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Giornata della Terra: Coldiretti assegna gli Oscar Green

Biodiversità in Italia, allarme del WWF: oltre la metà delle specie e l'89% degli habitat protetti dalla sono Direttive UE in cattivo stato

Giornata della Terra: dalle microverdure nell’orto fai da te ai concimi green, ecco i vincitori degli Oscar Green della Coldiretti

Dalle microverdure nell’orto fai da te ai concimi green dalle alghe del mare fino ai vigneti in orbita con i satelliti sono alcuni dei vincitori a Roma agli Oscar Green della Coldiretti per la Giornata mondiale della Terra nel primo salone della creatività Made in Italy, con le rivoluzionarie novità ideate dai giovani nelle campagne per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica al Paese di fronte alla crisi scatenata dalla guerra.

In Emilia Romagna Nilo Sori (vincitore nella categoria Campagna Amica) ha ideato – spiega Coldiretti – una coltivazione di micro ortaggi, insalatine e aromatiche che vengono raccolti quando il contenuto in vitamine è massimo. L’azienda ha sviluppato in proprio un sistema digitale di controllo delle colture (luce, consumo idrico, temperatura) ed un kit per l’autoproduzione casalinga che consente al consumatore di diventare anche coltivatore a casa, in un momento peraltro in cui l’inflazione legata alla guerra in Ucraina pesa sul carrello della spesa. In pochi giorni e in pochissimo spazio – continua Coldiretti -, il prodotto è radicato all’interno della fibra di cocco attraverso la tecnica idroponica ed è pronto per essere tagliato direttamente dal cliente prima dell’uso.

Arriva, invece, dalla Puglia un’idea contro la carenza di fertilizzanti scatenata dal conflitto, con penuria di prodotti e rincari record. Valentino Russo (vincitore nella categoria Fare Rete) ha pensato – prosegue Coldiretti – di sfruttare le proprietà delle alghe da concime e biostimolanti per le piante grazie a un progetto di conversione ecologica. Le alghe sono inseminate in laboratorio, poi immesse in mare, vicino agli allevamenti di pesci e ai filari di cozze, dove assorbono l’anidride carbonica, ritornano quindi in azienda per entrare nel bioreattore dove diventano biostimolanti per le coltivazioni agricole. L’acqua del mare è più pulita e le coltivazioni più sostenibili.

La sensibilità verso la natura, cresciuta esponenzialmente durante la pandemia, ha spinto Mario Bertocco (vincitore nella categoria Creatività) a sperimentare in Lombardia – rileva Coldiretti – la produzione di piante acquatiche ornamentali per laghetti e biopiscine. Si tratta di piante che non hanno bisogno di fertilizzanti e che, anzi, si nutrono assorbendo le sostanze di scarto prodotte dai pesci finendo per pulire l’acqua.

L’indipendenza energetica per un Paese oggi legato al gas russo è, invece, al centro della start up di Antonio Lancellotta (vincitore nella categoria Transizione Ecologica) che in Calabria ha sperimentato serre fotovoltaiche per la coltivazione dei cedri, prodotto simbolo della Pasqua ebraica. I pannelli solari oltre a svolgere la propria funzione creano un microclima capace di garantire maggiore fertilità nella produzione dei frutti. Le serre fotovoltaiche permettono di contingentare l’acqua, favorire la subirrigazione e la fertirrigazione programmata, oltre alla vaporizzazione delle chiome. Inoltre l’attività agricola negli impianti abbassa la temperatura del pannello, favorendone l’efficacia nella produzione di energia. I risultati sono 18 megawatt di energia, senza avere sottratto un solo metro di terreno ai 27 ettari che ospitano 11 mila agrumi.

Con la crisi economica che vede oggi 5,5 milioni di italiani in povertà assoluta scende in campo la solidarietà che è uno dei cardini dell’attività delle suore contadine “Figlie dell’amore di Gesù e Maria” (vincitrici nella categoria Noi per il sociale). A Chieti in Abruzzo hanno fatto nascere una vera e propria fattoria della provvidenza dove coltivano la terra, allevano gli animali e fanno il formaggio mentre offrono riparo e assistenza a persone in difficoltà, un tetto e un pasto caldo e grandi e bambini.

