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Asma: azitromicina aiuta a controllare la malattia

I bambini con asma non controllato mostrano una frequenza più elevata di infezioni virali e sintomatologia più acuta rispetto a quelli con asma sotto controllo

Asma pediatrico: l’aggiunta di azitromicina orale allo standard terapeutico migliora il controllo di malattia e riduce le riacutizzazioni

L’aggiunta di azitromicina orale al trattamento standard migliora il controllo dell’asma e riduce le riacutizzazioni di malattia rispetto al trattamento standard da solo in bambini con asma poco controllato. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Chest.

“Negli adulti – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio –  l’impiego di azitromicina è stato in grado di ridurre il numero d riacutizzazioni e di migliorare i parametri spirometrici ed è stato raccomandato sia dal gruppo GINA (Global Initiative for Asthma) che dalla Società di Medicina Toracica Britannica. A mancare, fino ad ora, erano dati affidabili sull’asma infantile”.

Di qui il nuovo trial randomizzato e controllato, in aperto, che ha reclutato 120 bambini (età media: 9,9 anni; 74% di sesso maschile), aventi un’età compresa tra i 5 e i 15 anni, affetti da asma poco controllato in base ai punteggi ottenuti al test ACT (Asthma Control Test) e CACT (Childhood Asthma Control Test).

I bambini reclutati nel trial erano stati randomizzati a trattamento con azitromicina 10 mg/kg (n=60) tre volte alla settimana per 3 mesi, insieme al trattamento standard (steroidi inalatori con o senza LABA), oppure erano stati sottoposti a trattamento standard da solo (n=60).

L’outcome primario era rappresentato dai punteggi ACT e CACT a 3 mesi, mentre tra gli outcome secondati vi erano la valutazione del controllo dell’asma in base alle linee guida GINA, il  numero di riacutizzazioni asmatiche, la variazione dei parametri spirometrici e di FeNO, la positività ad agenti infettivi al tampone faringeo e l’analisi degli eventi avversi.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati a 3 mesi, è emerso che il punteggio medio ACT e CACT era più elevato nel gruppo azitromicina rispetto al gruppo di controllo (21,71 vs. 18,33; p<0,01).
Non solo: una proporzione più elevata di bambini si caratterizzava per un miglior controllo dell’asma in base alle linee guida GINA nel gruppo azitromicina rispetto al gruppo di controllo (41 vs. 10; p<0,001).

Infine, i bambini assegnati a trattamento con azitromicina hanno presentato una mediana più bassa del numero di riacutizzazioni necessitanti di visita in Medicina d’Urgenza e ricorso agli steroidi rispetto al gruppo di controllo (0 vs. 1; p<0,001).

Non sono state documentate, invece, differenze tra i due gruppi relativamente al FeNO, ai parametri spirometrici, alla positività ad agenti infettivi rilevata mediante tampone faringeo, nonché relativamente agli eventi avversi.

Da ultimo, i benefici del trattamento con azitromicina sono risultati simili nei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni con asma eosinofilico rispetto a quelli con asma non eosinofilico e tra quelli di età compresa tra 5 e 11 anni e quelli di età pari almeno a 12 anni.

In conclusione “la gestione dell’asma pediatrico poco controllato rappresenta un problema clinico di difficile realizzazione – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro -. Esiste un’enfasi verso una gestione personalizzata dell’asma che includa anche i farmaci biologici; questa, però, è limitata dai costi elevati e dalla mancata disponibilità. Ecco, perciò, che la disponibilità di un farmaco poco costoso, sicuro, efficace e prontamente disponibile come azitromicina potrebbe essere di aiuto nella gestione dei piccoli pazienti affetti da asma poco controllato”.

Bibliografia
Ghimire JJ et al. Azithromycin for Poorly Controlled Asthma in Children: A randomized controlled trial. Chest. 2022;doi:10.1016/j.chest.2022.02.025.
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