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Libertà di associazione sindacale dei militari: Siulm esulta per il Ddl

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Dalla Camera via libera al Ddl sulla libertà di associazione sindacale dei militari. Siulm: “Legge dai risvolti epocali”

È stato approvato oggi in terza lettura alla Camera dei deputati il provvedimento normativo che riconosce la libertà di associazione sindacale dei militari. E questo a quasi quattro anni dalla sentenza n. 120 del 11 aprile 2018 della Corte Costituzionale, che aveva di fatto già decretato il diritto per il personale militare a costituire e aderire a associazioni professionali a carattere sindacale

DDL SINDACATI MILITARI, SIULM: “LEGGE DAI RISVOLTI EPOCALI

Il sindacato militare Siulm esprime la propria soddisfazione per l’approvazione di una legge dai risvolti epocali, che finalmente dà piena operatività alle associazioni sindacali, con le limitazioni previste dalla legge stessa”. Così in una nota il Siulm (Sindacato Militare Interforze) commenta l’approvazione in terza lettura alla Camera del disegno di legge che riconosce la libertà di associazione sindacale dei militari. “Si dà finalmente concretezza alla piena rappresentatività nelle procedure di contrattazione del comparto sicurezza e difesa- prosegue il Siulm nella nota- dove a siglare i contratti non saranno più dei dirigenti non direttamente interessati, ma qualificati rappresentanti di categoria che potranno in maniera più efficace recepire le istanze dei propri iscritti”.

Secondo il sindacato, spiega la Dire (www.dire.it), inizia adesso una “splendida avventura di democraticità per le nostre forze armate, dove con il Siulm, pur nella diversità di ogni singola forza armata, faremo nostre le richieste dei nostri iscritti appartenenti all’esercito, alla Marina, all’Aeronautica, all’Arma dei Carabinieri e al corpo della Guardia di Finanza”. Il sindacato fa però sapere di attendere “con ansia di poter essere finalmente ascoltati dal ministro Guerini o dalla sottosegretaria Pucciarelli per presentare le pressanti richieste dei nostri iscritti”, e di rimanere in attesa di “conoscere le decisioni del governo per il coordinamento normativo e i regolamenti di attuazione”, conclude la nota.

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