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Infezioni: torna disponibile ceftolozano/tazobactam

Infezione da Clostridioides difficile (CDI) grave e fulminante: il trapianto di microbiota fecale riduce la mortalità tra i pazienti secondo un nuovo studio

L’antibiotico ceftolozano/tazobactam nuovamente disponibile per i pazienti con infezioni complicate e per la classe medica italiana

MSD Italia comunica che ceftolozano/tazobactam – molecola per il trattamento di infezioni negli adulti come le infezioni intra-addominali complicate, la pielonefrite acuta, le infezioni del tratto urinario complicate e la polmonite acquisita in ospedale (HAP), inclusa la polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP) – è nuovamente disponibile per i pazienti e la classe medica italiana.

L’indisponibilità di ceftolozano/tazobactam era legata a un richiamo volontario come conseguenza di problemi produttivi riscontrati durante i test routinari post-produzione ora superati. Le polmoniti nosocomiali sono già da tempo le infezioni prevalenti tra quelle ospedaliere negli Stati Uniti (21.8%). Anche in Italia, le infezioni più frequenti sono quelle respiratorie che, da sole, rappresentano il 24% di tutte le infezioni ospedaliere.

Nell’ambito delle polmoniti ospedaliere, lo Pseudomonas aeruginosa (PsA) è il germe patogeno più frequente, in particolare lo PsA Multi Drug Resistant (MDR), che determina un maggior rischio di mortalità, soprattutto nelle polmoniti ospedaliere che necessitano di ventilazione meccanica (vHAP) Ceftolozano/tazobactam ha dimostrato di essere attivo contro tutti i meccanismi di resistenza di PsA5.

La scoperta e l’utilizzo di nuovi antibiotici assume un’importanza fondamentale sia in ragione del contrasto al fenomeno dell’AMR, nell’ambito della Anti Microbial Stewardship (AMS) – una – 2 – Pubblico-Public delle sfide prioritarie per i sistemi sanitari – che in previsione di una possibile nuova ondata pandemica virale o batterica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e lo European Center of Disease Control (ECDC) hanno classificato la resistenza antimicrobica come una delle 10 minacce alla salute globale del ventunesimo secolo, stimando di arrivare a causare oltre 10 milioni di morti entro il 2050, diventando la prima causa di morte nel mondo. Nel 2019, inoltre, sono state circa 1,27 milioni le persone che in tutto il mondo sono morte per infezioni batteriche che sono successivamente diventate antibiotico-resistenti. A queste si aggiungono i 4,95 milioni di morti che, sempre nel 2019, sono state associate a resistenza anti-microbica.

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