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Tumori neuroendocrini: pazienti in cura con lanreotide soddisfatti

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Tumori neuroendocrini: nuovi dati mostrano che i pazienti in trattamento con lanreotide hanno riportato elevati livelli di soddisfazione ed un numero limitato di casi di dolore al sito di iniezione

Ipsen (Euronext: IPN; ADR: IPSEY) ha pubblicato i nuovi dati relativi ai sette abstract che saranno presentati alla 19a conferenza annuale dell’European Neuroendocrine Tumor Society (ENETS), 10-11 marzo 2022, Barcellona (Spagna). Le presentazioni includono i dati relativi ai questionari PRESTO 2 e HomeLAN, che hanno dimostrato i benefici riportati dai pazienti durante la somministrazione di lanreotide. Le indagini indicano rispettivamente che il dolore al sito di iniezione è stato riferito da pochi pazienti; mentre l’esperienza dell’iniezione effettuata nell’ambito dei programmi di supporto al paziente (PSP) ha raggiunto elevati livelli di soddisfazione.

I dati del PRESTO 2, un’indagine online che ha valutato il dolore al sito di iniezione in persone affette da tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici (GEP-NET) o acromegalia (n=219 e n=85), hanno dimostrato che un numero significativamente inferiore di pazienti, che avevano ricevuto la soluzione iniettabile di lanreotide, ha riportato dolore al sito di iniezione di durata superiore a due giorni dopo l’ultima dose rispetto ai pazienti in trattamento con octreotide a rilascio prolungato (OCT) (6,0% vs 22,8% [endpoint primario]; odds ratio, normalizzato per patologia  e la comparsa di reazione nel sito di iniezione: 0,13 [95% intervallo di confidenza (CI) 0,06, 0,30]; p<0,0001).[1] Inoltre, rispetto a OCT, un numero inferiore di pazienti trattati con lanreotide ha riportato che il dolore nel sito di iniezione ha impattato negativamente nella vita quotidiana (41% vs 60%).1

Il Professor Dermot O’Toole, Consultant Gastroenterologist (presso gli ospedali St. Vincent, St. James e il Trinity College di Dublino) e Neuroendocrine Tumor Specialist presso il Centro di Eccellenza Europeo accreditato ENETS dell’Ospedale St. Vincent di Dublino ha affermato: “I nuovi dati del PRESTO 2 rafforzano l’importanza dell’opinione del paziente nel comprendere l’impatto del trattamento sul loro benessere. Il dolore nel sito di iniezione può essere una vera preoccupazione per i pazienti, specialmente per coloro che seguono regimi di trattamento a lungo termine, pertanto è interessante vedere che un numero  significativamente inferiore di pazienti in trattamento con lanreotide ha riportato dolore nel sito di iniezione rispetto ai pazienti in trattamento con octreotide a rilascio prolungato. Questi dati aiuteranno gli operatori sanitari a capire meglio l’impatto del dolore nel sito di iniezione, un’importante considerazione da discutere con i pazienti durante la scelta del trattamento.

Ipsen presenterà anche i nuovi dati dell’indagine HomeLAN, che ha valutato il livello di soddisfazione relativo all’esperienza di iniezione nei pazienti con GEP-NET inclusi nei PSP. I PSP di lanreotide autogel hanno l’obiettivo di fornire assistenza ai pazienti che ricevono il trattamento a domicilio, riducendo sia la necessità di spostamento che l’attuale rischio di esposizione al COVID-19. Inoltre, nei paesi in cui è approvato, dopo formazione, nei pazienti in trattamento con dose stabile, è possibile effettuare la somministrazione di lanreotide autogel in maniera autonoma (da soli o da parte di un partner).

Questo studio ha valutato l’opinione dei pazienti riguardo l’esperienza con l’iniezione e l’impatto della somministrazione a domicilio. Complessivamente, il 95,5% (95% CI 89,89–98,06) dei pazienti era soddisfatto della sua ultima esperienza di iniezione effettuata al domicilio da parte di un operatore sanitario, e circa il 70% ha riportato che la partecipazione al PSP li ha fatti sentire “molto” o “abbastanza” in grado di gestire adeguatamente le loro vite. La maggior parte dei partecipanti (85%) è fortemente in accordo nel sostenere che i PSP soddisfano i loro bisogni clinici.[2]

Il Professor Steven Hildemann, Executive Vice President, Chief Medical Officer, Head of Global Medical Affairs e Patient Safety, Ipsen ha affermato: “Ipsen ha lunga esperienza nell’ambito dei tumori neuroendrocrini e i dati presentati alla conferenza ENETS mostrano il nostro impegno costante nei confronti dei pazienti. Continuiamo ad ascoltare e ad imparare dai pazienti, con l’obiettivo di trovare nuove opportunità nel loro percorso di trattamento. Raccogliendo opinioni, dati ed idee dai pazienti e dagli operatori sanitari, possiamo continuamente valutare i nostri sistemi di iniezione e le risorse a disposizione per il supporto dei pazienti al fine di ottenere i migliori risultati possibili per gli stessi.

