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Case farmaceutiche: Sanofi svela il nuovo logo

Sanofi incorpora la biotech Kymab

Il nuovo logo di Sanofi si ispira a codici semplici ma dinamici. I due punti viola simboleggiano il viaggio della scoperta scientifica, da un punto di partenza a un traguardo

Sanofi svela una nuova identità visiva, emblematica della trasformazione che l’azienda ha avviato nel dicembre 2019. Risultato della fusione di più aziende, Sanofi è oggi una miscela di diverse culture, identità e brand. La sua nuova identità visiva per la prima volta, riunisce le diverse entità che hanno scritto la sua storia sotto un unico marchio.

Il nuovo logo di Sanofi si ispira a codici semplici ma dinamici, tipico delle nuove tecnologie. I due punti viola simboleggiano il viaggio della scoperta scientifica, da un punto di partenza – la curiosità, la volontà di sfidare lo status quo e di esplorare lo spettro di tutte le possibilità – a un traguardo, il momento in cui vengono sviluppate soluzioni innovative in grado di trasformare la vita dei pazienti.

Le entità Sanofi Pasteur e Sanofi Genzyme, rispettivamente specializzate nell’area dei vaccini e delle cure specialistiche, così come tutti gli altri brand acquisiti dalla società, rientreranno in un unico nome e in un’unica identità – quella Sanofi. Per anni hanno rappresentato l’impatto che l’innovazione può avere sulla vita dei pazienti.

Paul Hudson, Chief Executive Officer di Sanofi ha dichiarato “Apprestandoci a compiere il nostro 50° anniversario, abbiamo intrapreso la trasformazione e la modernizzazione più significativa della nostra storia”, dichiara Paul Hudson, Chief Executive Officer di Sanofi. “Nel 2019, abbiamo lanciato la nostra strategia Play to Win che punta a sfruttare appieno le nostre capacità di innovare per produrre trattamenti e vaccini first-in-class o best-in-class. La nostra nuova identità è un’estensione naturale di questa strategia e un passo importante che simboleggia gli sforzi congiunti che l’azienda intraprenderà per raggiungere la propria ambizione di trasformare la pratica della medicina”.

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