Site icon Corriere Nazionale

Dermatite atopica: tralokinumab efficace sui sintomi nei giovani

tralokinumab dermatomiosite

Dermatite atopica moderata/grave: tralokinumab migliora i sintomi negli adolescenti secondo i risultati di una nuova analisi

Il trattamento con tralokinumab ha migliorato significativamente diversi sintomi della malattia negli adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave dopo 16 settimane, secondo i risultati di studio presentato al congresso della Western Society of Allergy, Asthma & Immunology.

Tralokinumab è il primo anticorpo monoclonale completamente umano progettato per legare e neutralizzare l’interleuchina (IL)-13, una citochina che guida l’infiammazione di tipo 2, che a sua volta influisce sulla disfunzione della barriera cutanea, l’infiammazione e la disbiosi nella dermatite atopica.

La Fda ha approvato il farmaco per l’uso negli adulti con eczema da moderato a grave non adeguatamente controllato con le terapie topiche o quando le stesse non sono consigliabili. Gli adolescenti invece continuano a poter utilizzare solo creme, lozioni e farmaci contro il prurito come gli antistaminici, che spesso sono poco efficaci.

La dermatite atopica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita degli adolescenti, con effetti negativi sul rendimento scolastico, sulle relazioni sociali e sulla partecipazione alle attività sportive. Inoltre in questi giovani pazienti è stato evidenziato un aumento dei tassi di ansia, depressione e idee suicide.

«Secondo la mia esperienza, molti adulti hanno sviluppato strategie di coping (riduzione dello stress) per gestire il prurito costante e le lesioni cutanee, mentre gli adolescenti hanno più difficoltà per gestire la malattia» ha affermato Weily Soong, direttore medico del Clinical Research Center of Alabama. «Medici di famiglia e pediatri a volte sottovalutano l’enorme impatto che la dermatite atopica può avere sulla qualità della vita. Molti consigliano semplicemente di utilizzare più crema e i giovani pazienti si sentono frustrati».

Miglioramenti nel prurito, sonno, ansia e qualità di vita
Lo studio di fase III ECZTRA 6, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e a gruppi paralleli, ha valutato pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni che soffrivano di dermatite atopica da almeno un anno, assegnati in modo casuale a ricevere ogni 2 settimane per 16 settimane tralokinumab alla dose di 150 mg (n = 98) o 300 mg (n = 97) oppure placebo (n = 94).

Dopo 16 settimane un numero maggiore di pazienti trattati con l’anticorpo monoclonale rispetto al placebo ha ottenuto un miglioramento di almeno quattro punti nella Worst Daily Pruritus Numeric Rating Scale (NRS) (150 mg: 23,2%, 300 mg: 25%, placebo: 3,3%, P<0,001 per entrambi).

Rispetto al 15,9% dei pazienti assegnati al placebo, un numero maggiore di soggetti nel gruppo tralokinumab ha conseguito un miglioramento di almeno sei punti nel Children’s Dermatology Life Quality Index (CDLQI) (150 mg: 31%, P=0,029, 300 mg: 39,5%, P<0,001).

Inoltre una percentuale maggiore dei giovani trattati con tralokinumab rispetto al placebo ha ottenuto un miglioramento di almeno sei punti nel Patient Oriented Eczema Measure (POEM) (150 mg: 38,7%, 300 mg: 46,8%, placebo: 10,5%, P<0,001 per entrambi).

Entrambe le dosi del biologico hanno anche comportato maggiori miglioramenti nella scala di valutazione numerica del sonno correlato all’eczema e la dose di 300 mg ha migliorato la Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) rispetto al placebo.

«Tralokinumab è stato molto efficace negli adolescenti, che erano davvero felici di aver migliorato le loro lesioni, il prurito e la qualità di vita» ha riportato Soong. «Quindi c’è un altro biologico che può essere utilizzato in questa popolazione di pazienti con dermatite atopica moderata/grave».

Nelle prime 16 settimane la frequenza e la gravità complessive degli eventi avversi erano comparabili tra i gruppi di trattamento (67% per tralokinumab 150 mg, 65% per tralokinumab 300 mg e 62% per placebo). La percentuale di eventi avversi, eventi avversi gravi, che hanno portato all’interruzione del trattamento e i casi di congiuntivite è risultata simile tra le due dosi di tralokinumab (150 mg e 300 mg) e il placebo. La maggior parte degli effetti collaterali nei tre bracci di trattamento erano di gravità lieve o moderata e la maggior parte è stata risolta.

Lo studio è ancora in corso, ha superato le 52 settimane e proseguirà per i prossimi due anni, in modo che i ricercatori possano valutare la sicurezza e l’efficacia a lungo termine del trattamento. Sono in corso anche studi su pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni.

Endpoint primari raggiunti
Lo scorso ottobre, alla 2021 Fall Clinical Dermatology Conference, erano stati presentati i principali dati di efficacia dello studio. Alla settimana 16 tralokinumab ha raggiunto gli endpoint primari e secondari, dimostrando che un numero significativamente maggiore dei pazienti trattati ha ottenuto una risposta clinica rispetto al placebo, definita come il raggiungimento di un punteggio di 0/1 nell’Investigator Global Assessment (IGA) e/o un miglioramento del 75% nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75).

Bibliografia

Soong W et al. Tralokinumab treatment substantially improves patient-reported outcomes in adolescents with moderate to severe atopic dermatitis at 16 weeks. Presented at: The Western Society of Allergy, Asthma & Immunology Annual Scientific Meeting; Feb. 6-10, 2022; Wailea, Hawaii.

Paller A. Efficacy and safety of tralokinumab in adolescents with moderate-to-severe atopic dermatitis: results of the phase 3 ECZTRA 6 trial. Fall Clinical Dermatology Conference. Oct. 21-24, 2021. Poster Presentation.

Exit mobile version