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Progetto Airfresh: piantati nuovi alberi contro l’inquinamento

Una nuova generazione di piante a basso contenuto di Clorofilla potrebbe essere un'arma in più nella lotta al cambiamento climatico

Nell’ambito del progetto LIFE Airfresh, coordinato dal Cnr-Iret, è stato realizzato il nuovo parco pubblico di San Bartolo a Cintoia, nel comune di Firenze

Nell’ambito del progetto LIFE Airfresh, coordinato dall’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iret), è stato realizzato il nuovo parco pubblico di San Bartolo a Cintoia, nel comune di Firenze. Scopo dell’iniziativa, coordinata da Elena Paoletti (dirigente di ricerca presso la sede di Firenze del Cnr-Iret), è approfondire i meccanismi legati alla presenza delle specie arboree e i potenziali benefici per la qualità dell’aria derivanti dalle aree verdi.

“Il progetto Airfresh – afferma la scienziata – prevede l’installazione di attrezzature verdi presso il parco di Firenze, con la messa a dimora di specie arboree che emettano pochi composti organici volatili. Queste sostanze, come sappiamo, contribuiscono alla produzione di inquinanti pericolosi, come ozono e polveri sottili”. L’esperta precisa che il progetto è caratterizzato da diversi elementi di innovazione rispetto ad altre infrastrutture di ricerca.

“La maggior parte degli studi sugli effetti delle infrastrutture verdi sull’inquinamento atmosferico – spiega – utilizza dati da modello. La disponibilità di misure dirette è molto ridotta, in parte anche a causa dei tempi piuttosto lunghi che queste richiedono. Airfresh contribuirà a colmare queste lacune. Il progetto dovrebbe proseguire per diversi anni e speriamo che possa restituire dati preziosi in relazione al monitoraggio della qualità dell’aria, ma anche del comfort termico e della biodiversità vegetale e animale”. Proprio in questi giorni sono state piantate decine di alberi anti-inquinamento presso il nuovo parco pubblico di San Bartolo a Cintoia.

“Sono state installate centraline di monitoraggio della qualità dell’aria – conclude Paoletti – che forniranno informazioni preziose per comprendere appieno il ruolo degli alberi nel miglioramento della qualità dell’aria negli ambienti urbani. Questo approccio costituisce un metodo di indagine a tutto tondo, fondamentale per indagare il ruolo effettivo che le specie vegetali possono svolgere per migliorare la qualità dell’aria”.

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