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Dermatite atopica: cura con estratto di acari della polvere efficace

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L’immunoterapia con estratto di acari della polvere riduce i sintomi della dermatite atopica secondo un nuovo studio

Il trattamento immunoterapico per via sublinguale a base di estratto di acari della polvere domestica è risultato efficace contro i segni e i sintomi della dermatite atopica, secondo i risultati di una ricerca condotta in Brasile e pubblicata sul Journal of Allergy and Clinical Immunology: in Practice.

La dermatite atopica provoca infiammazione della pelle, prurito, eruzioni cutanee e possibile formazione di croste. Colpisce principalmente le pieghe cutanee a livelli di ginocchia e gomiti e può essere associato ad asma e rinite. Nelle persone geneticamente predisposte, i fattori ambientali come l’allergia agli acari della polvere, ai pollini, alle muffe, agli animali domestici e l’esposizione a prodotti per la pulizia o altre sostanze chimiche possono contribuire allo sviluppo della malattia. Aria secca, freddo intenso, caldo, sudore e stress possono intensificare i sintomi, così come le infezione della pelle causate da batteri come lo Staphylococcus aureus, da virus e funghi.

Uno studio sull’immunoterapia per 18 mesi
L’immunoterapia allergenica consiste nella somministrazione di vaccini prodotti con la sostanza a cui la persona è allergica. I pazienti ricevono ripetutamente dosi con concentrazioni crescenti di allergene, con l’obiettivo di ridurre la sensibilità e indurre la tolleranza agli acari della polvere, ai pollini o al veleno degli insetti, per citare alcuni esempi.

Tra maggio 2018 e giugno 2020 è stato condotto uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo presso la Ribeirão Preto Medical School (FMRP-USP) dell’Università di San Paolo in Brasile. Un totale di 66 pazienti ha ricevuto placebo o estratto di acari della polvere tre giorni alla settimana per 18 mesi.

Gli acari della polvere sono aracnidi microscopici che vivono nella polvere domestica e si nutrono di cellule morte della pelle umana. Il Dermatophagoides pteronyssinus, un acaro della polvere onnipresente, è stato somministrato ai pazienti in gocce per 18 mesi. Al termine dello studio il prurito e le lesioni sono diminuiti, in alcuni casi quasi scomparsi, con rari effetti collaterali costituiti principalmente da lievi reazioni locali di breve durata.

«Ricerche precedenti avevano già dimostrato che l’immunoterapia contro gli acari della polvere funzionava bene nei casi di rinite, congiuntivite e asma allergico, ma per la dermatite atopica i risultati erano poco uniformi, soprattutto quando prevedevano iniezioni sottocutanee» ha affermato l’autore senior Luisa Karla de Paula Arruda. «La disponibilità dell’immunoterapia sublinguale in forma di gocce è un vantaggio, perché ha meno probabilità di provocare reazioni sistemiche e facilita la somministrazione di dosi crescenti evitando l’uso di dosi fisse durante tutto il trattamento, come nel caso delle pillole sublinguali.

La sostanza immunoterapica sublinguale è stata fornita da un laboratorio brasiliano e preparata a partire da un estratto liofilizzato di D. pteronyssinus, ottenuto macerando, diluendo e centrifugando gli acari.

«Gli acari della polvere dovrebbero essere controllati utilizzando coprimaterassi e federe impermeabili e rimuovendo cuscini, tappeti e moquette. Il trattamento topico è raccomandato anche per l’allergia cutanea simile all’eczema, con idratazione e uso di farmaci specifici, ma spesso è insufficiente per un adeguato controllo dei sintomi» ha spiegato Arruda. «L’immunoterapia è un passo avanti e può portare a un miglioramento clinico che prima era assente, anche se vengono prese anche altre misure. Il nostro studio punta a un’applicazione pratica, che gli allergologi possono offrire ai loro pazienti».

Buona efficacia dell’immunoterapia
I ricercatori hanno distribuito diversi strumenti per analizzare le risposte al trattamento. Uno era lo SCORAD (SCORing Atopic Dermatitis), uno strumento clinico accettato a livello internazionale utilizzato per valutare l’estensione e la gravità della malattia. Risulta in un punteggio basato sulla percentuale della cute corporea interessata dalla malattia e vari sintomi come prurito, gonfiore, secchezza e insonnia che, al di sotto di 25 è considerato lieve, 25-49 moderato e >50 grave.

Dopo 18 mesi, il punteggio era diminuito almeno 15 punti nel 74,2% dei pazienti sottoposti a immunoterapia e del 55% rispetto ai punteggi iniziali di base, in confronto al 34,5% del gruppo di controllo a cui era stato somministrato il placebo. Questa differenza è stata considerata statisticamente significativa, a conferma dell’efficacia del trattamento. I risultati sono stati simili usando l’O-SCORAD (Objective SCORAD, ossia tralasciando le valutazioni dei sintomi riportate dai pazienti).

I ricercatori hanno anche utilizzato l’Investigator Global Assessment (IGA), una scala a cinque punti che va da 0 a 4, dove 0 indica pelle libera da lesioni, 1 quasi libera, 2 eczema lieve, 3 moderato e 4 grave. Il numero di pazienti di grado 0-1 era molto più elevato nel gruppo sottoposto a immunoterapia (14 su 35, rispetto a 5 su 31 nel gruppo di controllo). Riguardo alla qualità della vita, misurata con il DLQI (Dermatology Life Quality Index) non sono emerse differenze significative.

«Il design dello studio era innovativo, ha affermato Arruda. «Un’altra novità è stata l’uso dei dati di soggetti brasiliani, dato che la maggior parte delle ricerche su questo argomento utilizza dati provenienti da altri paesi, ma nel caso delle allergie i risultati possono variare notevolmente. Penso che sia importante fare ricerca con i nostri pazienti in modo da poter sviluppare trattamenti aggiuntivi e più mirati».

«I nostri risultati giustificano ulteriori ricerchi per studiare la durata e la dose ottimali, nonché l’efficacia a lungo termine e la possibilità di effetti prolungati dell’immunoterapia sublinguale nei pazienti con dermatite atopica» hanno concluso gli autori.

Bibliografia

Sella Langer S et a. Efficacy of House Dust Mite Sublingual Immunotherapy in Patients with Atopic Dermatitis: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial. J Allergy Clin Immunol Pract. 2021 Nov 10;S2213-2198(21)01250-2. 

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