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PageGroup: ecco i lavori più redditizi del 2022

Executive Hunters: ecco l'identikit del nuovo manager, tra soft skills e sfide future in grado di gestire team complessi

Un’indagine di PageGroup analizza e spiega dove si concentrano le maggiori opportunità di lavoro e di guadagno nel 2022

Il mercato del lavoro risulta molto dinamico nonostante alcune incognite che permangono a livello economico, come l’aumento del costo dell’energia, la difficoltà nel reperire alcuni componenti fondamentali alla produzione (primi fra tutti, ad esempio, i chip) o la necessità di competenze sempre più specifiche e costantemente aggiornate.

Crediamo – precisa Tomaso Mainini, Senior Managing Director Italia & Turchia di PageGroup – che il mercato del lavoro per il 2022 sarà segnato da tre elementi chiave: l’innovazione tecnologica, la transizione ecologica e lo sviluppo di modelli organizzativi ibridi. In particolare, i lavoratori con spiccate competenze negli ambiti digital e tech avranno notevoli opportunità di trovare (o cambiare) lavoro. Allo stesso tempo, anche la sostenibilità giocherà un ruolo fondamentale e porterà a rivoluzionare intere filiere produttive, con conseguente richiesta, da parte delle aziende, di una serie di profili altamente qualificati”.

I settori più dinamici: il quadro di PageGroup. La maggior parte delle richieste si concentrerà in tre settori ben specifici: Information Technology, Digital e Salute & Healthcare.

In ambito Information Technology – aggiunge Tomaso Mainini – i dati rappresentano un patrimonio inestimabile per ogni azienda e saperli leggere per trasformarli in informazioni utili per il business è fondamentale.” Per questo motivo i Data Analyst, i Data Engineer e i Big Data Developer saranno tra i professionisti più richiesti nei prossimi mesi. Data la centralità del ruolo, le aziende sono disposte a riconoscere retribuzioni piuttosto competitive anche per i profili più junior: un Data Engineer con meno di 5 anni di esperienza, ad esempio, può percepire fino a 45.000 euro lordi all’anno e fino a 65.000 se ha maturato tra i 5 e i 10 anni di lavoro.

Gli sviluppatori software e i profili in ambito ERP (Enterprise Resource Planning) che si occupano di implementare software gestionali aziendali continuano ad avere notevoli opportunità, ma rispetto all’inizio pandemia cresce in particolare la richiesta di profili in ambito Cyber Security. Le loro competenze restano tra le più rare e difficili da reperire sul mercato. Questa forte richiesta influenza ovviamente le retribuzioni, sia per attrarre e assumere i talenti, sia per trattenerli in azienda.

Dal nostro osservatorio le retribuzioni oscillano tra i 35.000 e i 45.000 euro annui lordi per profili più junior, per arrivare oltre i 60.000 – 70.000 per profili più senior, a cui si possono aggiungere bonus fino al 20%.

Per tutti i profili in ambito ICT lo smart working è ormai percepito come una commodity e diventa quindi rilevante anche nelle strategie di attraction dei migliori professionisti sul mercato.


Per quanto riguarda il digital, le professioni più richieste saranno legate allo sviluppo di canali di vendita online delle aziende. In particolare: E-commerce Manager, CRM Manager e Digital Marketing Manager.

Il motivo di questa crescita esponenziale – continua Tomaso Mainini – risiede nella rivoluzione dei modelli di consumo che, causa pandemia, si è spostata in maniera preponderante (e in alcuni casi esclusiva) verso l’online. Le aziende, quindi, non potranno far altro che dotarsi di competenze evolute nella creazione e gestione degli store digitali (E-commerce Manager) e nelle attività di customer engagement (CRM Manager). A livello più alto, invece, la maggior parte delle imprese sarà chiamata a colmare il gap di competenze indispensabili per guidare la transizione digitale (Digital Marketing Manager o Head of Digital)”.

Un altro settore che, a causa della pandemia, avrà notevole sviluppo è quello Healthcare. Nei prossimi mesi, saranno tre le figure che avranno maggiori opportunità: il Regulatory Affairs Specialist, il Medical Science Liaison e il Key Account Manager.

Nel dettaglio, il Regulatory Affairs Specialist rappresenta il ponte tra l’azienda farmaceutica e il mercato perché gestisce le richieste di autorizzazioni per la messa in vendita di un prodotto. Si occupa di redigere e curare dossier tecnici relativi ai prodotti e alla successiva mediazione con le autorità nell’iter di approvazione. Alle competenze tecniche di chimica farmaceutica, il Regulatory Affairs Specialist affianca una solida preparazione sulle normative nazionali e internazionali. A livello di retribuzione, possiamo affermare che uno Specialist con meno di 5 anni di esperienza può guadagnare intorno ai 35.000 euro annui lordi.

Il Medical Science Liaison (MSL), invece, è la figura che fornisce informazioni scientifiche e dati rilevanti provenienti da sperimentazioni farmacologiche, in modo che si possano prendere decisioni sull’applicazione di un determinato farmaco. Il MSL, inoltre, raccoglie tutte le informazioni e le trasmette ai team marketing e vendite per aiutarli a sviluppare le strategie commerciali e di comunicazione. Talvolta organizza anche corsi di formazione scientifica ai propri colleghi.

Diverse aziende leader di mercato – conclude Tomaso Mainini – molto spesso decidono di puntare esclusivamente su medici per ricoprire questo ruolo, ma la scarsità di figure disponibili ha portato ad una maggiore apertura nei confronti di altri percorsi come ad esempio Biologia o Farmacia, spesso accompagnati da un dottorato e/o un post dottorato. Le aree terapeutiche dove si concentra la maggior parte delle richieste sono: ematologia, immunologia, neuroscienza e oncologia. Gli stipendi iniziali per i ruoli di MSL in Italia variano in genere dai 45.000 ai 60.000 euro annui lordi. Una cifra che può superare i 70.000 euro annui lordi per i professionisti più senior. A questi si aggiungono poi anche una serie di bonus, che oscillano tra il 10% e il 25%”.

Il Key Account Manager, infine, si occupa di gestire le relazioni tra cliente ed azienda. Si tratta di un professionista estremamente cercato dalle aziende poiché segue una serie di attività strategiche che partono dall’informazione medico scientifica presso i medici ospedalieri, fino ad arrivare alla gestione degli stakeholders coinvolti nella catena di acquisto dei farmaci (farmacisti, provveditori, responsabili gare ed acquisti ospedalieri e regionali). 

A seconda della struttura aziendale, questa figura può avere delle mansioni più o meno ampie e gestire delle aree geografiche di diverse dimensioni e complessità. Questi aspetti ovviamente impattano non poco sulla retribuzione dello stesso. 

Lo stipendio medio di questo professionista, considerata una seniority di 5 anni nel ruolo, è di circa 65.000 euro annui. Molto spesso allo stipendio base si aggiungono anche dei premi (che possono variare tra il 10 e il 25%) all’ottenimento degli obiettivi di budget.

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