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Fibromialgia e dolore: nuova scoperta su aree cerebrali

Fibromialgia: attività muscolare e qualità della vita ridotti

I pazienti più giovani affetti da fibromialgia presentano alterazioni nei circuiti e nel volume di alcune aree cerebrali deputate all’elaborazione del dolore

I pazienti più giovani affetti da fibromialgia presentano alterazioni nei circuiti e nel volume di alcune aree cerebrali deputate all’elaborazione del dolore, dell’emozione e del linguaggio. Lo rivela una ricerca spagnola pubblicata sulla rivista Arthritis and Rheumatology.

La fibromialgia giovanile è una sindrome caratterizzata da un dolore cronico che interessa tutto il corpo. Provoca anche affaticamento, disturbi del sonno e dell’umore. Colpisce bambini e adolescenti, prevalentemente di sesso femminile, in tutto il mondo e compare durante un periodo critico dello sviluppo del cervello. Analizzare i cambiamenti cerebrali che si verificano nelle prime fasi della fibromialgia giovanile potrebbe aiutare a comprendere meglio la fisiopatologia di questa sindrome, che fino a oggi non era stata affrontata da questa prospettiva.

La fibromialgia giovanile colpisce il 2-6% dei bambini e degli adolescenti, prevalentemente di sesso femminile, ed è caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso e altri sintomi debilitanti come disabilità funzionale e fatigue. I sintomi spesso persistono nell’età adulta evidenziando l’importanza del riconoscimento e dell’intervento precoci.

La ricerca ha fornito informazioni sulle caratteristiche cliniche, ma la conoscenza della fisiopatologia è limitata. Fino a oggi una recente revisione ha fornito la prima solida evidenza di ipereccitabilità centrale nei bambini con dolore cronico e ha suggerito la possibilità di un’alterata elaborazione nocicettiva corticale, hanno premesso gli autori. Uno studio di risonanza magnetica funzionale ha inoltre mostrato che gli adolescenti con dolore idiopatico avevano una ridotta attivazione a livello del talamo e del giro precentrale e medio frontale durante l’elaborazione del dolore

Alterazioni in alcune aree cerebrali
Lo studio attuale ha caratterizzato per la prima volta le alterazioni del volume della materia grigia negli adolescenti affetti da fibromialgia giovanile e ne ha analizzato la rilevanza funzionale e clinica. Ha inoltre contribuito a identificare potenziali fattori di rischio che aiuteranno a testare l’efficienza di diversi trattamenti per invertire queste alterazioni cerebrali. Ha applicato diverse tecniche di neurofisiologia per valutare 34 ragazze adolescenti affette dalla patologia e un gruppo di controllo composto da 38 giovani sane.

Gli adolescenti con fibromialgia giovanile sono risultati avere meno materia grigia nella regione della corteccia cingolata anteriore-mediale (MCC), un’area cerebrale chiave per l’elaborazione del dolore. Questa caratteristica potrebbe essere correlata a un impegno eccessivo dei circuiti cerebrali che elaborano il dolore e indica l’esistenza di una loro riorganizzazione.

I pazienti più colpiti dalla patologia, quindi con una sintomatologia più intensa, mostrano anche un aumento di volume nelle regioni frontali cerebrali correlato alla creazione di narrazioni su di sé e all’elaborazione e alla regolazione emotiva.

Questo aumento di volume potrebbe riflettere una certa immaturità nel processo di sviluppo dei circuiti frontali coinvolti con l’emozione e il linguaggio. «Questi risultati rafforzano la necessità combinare terapie sensoriali specifiche per il dolore con terapie volte a promuovere la regolazione cognitiva del dolore, degli affetti negativi e delle narrazioni di sé potenzialmente pervasive che i pazienti possono elaborare» ha osservato il primo autore dello studio Maria Suñol, del gruppo di ricerca Pain and Emotion Neuroscience Laboratory della Facoltà di Medicina e Scienze della Salute e dell’Institute of Neurosciences (UBNeuro) dell’Università di Barcellona.

Afferma inoltre che alcune alterazioni cerebrali associate alla fibromialgia giovanile coincidono con quelle identificate nelle donne adulte che soffrono della stessa sindrome. «Questo suggerisce che entrambe le sindromi condividono parte della fisiopatologia» ha osservato l’autore senior López Solà. «È quindi importante promuovere lo studio precoce e guidato della patologia negli adolescenti in modo da prevenire il passaggio dalla fibromialgia giovanile a quella adulta».

Insieme, i risultati rafforzano la necessità di combinare terapie sensoriali specifiche per il dolore, con terapie volte a promuovere la regolazione cognitiva del dolore, degli affetti negativi e delle narrazioni auto-relative potenzialmente pervasive che i pazienti possono tenere su se stessi.

Bibliografia

Suñol M et al. Brain Structural Changes during Juvenile Fibromyalgia: Relationships with Pain, Fatigue and Functional Disability. Arthritis Rheumatol. 2022 Jan 25.

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