Spazio anche all’innovazione dell’agricoltura 4.0 con Donato Gentile (vincitore nella categoria Impresa Digitale) che in Calabria coltiva i suoi vigneti dell’Aglianico di Rocco grazie a un satellite che raccoglie un flusso continuo di dati sulle condizioni del terreno, sulla crescita delle viti, sul clima, in tutte le stagioni. Restituisce modelli di calcolo che, per i viticoltori, si traducono in messaggi che indicano, quali e quanti filari annaffiare, potare, concimare.

Menzione speciale dell’Oscar Green, infine, a Biagio Lubrano Lavadera che nell’isola di Procida, capitale italiana della Cultura 2022 – conclude la Coldiretti –  porta avanti la coltivazione del “limone pane” famoso per il suo interno bianco, aromatico e nutriente alla base della tradizionale insalata campana.

 

CATEGORIA CAMPAGNA AMICA

 
LE MICRO VERDURE NELL’ORTO FAI DA TE ANTI SPRECO
Emilia Romagna – Nilo Sori
L’azienda di Nilo è specializzata nella coltivazione di micro ortaggi, insalatine e aromatiche raccolti quando il contenuto in vitamine è massimo. Un “super food” che garantisce benessere nel piatto. L’azienda ha sviluppato in proprio un sistema digitale di controllo delle colture (luce, consumo idrico, temperatura) ed un kit per l’autoproduzione casalinga che consente al consumatore di diventare anche coltivatore a casa. In pochi giorni e in pochissimo spazio, il prodotto è radicato all’interno della fibra di cocco attraverso la tecnica idroponica ed è pronto per il consumo. Consegnato senza essere sradicato dal suo “terreno”, il prodotto è tagliato direttamente dal cliente prima dell’uso. I prodotti sono piselli, ravanelli, amaranto, erba medica, girasole e fieno greco, il coriandolo e il basilico rosso. La forza dell’azienda è data anche dall’investimento nel digital: e-commerce, forte presenza sui social e un e-book “Prime Foglioline” scaricabile online gratuitamente.

 

CATEGORIA CREATIVITA’
 

PIANTE ACQUATICHE PER LAGHETTI E BIOPISCINE
Lombardia – Mario Bertocco
La sensibilità verso la natura, gli acquari e i laghetti cresciuta esponenzialmente durante la pandemia hanno spinto Mario a sperimentare un nuovo progetto: produrre piante acquatiche ornamentali per laghetti e biopiscine. Si tratta di piante che non hanno bisogno di fertilizzanti. Mario ha intuito che il carico organico dell’acqua può essere direttamente collegato al nutrimento dei pesci. In questo modo la pianta è in grado di procacciarsi il necessario per nutrirsi. La pianta assorbe le sostanze di scarto prodotte dai pesci finendo per pulire l’acqua. Le piante sono coltivate in forma emersa, affiorante, ma anche sott’acqua. Per gli acquari coltiva piante particolari come la Ludwigia inclinata nella sua varietà bianca, le rotale come la Orange, le echinodorus, la homalomela insignis, la bucephalandra. Per i laghetti invece produce particolari ninfee che li rendono magici.

 

CATEGORIA FARE RETE
 

CONCIMI GREEN DALLE ALGHE DEL MARE
Puglia – Valentino Russo
Le star sono le alghe che oltre a pulire il mare, non consumano suolo, non si nutrono di chimica e fanno da concime e biostimolanti per le piante grazie al progetto di conversione ecologica di Valentino Russo, prima divulgatore scientifico nei quartieri difficili, oggi imprenditore agricolo e protagonista di green economy. Le alghe sono la risposta della natura a condizioni climatiche estreme. Sono inseminate in laboratorio, poi immesse in mare, vicino agli allevamenti di pesci e ai filari di cozze, dove assorbono l’anidride carbonica, ritornano quindi in azienda per entrare nel bioreattore dove diventano biostimolanti per le coltivazioni agricole. L’acqua del mare è più pulita e le coltivazioni più sostenibili.

 

CATEGORIA IMPRESA DIGITALE

 
I VIGNETI DELL’AGLIANICO IN ORBITA CON I SATELLITI
Basilicata – Donato Gentile
In Basilicata i vigneti dell’Aglianico di Rocco sono osservate giorno e notte dal satellite che raccoglie un flusso continuo di dati sulle condizioni del terreno, sulla crescita delle viti, sul clima, in tutte le stagioni. Restituisce modelli di calcolo che, per i viticoltori, si traducono in messaggi che indicano, quali e quanti filari annaffiare, potare, concimare. Si tratta di dati fondamentali per assicurare la perfetta crescita dei grappoli, ma sono numerosi e diversi i fattori che incidono sul perfezionamento del modello che, stagione dopo stagione, annata dopo annata, costituiscono una banca dati in grado di affinare la conoscenza. Servirà a produrre un vino di qualità, ma anche i viticoltori del futuro. Non c’è cimatura che non sia il risultato di un’indicazione precisa e le numerose informazioni processate valgono a correggere errori strumentali che si traducono in modelli previsionali, da incrociare con i dati storici per ridurre il consumo idrico e combattere i parassiti.

