5S: “Uno non vale uno, questa è un’idiozia che ha permesso a gente che non vale niente di arrivare al governo – è la posizione di Meloni – serve valorizzare il merito. L’uguaglianza è madre e presupposto del merito”.

“IL DECLINO SI PUÒ INVERTIRE”

“A Natale durante la pandemia siamo stati i primi a tornare in piazza ad Atreju, ora nel bel mezzo di una tempesta vogliamo essere i primi a indicare la rotta – spiega Meloni -. Intendiamo attraversare la burrasca che ha spazzato via le certezze di molti ma non le nostre. Ci faremo trovare pronti con proposte serie e con le persone giuste al posto giusto“. La presidente di FdI non nasconde le difficoltà del momento storico attuale, ma rilancia: “Il declino si può invertire, possiamo trasformare quest’epoca infame in un nuovo Risorgimento italiano. Vogliamo dire basta all’approccio ideologico che tiene l’Italia ostaggio, da Patria del fare al Paese dei no”.

“OCCIDENTE HA SVENDUTO ANIMA E VALORI AL MIGLIOR OFFERENTE”

“Il combinato disposto rappresentato pandemia e guerra ha spazzato via il castello di sabbia delle utopie globaliste. Di emergenza in emergenza i diritti dei cittadini sono andati sempre più comprimendosi“, attacca Meloni. Che sulla guerra in corso in Ucraina sottolinea: “Dove eravate quando FdI denunciava il cinismo con cui l’Occidente intratteneva rapporti con diversi stati illiberali? O quando dicevamo che la transizione fatta così ci legava mani e piedi alla Cina? O dicevamo no all’ingresso di Erdogan in Europa? Oggi bisogna fare i conti con la realtà. L’Occidente ha rinunciato alla propria anima e svenduto i propri valori al miglior offerente“.

La presidente di FdI lancia un appello al premier: “Draghi usi la sua autorevolezza per chiedere la revisione degli obiettivi del Pnrr. Bisogna intervenire sugli effetti della crisi”. E ripropone una idea del suo partito: “Da tempo proponiamo un ministero del Mare, che metta in relazione le varie attività marittime: pesca, nautica, turismo balneare, porti”.

“SE L’UCRAINA CAPITOLA, SARÀ VITTORIA DELLA CINA”

La leader di FdI è netta: “Ora in Ucraina si decide il nostro futuro, i nostri equilibri. Mi sono chiesta perché le madri ucraine hanno messo in salvo i figli nei corridoi umanitari e sono tornate indietro a combattere. Ma perché voler far crescere i propri figli orfani? Perché la patria è la prima delle madri, per questo la chiamiamo madre patria”.

“Se l’Ucraina capitolasse il vero vincitore non sarebbe tanto la Russia ma la Cina capitalcomunista di Xi. L’Europa, la più debole dell’Occidente, sarebbe subordinata alla Cina e io non ci voglio finire. Non lo considero un grande futuro”, spiega Meloni. “Fino a trenta anni fa metà degli Stati europei viveva sotto il regime sovietico. Non è sorprendente se chi ha conosciuto il comunismo combatta per una libertà che oggi diamo per scontata“.

“ANCHE USA SI FACCIANO CARICO DELL’IMPATTO DELLE SANZIONI”

“Chiediamo un fondo di compensazione cui partecipi l’Occidente. Non posso accettare che Biden dica che le sanzioni avranno un impatto minimo sugli americani – nota Meloni – Qui l’impatto sarà massimo e sarà il caso che redistribuiamo i carichi perché non faremo i muli da soma dell’Occidente“.

Secondo la presidente di FdI, “l’Europa non ha politica estera, non ha difesa, nessuna nazione europea rispetta impegno del 2% alla Nato. L’ingerenza americana è una scelta europea ed è sbagliata. Rivolgiamo critiche all’Unione europea perché queste politiche hanno umiliato la storia europea, l’hanno ridotta al lumicino”.

“ANPI NON CREDE NELLA PAROLA PATRIA”

Sulle polemiche che hanno investito l’Anpi per le posizioni del suo presidente Gianfranco Pagliarulo sul conflitto in Ucraina, Meloni afferma: “Oggi l’Anpi pare diventato il refugium peccatorum di tutti i falliti di estrema sinistra”. “Non mi stupisce che sardine, l’Anpi oggi e le bandiere arcobaleno contestino la resistenza, perché non credono nella parola Patria”.

“COVID HA IMPOSTO MODELLO CINESE IN ITALIA, SINISTRA NON SE NE ACCORGE?”

La leader parla anche di pandemia: “In Italia il Covid è stato sfruttato per imporre un modello cinese. Il diritto di lavorare viene garantito solo con un lasciapassare del governo. È un provvedimento pesante e mi stupisce che la sinistra non se ne accorga. Non accetteremo più provvedimenti insensati, è ora di dire basta all’emergenza eterna e tornare al rispetto delle regole”.

Per Meloni, “si poteva cercare una cura al Covid, invece di criminalizzare una brava persona come Giuseppe De Donno che il cinismo del mainstream ha condotto alla morte”.

“FDI FAVOREVOLE AD AUMENTO SPESE MILITARI”

Meloni torna anche sul dibattito che ha diviso la politica italiana a proposito dell’aumento delle spese militari, chiesto dalla Nato: “FdI ha nel suo programma da sempre l’aumento delle spese militari, quello che spendiamo in difesa è il prezzo della nostra libertà per difendere i nostri interessi a livello internazionale”.

“UTERO IN AFFITTO? UNA PRATICA MOSTRUOSA”

La presidente di Fratelli d’Italia, spiega la Dire (www.dire.it), affronta anche il tema dell’utero in affitto: “I bambini non si comprano, non sono prodotti da banco di cui puoi scegliere colori e caratteristiche o di rimandare indietro al mittente se il prodotto si rivelasse difettoso. Ma è esattamente quello che accade con quella pratica mostruoso dell’utero in affitto. Uomini ricchi che pagano donne povere per portare in grembo un bambino che verrà strappato? Non è simbolo di modernità ma di una società infame, che sostituisce Dio col denaro”.

E sull’ideologia gender, Meloni dichiara: “L’obiettivo gender non è la lotta alle discriminazioni o il superamento delle differenze maschio-femmina, il vero obiettivo non dichiarato è la scomparsa della donna in quanto madre. L’individuo indifferenziato voluto dalla ideologia gender non è gender ma maschio, è l’identità femminile ad esser messa in discussione perché si vuole distruggere la maternità”.

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