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Guerra in Ucraina: Mariupol non cede, bombe su Odessa e Sumy

In Ucraina orientale 200mila ragazzi a scuola sotto le bombe. 45 edifici scolastici danneggiati negli ultimi 16 mesi

Vadim Ignatenko, 9, points to damage on his old home, in a building known by locals as the “coloring book”, in Avdiivka, Donetsk Oblast, Ukraine, Tuesday 28 November 2017. When he was six, Vadim was injured by shelling, and when he was seven, he was run over by a Ukrainian military vehicle, according to a police report and medical records. His home was destroyed in fighting, and he has moved out with his two siblings and his mother Ruslana to a relative's house which doesn’t have gas, and is heated with wood. “I was with my brother standing in the yard. We heard something flying towards us, and then I felt this pain in my shoulder,” Vadim recalls. “My younger brother was behind a tree. That saved him.” The following year he was standing by the road with his bicycle waiting for his parents to come back from the fields when an armoured personnel carrier hit him, breaking his leg and crushing his skull. Bleeding by the side of the road, the family waited for an hour for an ambulance, and after getting to hospital his mother was told he would need a metal plate in his skull. She could not afford it, and the military did not offer compensation with the exception of replacing the destroyed bicycle. Vadim has almost no memory of his childhood before the war began - “I remember the summer and the warm summer rain. I remember when I was running with my friends in the rain,” Vadim says, smiling. He doesn’t know why the two sides are fighting, and doesn’t know who the so-caled DPR [Donetsk People's Republic] separatists are. All he really knows is that there are men in uniform everywhere, and that he’s afraid of them. “Whatever they do,” he says, “they end up killing people.” “I want to be a policeman who’s patrolling the streets, going after the bad guys,” Vadim says. As of December 2017, the situation in eastern Ukraine remains volatile, and violence continues despite the latest ceasefire agreements committed on 19 July 2017. Th

Guerra in Ucraina, si continua a combattere nel centro di Mariupol che rifiuta la resa alle truppe russe. Bombardamenti anche su Odessa e Sumy

In Ucraina sei persone hanno perso la vita in un centro commerciale di Kiev, colpito dai missili russi che, secondo quanto riporta la stampa internazionale, sono deflagrati distruggendo un edificio di dieci piani e i veicoli in strada e causando un profondo cratere.

Stamani, l’Alto rappresentante dell’Unione europea Josep Borrell ha invece condannato l’assedio che prosegue da giorni alla città di Mariupol, a sud, sul mare di Azov. “I bombardamenti indiscriminati stanno devastando la città e uccidendo tutti”, costituendo “un crimine di guerra”, ha detto il capo della diplomazia Ue, che è intervenuto in attesa del vertice dei ministri degli Esteri e della Difesa europei. Il Consiglio mira a definire i prossimi passi dell’Unione e definire un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro Mosca. Lo stesso tema sarà al centro della visita del presidente americano Joe Biden in Polonia. Prima della tappa a Varsavia, Biden si recherà a Bruxelles per un summit con i leader della Nato, del G7 e dell’Ue.

Il Cremlino ha nuovamente invitato l’esercito che difende Mariupol ad arrendersi, ma da Kiev è giunto un no: “Non se ne parla, né della resa, né di deporre le armi, abbiamo già informato la Russia” ha detto il vice-primo ministro Iryna Verechtchouk alla testata Ukrayinskaya Pravda. Mosca infatti aveva chiesto all’esecutivo ucraino una risposta scritta al suo ultimatum entro la mattina di oggi. Bombardamenti russi dalle navi da guerra posizionate nel mar Nero hanno intanto danneggiato diversi edifici della città portuale di Odessa, ma al momento non si sarebbero registrate ancora vittime. Lo ha confermato sul proprio canale Telegram Serhiy Bratchuk, il portavoce dell’Amministrazione militare dell’oblast di Odessa.

Infine a nord-orientale, l’attacco che intorno alle 5 del mattino ha colpito un impianto per la produzione di ammonio nella città assediata di Sumy ha causato una “leggera fuoriuscita” della sostanza tossica. Sebbene il Servizio nazionale per le emergenze avesse in un primo momento invitato la popolazione ad allontanarsi, ora l’organismo ha fatto sapere che l’allerta è rientrata. Squadre sono già intervenute sul posto per mettere l’impianto in sicurezza.

NEL POMERIGGIO TELEFONATA DRAGHI CON BIDEN, MACRON, SCHOLZ, JOHNSON

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, come riferisce la Dire (www.dire.it) avrà oggi pomeriggio una telefonata con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il Presidente francese, Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il Primo Ministro britannico, Boris Johnson, in preparazione dei vertici NATO e G7 e del Consiglio Europeo di questa settimana.

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