 

CATEGORIA NOI PER IL SOCIALE
 

LE SUORE CONTADINE NELLA “FATTORIA DELLA PROVVIDENZA”
Abruzzo – Suor Vera D’Agostino
Nella “fattoria della Provvidenza” le suore contadine della Comunità delle Figlie dell’amore di Gesù e Maria coltivano la terra e aiutano chi ha bisogno: centinaia di bambini, tante donne madri, padri cacciati di casa, giovani e famiglie senza una riparo. Le suore contadine, grazie all’attività nei campi e in fattoria, offrono un tetto, un pasto, il calore di casa e la possibilità di riscatto a chiunque bussi alla loro porta. Compiono viaggi missionari e sono impegnate in opere sociali, nelle parrocchie. Hanno realizzato asili, attività scolastica e la loro missione è completamente rivolta a “sorella povertà” sotto ogni forma. Dalla coltivazione di vigneti, agrumeti, oliveti, fino alla trasformazione e alla vendita, è tutto compito delle suore, aiutate dagli ospiti e da benefattori. In questa ‘fattoria della Provvidenza’ c’è anche un caseificio dove il prezioso latte diventa tante tipologie di formaggio, dai freschi agli stagionati. Poi, una macelleria, la boutique a metri zero. Chi compra i prodotti delle suore contadine è consapevole che non acquista soltanto la migliore materia prima, coltivata, allevata e poi trasformata con cura e senso di gratitudine, ma si rende protagonista di un gesto concreto di aiuto agli ultimi.

 

CATEGORIA SOSTENIBILITA’ TRANSIZIONE ECOLOGICA
 

SERRE FOTOVOLTAICHE PER IL CEDRO DIAMANTE
Calabria – Antonio Lancellotta
Da Antonio il cedro non deve essere solo buono, ma anche bello. E’ quello scelto da ebrei di tutto il mondo per celebrare la Pasqua ebraica. Le serre fotovoltaiche, nate con l’intento di produrre energia senza consumo di suolo, sono diventate sorprendentemente la condizione ideale per l’habitat di questa pianta perché il cedro è coltivato all’ombra. I pannelli solari oltre a svolgere questa funzione creano un microclima capace di favorire allegagione, cioè maggiore fertilità nella produzione dei frutti. Le serre fotovoltaiche permettono di contingentare l’acqua, favorire la subirrigazione e la fertirrigazione programmata, oltre alla vaporizzazione delle chiome. Inoltre l’attività agricola negli impianti abbassa la temperatura del pannello, favorendone l’efficacia nella produzione di energia.  I risultati sono 18 megawatt di energia, senza avere sottratto un solo metro di terreno ai 27 ettari che ospitano 11 mila agrumi. Armonia irresistibile per il cedro liscio di Diamante selezionato con rigorose ritualità dalla comunità ebraica internazionale, che viene a individuarlo ancora acerbo aspettandone, per ognuno, la maturazione. E’ il simbolo di Sukkot che ricorda i 7 giorni biblici degli israeliti nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto.

 

MENZIONE SPECIALE
 

Il LIMONE PANE NELLA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2022
Campania – Biagio Lubrano Lavadera
L’isola di Procida, capitale italiana della cultura 2022, si riappropria del suo frutto simbolo, il limone di pane, una coltura tradizionale che si è modellata tra le ristrettezze e le insidie del luogo. Poca acqua, poco terreno, tanto sole, ma anche tantissimo sapore mediterraneo a tavola. Quello che lo rende prezioso è la polpa bianca spessa, tenera, come il pane, succosa, sorprendente e fresca al palato. I fazzoletti di terra non superano i 6 mila metri di superficie totale. Il trionfo del limone di pane è nella nota insalata di Procida, ottenuta dall’albedo (la polpa bianca) pestato e condito con buccia di limone, un poco di succo ed erbe aromatiche. Ma dai limoni si ottengono anche infusi, crema di limone, limoncello e canditi.

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