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Psoriasi: rischio cardiovascolare troppo sottovalutato

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Rischio cardiovascolare associato alla psoriasi sottotrattato in gran parte dei pazienti secondo un nuovo studio

Secondo i risultati di un sondaggio pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology, una maggiore attenzione alla terapia con statine e ad altri modi per ridurre i rischi cardiovascolari associati alle malattie psoriasiche sarebbe accolta favorevolmente sia dai pazienti che dai medici.

Il team di ricerca ha ideato due indagini parallele, una per i pazienti e una per dermatologi e reumatologi. Oltre alle domande principali sull’accettabilità complessiva della gestione del rischio cardiovascolare guidata da specialisti, l’indagine ha anche posto domande su strategie particolari. Per i medici queste includevano le preferenze sul grado del loro coinvolgimento, mentre ai pazienti è stato chiesto se fossero disposti ad accettare particolari misure preventive, comprese le statine, ma anche cambiamenti nello stile di vita.

Tra i 322 partecipanti statunitensi che hanno compilato un questionario elettronico, un’ampia maggioranza ha convenuto che “sarebbe felice se il mio dermatologo/reumatologo mi informasse sul rischio di malattie cardiache” e che sarebbe di aiuto “far controllare il mio colesterolo dal mio dermatologo/reumatologo» hanno riportato il primo autore John Barbieri e colleghi del Brigham and Women’s Hospital di Boston.

Allo stesso modo, circa due terzi dei 183 dermatologi intervistati hanno ritenuto che fosse fattibile per loro controllare i livelli di lipidi nel sangue e valutare il rischio cardiovascolare dei loro pazienti, per determinare se la terapia con statine fosse giustificata.

Questi medici sembravano tuttavia più riluttanti a prescrivere effettivamente le statine. Infatti solo il 36% circa ha dichiarato realizzabile la prescrizione di statine quando indicate dalle linee guida per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari. La cifra è salita al 68% quando è stato loro chiesto se “avrebbero cambiato la loro pratica clinica per ridurre e gestire il rischio di malattie se uno studio clinico avesse mostrato risultati migliori per i pazienti con una tale strategia”.

Gestione insufficiente del rischio cardiovascolare
I ricercatori hanno fatto presente che attualmente la gestione del rischio cardiovascolare in quanti soffrono di una malattia psoriasica, ovvero psoriasi o artrite psoriasica, è molto al di sotto di quella ottimale. Nonostante l’ampia evidenza che questi pazienti corrono un rischio notevolmente maggiore di morte precoce, la maggior parte di quelli con livelli elevati di lipidi nel sangue non sono in terapia con statine.

Hanno citato uno studio del 2012 in base al quale solo il 24% dei pazienti con psoriasi da moderata a grave, per i quali sarebbero raccomandate le statine, le stava effettivamente utilizzando.

Una delle ragioni, hanno ipotizzato, è che molte persone con malattie psoriasiche ricevono la maggior parte delle loro cure da dermatologi e reumatologi, e vedono i medici di base raramente se non mai. «Il risultato è che l’attuale modello in cui il paziente viene rinviato al proprio medico di base per lo screening e la gestione dei fattori di rischio cardiovascolare potrebbe non essere funzionale per molti pazienti con malattia psoriasica» hanno affermato gli autori.

Anche se la maggior parte dei soggetti in entrambi i gruppi ha affermato di aver visto un medico di base almeno una volta nell’ultimo anno, tuttavia quelli affetti da artrite psoriasica avevano interazioni con gli specialisti considerevolmente più frequenti, con il 56% che affermava di averne visto uno più di due volte, mentre solo il 26% aveva visto un medico di base più di due volte.

Serve maggiore impegno da parte dei medici
In un editoriale di accompagnamento, Michael Garshick e Jeffrey Berger, entrambi alla NYU Langone Health di New York City, hanno convenuto che la gestione del rischio cardiovascolare è decisamente carente in questa popolazione di pazienti e che gli specialisti potrebbero fare di più per colmare questa lacuna.

A loro parere la questione riguarda quanta responsabilità sono disposti e in grado di assumersi gli specialisti. Hanno osservato che «la riduzione del rischio cardiovascolare nei pazienti con psoriasi dovrebbe espandersi oltre la gestione dei lipidi per includere la pressione sanguigna, l’abbassamento del glucosio, la gestione dell’obesità e la terapia antipiastrinica. È quasi impossibile affrontare tutti questi concetti in una singola visita, specialmente quando si devono affrontare le manifestazioni cutanee e articolari».

Le risposte tra i dermatologi hanno mostrato che la loro strategia preferita per gestire il rischio cardiovascolare era, con un ampio margine, di vederlo evidenziato nei loro sistemi di cartelle cliniche elettroniche, seguito da un programma di sensibilizzazione medica e da materiali educativi da fornire ai pazienti. Gli approcci meno preferiti erano il confronto con i colleghi, gli incentivi finanziari basati sulle cartelle dei pazienti e i promemoria elettronici dei pazienti.

Riguardo alla disponibilità dei pazienti, in entrambi oltre l’80% ha indicato che accetterebbe le raccomandazioni del medico per il controllo dei lipidi, sia da parte di medici di base che degli specialisti. L’accettazione della terapia con statine, se raccomandata, era leggermente inferiore, circa il 60%, sempre indipendentemente dal tipo di prescrittore.

Barbieri e colleghi hanno suggerito che le cliniche specializzate trarrebbero vantaggio dall’uso di coordinatori assistenziali a dall’educazione del paziente guidata dal medico. «In questo modello lo specialista educa il paziente sulla psoriasi e sul rischio cardiovascolare, misura la pressione sanguigna, controlla il pannello lipidico e indirizza il paziente al coordinatore delle cure, che poi calcola un punteggio di rischio cardiovascolare» hanno scritto. «Il coordinatore fornisce quindi le raccomandazioni ai medici sulle ulteriori cure, inclusi statine e/o il trattamento dell’ipertensione, e si interfaccia anche con il paziente per rafforzare gli aspetti educativi e consigliare gli approcci sullo stile di vita.

Bibliografia

Barbieri JS et al. Analysis of Specialist and Patient Perspectives on Strategies to Improve Cardiovascular Disease Prevention Among Persons With Psoriatic Disease. JAMA Dermatol. 2022 Jan 19. 

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