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Bando ERC Proof of Concept: tra i vincitori 3 ricercatori Cnr

“Indagine sui ricercatori italiani all’estero” al via grazie all'accordo tra l'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps) e il Maeci

Tra i vincitori del bando ERC Proof of Concept, pubblicato nell’ambito di Horizon Europe, si distinguono tre ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr)

Tra i vincitori del bando ERC Proof of Concept, pubblicato nell’ambito di Horizon Europe, si distinguono tre ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

Il bando mira a massimizzare il valore della ricerca di eccellenza, finanziando ulteriori attività per verificare il potenziale di innovazione di idee derivanti da progetti già sovvenzionati nel programma ERC. I finanziamenti sono dunque diretti ai Principal Investigators. Il contributo finanziario è di 150.000 € per progetto, per una durata di 18 mesi.

I progetti Cnr sono:

‘All-around encapsulated Xene membranes for integration in transistors’ di Alessandro Molle dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Imm).

“Questo ulteriore finanziamento permette di valutare le ricadute commerciali nel mercato dell’hi-tech della proposta ‘XMem’, nata nell’ambito del progetto con finanziamento ERC “XFab”. La proposta ‘XMem’ nasce nell’ambito dell’attività di fabbricazioni di materiali bidimensionali a singolo elemento e mira a realizzare fogli atomicamente sottili di silicio (detto silicene), stabilizzati e, quindi, pronti per essere integrati in dispositivi elettronici prototipali. Il silicene rappresenta l’ultima frontiera della miniaturizzazione del silicio e il suo trasferimento tecnologico consentirebbe la realizzazione di un’elettronica di larga diffusione e bassissimo consumo”.

‘Integrated photonic circuit fabrication by femtosecond laser writing for quantum information’ di Roberto Osellame dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifn).

“Le tecnologie quantistiche promettono di rivoluzionare il modo in cui acquisiamo, manipoliamo e comunichiamo le informazioni. I fotoni sono attori chiave nelle tecnologie quantistiche con un ruolo trasversale in tutte le applicazioni. La fotonica integrata è l’unico approccio praticabile per scalare la fotonica quantistica al livello delle applicazioni del mondo reale. In questo contesto, l’ERC Proof of Concept PhotonFAB mira allo sfruttamento commerciale dei dispositivi fotonici integrati, sviluppati nel principale progetto ERC Advanced Grant CAPABLE, nel mercato delle tecnologie quantistiche in fase di espansione globale. Questi dispositivi sono caratterizzati da una tecnologia di microfabbricazione unica, basata sulla scrittura diretta con laser a femtosecondi, che offre un’elevata versatilità e capacità di implementare architetture tridimensionali”.

‘Microgel technology for preservation of cultural heritage’ di Emanuela Zaccarelli dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isc).

“Nel mio Progetto di ricerca ERC mi sono occupata principalmente dello studio teorico-numerico di particelle colloidali soffici chiamate microgel. Esse sono fondamentalmente delle reti polimeriche su scala micrometrica. Nel progetto Proof of Concept ci proponiamo ora di sviluppare una nuova applicazione di particelle microgel di gellano per il trattamento dei beni culturali, principalmente beni cartacei sia antichi che moderni. In particolare, il gellano è un biopolimero, largamente usato anche nell’industria alimentare e farmaceutica, che ha già mostrato buoni risultati nella pulizia di manufatti degradati. Il nostro approccio vuole utilizzare i microgel, al posto dei tradizionali gel macroscopici, perché queste microparticelle riescono a penetrare in maniera più rapida ed efficace nei pori disordinati della carta. Svilupperemo quindi una nuova tecnologia, verde e sostenibile, in soluzione acquosa, user-friendly e sicura per gli operatori, in grado di pulire i beni cartacei, migliorare la loro qualità ottica (e dunque la loro usabilità), con tempi e costi molto ridotti rispetto alle soluzioni finora disponibili”.

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