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Guerra in Ucraina: ESA rinvia la missione Exomars

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Guerra in Ucraina: salta, per ora, la missione Exomars. Le sanzioni a Mosca dopo l’invasione bloccano la collaborazione tra Europa e Russia in ambito spaziale

L’operazione militare della Russia in Ucraina impatta pesantemente anche sulle attività spaziali. “Fortemente improbabile un lancio del 2022” per la missione eurorussa ExoMars (in cui l’Italia ha un ruolo importante, la finestra era prevista per settembre 2022), mentre i lanci previsti con la navicella Soyuz verranno eseguiti a bordo dei mezzi attualmente a disposizione dell’Europa e dei prossimi vettori, Ariane 6 e Vega C. Lo rende noto l’Agenzia spaziale europea (Esa).

“Piangiamo  le vittime umane e le tragiche conseguenze della guerra in Ucraina – riporta in una nota l’organizzazione intergovernativa, 22 gli stati membri come spiega la Dire (www.dire.it) -.  Diamo la priorità assoluta all’adozione di decisioni adeguate, non solo per il bene della nostra forza lavoro coinvolta nei programmi, ma nel pieno rispetto dei nostri valori europei, che hanno sempre plasmato in modo fondamentale il nostro approccio alla cooperazione internazionale“.

“Stiamo attuando pienamente le sanzioni imposte alla Russia dai nostri Stati membri- prosegue la nota dell’Esa-. Stiamo valutando le conseguenze su ciascuno dei nostri programmi in corso condotti in collaborazione con l’agenzia spaziale statale russa Roscosmos e allineando le nostre decisioni alle decisioni dei nostri Stati membri in stretto coordinamento con i partner industriali e internazionali (in particolare con la NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale)”.

RIMANDATA EXOMARS, SOSTITUITA LA SOYUZ

Le decisioni operative vengono così sintetizzate: “Per quanto riguarda la campagna di lancio di Soyuz dallo spazioporto europeo di Kourou, prendiamo atto della decisione di Roscosmos di ritirare la sua forza lavoro da Kourou. Di conseguenza valuteremo per ogni carico utile istituzionale europeo sotto la nostra responsabilità il servizio di lancio appropriato basato in particolare sui sistemi di lancio attualmente in funzione e sui prossimi lanciatori Vega C e Ariane 6. Per quanto riguarda il proseguimento del programma ExoMars, le sanzioni e il contesto più ampio rendono molto improbabile un lancio nel 2022“. Il Direttore Generale dell’Esa Josef Aschbacher “analizzerà tutte le opzioni e preparerà una decisione formale sulla via da seguire da parte degli Stati membri dell’Esa”.

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