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Diabete durante il Covid: remissione in 4 casi su 10

1 adulto su 5 considerato sano può in realtà avere un metabolismo del glucosio alterato, simile a quello delle persone che soffrono di prediabete

Diabete di nuova insorgenza durante il Covid: remissione nel 40% dei casi dopo un anno secondo i risultati di uno studio

Nel 4% degli adulti ricoverati in un ospedale statunitense con Covid-19 all’inizio della pandemia è stato riscontrato il diabete di nuova insorgenza e dopo 1 anno il 40,6% è tornato ad avere livelli glicemici normali o al prediabete, secondo i dati di uno studio pubblicato sul Journal of Diabetes and Its Complications.

In una revisione retrospettiva delle cartelle cliniche elettroniche degli adulti ricoverati al Massachusetts General Hospital di Boston con Covid-19, la percentuale di adulti con diabete di nuova insorgenza era comunque inferiore a quella riscontrata in altri studi e solo il 13% degli adulti con qualsiasi evidenza di diabete ha manifestato iperglicemia durante il ricovero.

«Un numero consistente di pazienti con diabete di nuova diagnosi non aveva accesso regolare alle cure mediche prima di essere ricoverato a seguito del contagio con SARS-CoV-2 e presentava valori di emoglobina glicata (HbA1c) molto elevati, a suggerire almeno diversi mesi di iperglicemia piuttosto che una sua rapida insorgenza durante la pandemia» ha dichiarato il primo autore Sara Cromer, ricercatrice clinica presso il Massachusetts General Hospital. «Questo fa pensare che molti di questi nuovi casi potrebbero essere la conseguenza di un primo accesso alle cure mediche in un paziente con diabete preesistente ma non diagnosticato».

Pochi pazienti con nuova diagnosi di diabete
I ricercatori hanno analizzato i dati di tutti gli adulti ricoverati al Massachusetts General Hospital con Covid-19 dal 1 marzo al 27 settembre 2020. Pazienti senza storia di diabete, di valori di HbA1c superiori al 6,5%, di valori glicemici casuali superiori a 200 mg/dl e che non avevano mai assunto un farmaco ipoglicemizzante a parte la metformina sono stati definiti come affetti da diabete di nuova diagnosi. Il tipo di diabete, la traiettoria glicemica e la persistenza o regressione della malattia sono stati ottenuti durante il follow-up fino al 1 luglio 2021.

Delle 1.902 persone ricoverate in ospedale con Covid, il 31,2% aveva il diabete. Quello di nuova diagnosi è stato riscontrato nel 4% di tutti i pazienti ospedalizzati e nel 13% di quelli con diabete. Dei soggetti con diabete di nuova diagnosi, il 42,9% aveva qualche evidenza di prediabete prima del ricovero.

Nell’ analisi multivariata aggiustata per età, sesso, razza ed etnia e indice di massa corporea (BMI), i pazienti con diabete di nuova diagnosi avevano un fabbisogno di insulina inferiore durante i primi 3 giorni di ricovero (beta = –12,67 U), una durata del ricovero più lunga (beta = 8,69 giorni) e maggiori probabilità di essere ricoverati in terapia intensiva (OR aggiustato = 4,42) rispetto a quelli con diabete preesistente.

Riduzione della glicemia dopo la dimissione
Dei soggetti con diabete di nuova diagnosi, 10 sono deceduti durante il ricovero e 3 durante il follow-up. Dei restanti 64, il 56,3% ha continuato ad avere evidenza di diabete dopo una mediana di 323 giorni di follow-up e il 40,6% è regredito a normoglicemia o prediabete. Di quelli con evidenza di diabete al follow-up, il 44,4% aveva un diabete controllato con la dieta con livelli mediani di HbA1c del 6,4%, il 41,7% usava farmaci non insulinici con una HbA1c mediana del 6,2% e il 13,9% richiedeva insulina con una HbA1c mediana di 8,3 %.

«Quasi la metà dei pazienti con diabete di nuova diagnosi è tornato ad avere livelli glicemici compresi nell’intervallo normale o nel range prediabetico» ha detto Cromer. «Questo suggerisce che la glicemia molto alta osservata in questi pazienti durante il ricovero per Covid può essere legata allo stress piuttosto che a un cambiamento fisiologico permanente. Alla maggior parte dei soggetti che hanno continuato a mostrare evidenze di diabete al follow-up, è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 e sono stati gestiti senza insulina, a suggerire che il danno permanente o la morte delle cellule beta non è una delle principali cause del diabete di nuova diagnosi al momento del ricovero per Covid».

In 33 adulti con diabete di nuova diagnosi con evidenza di diabete preesistente, 28 sono stati dimessi dall’ospedale. Di questi, il 64% aveva un diabete persistente, il 25% è regredito alla normoglicemia e l’11% ha continuato ad avere un prediabete al follow-up.

«Tra quanti hanno ricevuto una diagnosi di diabete al momento del ricovero è importante capire se si tratta realmente di una nuova insorgenza oppure di una condizione preesistente ma riconosciuta solo in quel momento. In questo caso bisognerebbe considerare un eventuale accesso limitato all’assistenza sanitaria quando si progetta il piano di dimissione» ha commentato Cromer. I pazienti con diabete di nuova diagnosi possono infatti presentare un Covid più grave e devono essere attentamente monitorati».

«Infine i soggetti con sospetto nuovo diabete al momento del ricovero possono avere un miglioramento dei livelli glicemici una volta risolta l’infezione acuta e dovrebbero ricevere un follow-up ravvicinato, soprattutto se vengono dimessi con farmaci come l’insulina, che potrebbe necessitare di un aggiustamento della dose una volta risolta l’iperglicemia» ha concluso.

Bibliografia

Cromer SJ et al. Newly diagnosed diabetes vs. pre-existing diabetes upon admission for COVID-19: Associated factors, short-term outcomes, and long-term glycemic phenotypes. J Diabetes Complications. 2022 Feb 4;108145.  Leggi

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