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Rinosinusite con poliposi nasali: mepolizumab aiuta l’olfatto

Rinosinusite cronica associata a polipi nasali: mepolizumab efficace in fase 3 secondo i risultati dello studio SYNAPSE

Secondo un nuovo studio mepolizumab è efficace nel recupero dell’olfatto dei pazienti con rinosinusite cronica associata a poliposi nasale

Il trattamento con mepolizumab è efficace nel recupero dell’olfatto dei pazienti con rinosinusite cronica associata a poliposi nasale sottoposti a non più di 2 interventi di chirurgia nasale. Queste le conclusioni di una analisi dello studio di fase 3 SYNAPSE, presentata nel corso del Congresso annuale dell’AAAAI (the American Association of Allergy, Asthma & Immunology) in corso a Phoenix, Arizona (Usa) a partire da oggi.

Lo studio, in sintesi
Il trial SYNAPSE, uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato vs. placebo, della durata di un anno, è stato condotto in pazienti con rinosinusite cronica associata a poliposi nasale severa bilaterale, necessitanti del ricorso ripetuto alla chirurgia nasale.

Lo studio originario si proponeva di valutare l’efficacia e la sicurezza di mepolizumab 100 mg sottocute, somministrato a cadenza mensile, rispetto allo standard terapeutico (inclusa la terapia inalatori steroidea).

L’analisi post-hoc si è focalizzata sulla valutazione delle variazioni, rispetto al basale, della perdita di olfatto (scala VAS da 0 a 10), e sulle caratteristiche demografiche dei partecipanti allo studio con un miglioramento del punteggio VAS pari o superiore a 3.

Sono stati reclutati nel trial 407 pazienti – 206 nel braccio di trattamento mepolizumab e 201 in quello placebo, Questi mostravano al basale un’alterazione del senso dell’olfatto (mean loss of smell VAS scores: mepolizumab, 9.63±0.830; placebo, 9.68±0.596).

Risultati principali
Analizzando i dati compresi tra l la 49esima e la 52esima settimana, i pazienti trattati con mepolizumab hanno mostrato variazioni di entità significativamente maggiore, rispetto al basale, dei punteggi VAS relativi alla perdita di olfatto in confronto con quanto osservato nel gruppo placebo (–3±0,231 vs –1,49±0,234, rispettivamente; differenza trattamento: –1,51; IC95%= –2,15; –0,87; p <0,001).

Nello stesso lasso temporale, è stato raggiunto un miglioramento significativo (pari o superiore a 3) di questo punteggio VAS relativo alla perdita di olfatto nel 36% (74 su 206) dei pazienti trattati con mepolizumab vs. 19% (39 su 201) dei pazienti del gruppo placebo (odds ratio= 2,33; IC95%= 1,48-3,68; p <0,001).

Inoltre è emerso che i pazienti del braccio di trattamento con mepolizumab avevano maggiori probabilità di essere stati sottoposti a non più di 2 interventi di chirurgia nasale prima dell’ingresso nel trial, rispetto a quelli che non avevano raggiunto un miglioramento pari o superiore a 3 del punteggio VAS sulla perdita olfattiva (84% [62 di 74] vs 70% [93 di 132], rispettivamente.

Riassumendo
In conclusione, i risultati di questa analisi post-hoc dello studio SYNAPSE hanno mostrato che, ad un anno, i pazienti trattati con mepolizumab e con meno interventi pregressi di chirurgia nasale presentano un miglioramento di entità maggiore del senso olfattivo rispetto a quelli con un numero maggiore di interventi chirurgici pregressi.

Il dato è molto interessante in quanto la perdita olfattiva rappresenta uno dei sintomi della rinosinusite cronica associata a poliposi nasale più difficile da trattare.

Bibliografia
Mullol J et al. Mepolizumab induced loss of smell improvement in patients with chronic rhinosinusitis with nasal polyps from the SYNAPSE study. Presented at: American Academy of Allergy, Asthma & Immunology (AAAAI) 2022 Annual Meeting; February 25–28, 2022; Phoenix, AZ. Abstract 481.

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