I tumori neuroendocrini

I tumori neuroendocrini, o NET, sono un gruppo di tumori rari che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino, diffuse in tutto il corpo.3,4 I NET insorgono sia negli uomini che nelle donne, generalmente tra i 50 e i 60 anni di età, anche se possono colpire qualsiasi fascia di età.6

Le tre sedi principali di origine dei NET sono il tratto gastrointestinale, il pancreas e i polmoni.4

I NET polmonari rappresentano circa il 20-30% di tutti i NET.8

I sintomi dei NET sono spesso non chiari e difficili da identificare, pertanto la diagnosi completa può richiedere fino a 7 anni.5 Si stima che le nuove diagnosi di NET siano in aumento.6 Questo dipende principalmente dalla migliore conoscenza della patologia e dai test diagnostici.6

Lo studio PRESTO 21

PRESTO 2 è un’indagine internazionale condotta nei pazienti, volta a valutare l’impatto dell’iniezione e del dispositivo di rilascio sul dolore locale durante la somministrazione degli analoghi della somatostatina (SSA). Si tratta di un’indagine online rivolta ad adulti con NET o acromegalia provenienti da Canada, USA, Regno Unito e Irlanda, che erano in trattamento da più di tre mesi con LAN o OCT (n=304), con l’obiettivo di valutare la proporzione di pazienti che presentava dolore al sito di iniezione di durata superiore a due giorni dopo l’ultima iniezione (endpoint primario) e l’impatto del dolore sulla vita quotidiana (tra gli endpoint secondarii).

Lo studio HomeLAN2

HomeLAN è un’indagine trasversale, non interventistica condotta su adulti con NET in trattamento domiciliare con LAN, arruolati da almeno sei mesi nei PSP in corso in Belgio, Grecia, Spagna e Paesi Bassi . La dimensione del campione era di 120, sulla base del numero di pazienti idonei e un tasso di risposta del 15%. Gli endopoint includevano il livello di soddisfazione del paziente rispetto alla più recente iniezione con LAN (primario) e le ragioni della scelta della modalità di somministrazione (tra gli endpoint secondari).

Lanreotide7

Lanreotide è un analogo della somatostatina, ad azione prolungata, che inibisce la secrezione dell’ormone della crescita e di alcuni ormoni secreti dall’apparato digerente.

Le principali indicazioni terapeutiche di lanreotide autogel sono7:

La decisione relativa alla somministrazione indipendente di lanreotide autogel/depot è applicabile solo in quei Paesi in cui questa indicazione è approvata nel riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) e per i pazienti in trattamento con dose stabile su decisione dell’operatore sanitario e dopo un’adeguata formazione da parte dell’operatore stesso.

Le raccomandazioni dettagliate per l’utilizzo di lanreotide autogel sono descritte nel riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP), disponibile al link:

https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_007047_029399_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3

Bibliografia

[1] O’Toole D et al. PRESTO2: an international patient survey to evaluate impact of injection and delivery system on local pain when administering somatostatin analogue (SSA) therapy. ENETS 2022, abstract number 3515

2 Hernando J et al. HomeLAN: An international online survey to assess satisfaction with injection experience of patients with neuroendocrine tumors (NETs) enrolled in lanreotide autogel (LAN) Patient Support Programmes (PSPs). ENETS 2022, abstract number 3500

3 Neuroendocrine Tumour (NETs). Macmillan. Last accessed: February 2022. Available from: https://www.macmillan.org.uk/cancer-information-and-support/neuroendocrine-tumours-nets.

4 Zekri et al. Neuroendocrine tumor of the kidney: Diagnostic challenge and successful therapy. Urology Annals. 2019;11:4, DOI: https://doi.org/10.4103/UA.UA_169_18

5 Hallet JC et al. Exploring the rising incidence of neuroendocrine tumors: a population-based analysis of epidemiology, metastatic presentation, and outcomes. Cancer. 2015;121:589–97, DOI: https://doi.org/10.1002/cncr.29099

7 EMC. Somatuline Autogel (lanreotide acetate) SmPC. December 2019. Available from: https://www.medicines.org.uk/emc/product/4808/smpc

8 Hendifar, A.E et al. Neuroendocrine Tumors of the Lung: Current Challenges and Advances in the Diagnosis and Management of Well-Differentiated Disease. Journal of Thoracic Oncology. 2017;12(3): 425-436, DOI: https://doi.org/10.1016/j.jtho.2016.11.2222

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