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Fluxus inaugura la nuova etichetta Garrincha Cult

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Fluxus, il self-titled album della storica band torinese inaugura la nuova etichetta GARRINCHA CULT dedicata alla contaminazione tra musica e immagine

In occasione del suo quindicesimo anniversario, Garrincha Dischi affianca alle sussidiarie GOGO e SYNC una terza sorella: Garrincha CULT è la nuova sublabel dedicata alla ristampa in vinile di dischi epocali e alla distribuzione in digitale di una serie di pietre miliari, sin qui introvabili sulle piattaforme streaming. Ad annunciarne la nascita è l’album omonimo dello storico “collettivo autodisorganizzato” torinese Fluxus. Un disco seminale che per la prima volta vede la luce su vinile, anzi doppio vinile colorato con diverse sorprese da svelare a distanza di vent’anni dalla prima pubblicazione lanciata da Furious Party.

Un oscuro gioiello di culto che, ricordiamo, si avvalse di eccellenti collaborazioni con artisti del calibro di Roy Paci, Teho Teardo e Tax Farano dei Negazione, i quali contribuirono a cesellare quel disco che segnò una svolta in termini di timbriche e scrittura rispetto alle sonorità abrasive che valsero al combo torinese l’epiteto di impareggiabile muro del suono nel panorama del rock alternativo nostrano.

«Dopo 10 anni in cui avevamo massacrato e ci eravamo massacrati» raccontano i Fluxus «dopo aver suonato con 15 musicisti diversi stando in sei sul palco, dopo i muri di corde, i muri di parole, i muri di senso, ci siamo ritrovati in tre da Ovi, dormendo (poco), mangiando e sopratutto bevendo nella sua foresteria. In testa la tromba di Marc Charig sui dischi dei King Crimson, il mellotron, l’idea di dire le stesse cose che ripetiamo da 30 anni in un contesto diverso: più sottile, forse più morboso, sicuramente più intimo e profondo».

FLUXUS riprende vita il prossimo 25 aprile in una preziosa edizione limitata e numerata a mano; ancora una volta una data pregna di significato scelta da uno dei gruppi più coraggiosi del panorama musicale italiano.

BIOGRAFIA
Fluxus sono un gruppo collettivo verticistico autodisorganizzato nato nel 1991 a Torino. Pubblicano il loro primo disco nel 1994/95 il cui titolo “Vita in un pacifico nuovo mondo” è preso in prestito dalla rivista “La Torre di Guardia” distribuita dai testimoni di Geova e caratterizzata da una copertina rappresentante un mondo utopico psichedelico in cui belve feroci ed esseri umani convivono in pace. Nel 1996, insieme a Marco Mathieu Tax Farano (Negazione) e con la produzione artistica di Iain Burgess (Big Black, Tar, Mega City Fourpubblicano l’album “Non Esistere”. Che ad oggi non esiste più in quanto le copie restanti dalle vendite non pagate dall’allora produttore esecutivo vennero in seguito date al macero dal distributore Self che le custodiva in magazzino. È il disco più raro. Nel 1998 esce per le edizioni de il Manifesto “Pura Lana Vergine” le cui 15.000 copie vendute hanno contribuito, insieme ad altri titoli di altri artisti, alla sopravvivenza del giornale e meno a quella dei Fluxus. Nel 2001 esce il disco omonimo “Fluxus”, caratterizzato da una copertina rosa e l’immagine di un maiale crociato. I vegani lo amano anche se i Fluxus non sono mai stati vegani. Roy Paci inserirà una visionaria tromba eclettica su gran parte del disco. Teo Theardo curerà il remix del brano “Talidomide”. Nel 2005 viene registrato un disco dal titolo “Satelliti e Marziani”. Disco che nessuno ha mai ascoltato e che non è mai stato pubblicato, tutt’ora inedito, prodotto da Kotami Araichi, famosissimo produttore giapponese inventato e mai esistito. Nel 2015, dopo 10 anni di pausa, i Fluxus tornano a suonare insieme e dopo due uniche date dal vivo decidono di registrare un nuovo disco. Le registrazioni in presa diretta del nuovo disco sono state completamente autoprodotte. Il nuovo disco si intitola “Non si sa dove mettersi” e per pubblicarlo viene scelta la strada del crowdfunding attraverso la piattaforma Musicraiser. Viene stampato un VINILE a tiratura limitata (300 copie numerate).

I Fluxus sono:
Franz Goria – Voce e chitarra
Luca Pastore – Chitarra basso
Roberto Rabellino – Batteria
Fabio Lombardo – Chitarra

“Vita in un pacifico nuovo mondo” è stato registrato e mixato negli studi Acqualuce da Tino Paratore. “Non esistere”, “Pura Lana Vergine” e “Fluxus” sono stati registrati e mixati negli studi West Link e coprodotti con Ovi Sportelli.

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