Site icon Corriere Nazionale

Nell’Ucraina orientale 1,4 milioni di persone senza acqua

ucraina

On 3 March 2022, scenes from a maternity hospital in Kyiv, Ukraine. Since the conflict escalated, families have been sheltering underground, cut off from basic services. Hospitals and maternity wards have moved their patient to basements or are operating under crossfire. The situation is dire for maternity wards in cities like Kyiv, Odesa and Kharkiv, where fighting continues to affect civilians and hospitals. Across the country, hundreds of thousands of people are without safe drinking water due to damage to water system infrastructure. The country is running low on critical medical supplies and has had to halt urgent efforts to curb a polio outbreak. The escalating conflict in Ukraine poses an immediate and growing threat to the lives and well-being of the country’s 7.5 million children. The fighting is moving closer to the civilian population. Hundreds of homes have been damaged or destroyed. Damage to civilian infrastructure has left hundreds of thousands of people without safe water, electricity or water. For now, the priority is safety and meeting urgent needs. But armed conflicts on this scale can only result in child deaths. Like all conflicts, this will quickly descend into a children’s crisis. Hundreds of thousands of people have already fled their homes – with many crossing into neighboring countries, underlining the regional nature of this growing crisis. Families on the move in and outside of Ukraine need urgent support. Despite the growing operational and security challenges in Ukraine, UNICEF remains committed to staying on the ground. UNICEF has 140 staff working across five offices on both sides of the contact line, including Kramatorsk, Mariupol, Luhansk and Donetsk and now Lviv. UNICEF is working around the clock preparing to scale-up operations when the easing of access and security limitations permit humanitarian operations to be rolled out in the hardest-hit areas. In addition, the humanitarian community is quickly mobilizing emerg

Guerra in Ucraina, UNICEF: 1,4 milioni di persone senza acqua corrente nella parte orientale; a rischio per 4,6 milioni di persone l’accesso all’acqua nel Paese

Oltre 6 settimane di conflitto in Ucraina hanno devastato sia la rete idrica che quella elettrica, lasciando 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua corrente in Ucraina orientale e altri 4,6 milioni di persone in tutto il paese a rischio di perdere la fornitura di acqua.

Nella sola Ucraina orientale sono stati registrati almeno 20 eventi separati di danni alle infrastrutture idriche. L’intensificarsi dei combattimenti nell’est e l’uso diffuso di armi esplosive nelle aree popolate minaccia di distruggere ulteriormente il sistema idrico, che ora è a rischio di collasso completo, dopo 8 anni di conflitto a basso impatto su una rete già in difficoltà.

“L’acqua è essenziale per la vita e un diritto per tutti”, ha dichiarato Osnat Lubrani, Coordinatore residente delle Nazioni Unite in Ucraina. “I rischi per la salute, in particolare per i bambini e gli anziani, causati dall’interruzione dell’acqua sono gravi, poiché la gente è costretta a usare fonti di acqua sporca, con conseguente diarrea e altre malattie infettive letali”, ha aggiunto Lubrani.

Le interruzioni di corrente hanno fermato le pompe dell’acqua, e i danni causati dalle esplosioni alle condutture stanno interrompendo il flusso dell’acqua.

Mariupol, migliaia di persone stanno usando fonti sporche mentre cercano qualsiasi tipo di acqua possano trovare. Anche le principali città delle regioni di Donetsk e Luhansk sono tagliate fuori dalle forniture d’acqua e altre 340.000 persone perderanno l’approvvigionamento idrico se si prosciuga un serbatoio a Horlivka.

Le città di Sumy e Chernihiv hanno subito gravi interruzioni d’acqua all’inizio di marzo e anche il sistema di Kharkiv è seriamente colpito. È urgente ripristinare l’accesso all’acqua e fornire aiuti di emergenza a queste città e ad altre aree con intensi combattimenti.

Dall’inizio del conflitto, il Cluster WASH/Global Water Sanitation and Hygiene Cluster ha confermato che quattro tecnici dell’acqua sono stati feriti a Chernihiv e uno a Kharkiv, aggiungendosi ad almeno 35 tecnici dell’acqua che sono stati uccisi o feriti nelle regioni di Donetsk e Luhansk dal 2014.

Un anno fa, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la Risoluzione 2573, ricordando gli obblighi di diritto internazionale umanitario di tutte le parti nei conflitti armati di proteggere i civili e le infrastrutture civili, comprese le strutture idriche. Tuttavia, le infrastrutture civili, comprese le reti idriche, sanitarie ed elettriche sono state distrutte durante la guerra in Ucraina, ostacolando gravemente l’accesso delle persone ai servizi vitali.

“È essenziale che le parti in conflitto rispettino i loro obblighi di diritto internazionale umanitario e facciano attenzione costante a risparmiare le infrastrutture civili. Nei casi in cui le strutture idriche subiscono danni, ai tecnici dell’acqua deve essere concesso un passaggio urgente e sicuro per riparare la rete”, ha dichiarato Osnat Lubrani.

Il cluster WASH esorta tutte le parti ad evitare l’uso di armi esplosive nelle aree popolate e a rimuovere i materiali e il personale militare dalle posizioni vicine alle infrastrutture civili.

I bambini piccoli che vivono in zone di conflitto hanno una probabilità 20 volte maggiore di morire per malattie diarroiche legate all’acqua non sicura che per violenza diretta, come risultato della guerra. Il loro accesso all’acqua, ovunque si trovino, non deve essere compromesso a causa della guerra – per i bambini è una questione di vita o di morte”, ha dichiarato il Rappresentante dell’UNICEF in Ucraina, Murat Sahin.

Il Cluster WASH, guidato dall’UNICEF, ha:

Informazioni sul cluster WASH: il Global Water Sanitation and Hygiene Cluster, o Global WASH Cluster (GWC) è un partenariato che raggruppa 32 partner e che mira a migliorare il coordinamento e la risposta umanitaria nel settore WASH – Acqua e servizi igienico-sanitari.

Exit mobile version