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In libreria “La seconda legge dei POP Brand”

giuliani pagani la seconda legge dei pop brand

In libreria “La seconda legge dei POP Brand” di Samanta Giuliani e Stefano Pagani. Per le marche, l’unica storia che conta oggi è quella che la gente racconta

Benvenuti nell’era dei POP Brand, dove l’unica storia che conta davvero per una marca è quella che le persone raccontano. Esce il libro di Samanta Giuliani e Stefano Pagani “La seconda legge dei POP Brand”, che spiega cosa sono i POP Brand e in che cosa reinventano le regole della comunicazione.

Nel volume, edito da Fausto Lupetti Editore e che vanta la prefazione di Alberto De Martini, gli autori accompagnano i lettori alla scoperta di come sta cambiando la relazione tra la marca e la sua audience in un mondo dove il contributo del pubblico esterno è il vero motore del successo e della popolarità di un brand. Ci si domanda chi sono i tanto citati influencer e come possono contribuire realmente alla costruzione del nostro business, e quale sia la visione strategica per il futuro delle marche.

Ne nasce una nuova metodologia, che analizza gli esempi vincenti di tante marche e progetti “pop” per identificarne i tratti comuni e guidare i brand nell’esplorazione dello stesso percorso, nel delicato equilibrio tra efficacia a breve e a lungo termine, ovvero nella costruzione del proprio valore nel qui e ora così come nel lungo periodo.

Per completare e ampliare il punto di vista degli autori, entrambi provenienti dal mondo delle agenzia creative, il libro contiene una serie di interviste ad altrettanti ospiti provenienti da tutti i principali comparti più direttamente legati al tema dei POP brand: da quello delle aziende, ai centri media, all’editoria.

“Per diventare POP ci vuole coraggio: per anni abbiamo lavorato per aziende abituate a creare piani media e campagne creative seguendo degli schemi prestabiliti: spesso molto ripetitivi e ormai entrati a far parte della consuetudine” – commenta l’autore Stefano Pagani – “Diventare un brand realmente POP significa mettere in discussione quei canoni e lavorare seguendo uno schema nuovo, diverso, capace di ascoltare le persone, cogliere il loro sentire e lavorare insieme a loro per propagare un messaggio di marca più forte, efficace e duraturo”.

“Serviva un ragionamento capace di aiutare i brand ad affrontare il passaggio più difficile della loro storia: prepararsi a cedere il controllo” – commenta l’autrice Samanta Giuliani – “Le persone non sono più al centro della storia di una marca: sono all’inizio, alla fine e al centro del percorso, e il contenuto che offriamo loro deve essere un motore che le stimola in questo percorso”.

Autori: Samanta Giuliani, Stefano Pagani

Titolo: La seconda legge dei POP Brand.

L’unica storia che conta è quella che la gente racconta.

Casa editrice: Fausto Lupetti Editore

Distribuzione: Messaggerie Libri

Pagg: 280

Prezzo: €20,00

Gli autori:

STEFANO PAGANI

Appassionato del mondo digitale dal 1996, imprenditore dal 2000, papà dal 2012.
Dopo 10 anni di esperienze imprenditoriali e managerali alla guida di agenzie di comunicazione, nel 2008 fonda coi suoi soci The Big Now, agenzia creativa caratterizzata da un approccio media neutral grazie alla quale collabora per decine di brand internazionali tra cui Coca-Cola, Burger King, Nespresso, Moleskine, Baci Perugina, Danone, American Express.

Nel 2018, quando The Big Now conta oltre 120 dipendenti e 12 milioni di fatturato, cede le quote dell’agenzia al gruppo dentsu, una delle principali holding di comunicazione al mondo con oltre 45 mila collaboratori e una presenza in 145 mercati.

Dal 2021 è membro del Creative Board di dentsu italia ed è alla guida di The Story Lab, l’advertainment agency del gruppo, della quale è Chief Executive Officer.

SAMANTA GIULIANI

Esperta di comunicazione e marketing, lavora nel campo delle agenzie da più di 13 anni, ricoprendo diversi ruoli di coordinamento strategico all’interno delle principali realtà internazionali, sempre all’incrocio tra strategia, media e contenuto.

Nel corso del suo percorso professionale, ha riconosciuto nelle strategie di successo dei Marchi leader un pattern comune, da cui ha potuto distillare le caratteristiche dei Pop Brand attraverso un’attenta disamina dei comportamenti di questi Brand rispetto ai movimenti culturali nei quali si trovano immersi e dei vantaggi competitivi che essi possono ottenere a breve e lungo termine agendo per intercettarli senza snaturare la propria essenza di Marca, ma anzi rafforzandola nel tempo.

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