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Il Gruppo Zegna dice basta alla pellicceria

Ermenegildo Zegna ha deciso di quotarsi alla borsa di New York attraverso una fusione con una Special Purpose Acquisition Company (SPAC)

Moda sempre più attenta al benessere degli animali. Anche il Gruppo Zegna dal 2023 abbandonerà la pellicceria: “Atto dovuto”

Il gruppo Zegna non produrrà più pellicce. Ad annunciarlo è stato Ermenegildo Zegna, presidente e ceo dell’azienda, nipote del fondatore. La società produttrice di tessuti e abbigliamento nata 111 anni fa a Trivero, in provincia di Biella, ha deciso che le collezioni 2022 saranno le ultime a utilizzare parti in pelliccia sia per Zegna sia per Thom Browne.

“Credo sia una decisione che andava presa e che si inserisce nell’ottica della nostra policy legata alla sostenibilità – ha spiegato Ermenegildo ‘Gilda’ Zegna, presidente e ad del gruppo Zegna, presentando i dati finanziari preliminari relativi al 2021 in una conference call -. È stata un decisione lunga ma credo fosse dovuta. La pelliccia inoltre rappresenta meno dell’1% delle nostre vendite. Oggi ci sono alternative, con materiali di lusso, non ci mancherà molto la pelliccia animale”. Inoltre, ha evidenziato Zegna, “parte della nostra etica, sin dalla fondazione nel 1910, è la convinzione che la creazione di prodotti di alta qualità vada mano nella mano con la cura del mondo naturale che ci circonda”. La decisione del gruppo di diventare ‘fur free’ arriva a pochi giorni dall’annuncio di Dolce&Gabbana e Moncler di abbandonare le pellicce animali per i capi delle loro collezioni.

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